Il delitto perfetto non esiste, al massimo rischia di rimanere impunito. Lo sapete, ormai. Così come sapete che ogni contatto lascia una traccia. Sarà per questa regola della criminalistica che il nome di Louiss Dassilva, amante di Manuela Bianchi e dirimpettaio di Pierina Paganelli, è finito nel registro degli indagati. La questione? L’omicidio della settantanovenne avvenuto il 3 ottobre scorso. La donna, infatti, di ritorno da un’adunanza dei Testimoni di Geova, è andata incontro al suo terribile destino. Per mesi, otto per l’esattezza, si è detto tutto e il contrario di tutto. Che la Procura non aveva niente in mano, che avevano fatto un buco nell’acqua concentrandosi solo sui “sospettati”. Chiaramente, il riferimento è agli abitanti del terzo piano del condominio di via del Ciclamino a Rimini. Non proprio così, quindi. Il reato contestato a Louiss Dassilva è pesantissimo. E potrebbe essere la chiusura del cerchio. Chi poteva aver interesse ad uccidere una donna in pensione che portava avanti solo le pratiche familiari e religiose? Di sicuro una persona che serbava nei suoi confronti un rancore pregnante. Accecante al punto da tenderle un agguato e da trafiggerla con oltre venti coltellate. E allora le coincidenze sulle scene del crimine non esistono. Manuela Bianchi è (o era) sposata con Giuliano Saponi, figlio dell’ex infermiera uccisa. Manuela che, lo sappiamo, tradiva quest’ultimo con il dirimpettaio oggi indagato per l’omicidio della suocera. Accuse pesantissime arrivate quando tutti pensavano che fossimo di fronte ad un cold case. Adesso, la parola spetta agli accertamenti irripetibili. Alle analisi sulle tracce biologiche rinvenute sul corpo della Paganelli. Che sono la firma dell’assassino. Tre i risultati possibili: test inconclusivo. Una simile ipotesi implicherebbe l’impossibilità di compiere un’attività di comparazione tra il contributore noto, Pierina Paganelli, ed il contributore ignoto, cioè il soggetto sconosciuto a cui appartiene il Dna isolato. Questo perché il Dna presente sul cadavere potrebbe essere parziale, quindi mancante di qualche allele, oppure potrebbe essere degradato. Poco credibile, avendo fissato gli accertamenti è verosimile credere che il profilo sia completo.
Seconda ipotesi. Il Dna repertato sul corpo di Pierina non coincide con quello di Louiss e, quindi, lo esclude. In tale circostanza si renderebbe pertanto necessaria la ricerca di altri offender. Ultima ipotesi. Il codice genetico isolato combacia con quello di Dassilva. Con il conseguente “Dna match”. E si avrebbe il colpeovle. Sicuramente, l’iscrizione nel registro degli indagati è seguita a tutta una serie di riscontri oggettivi, in particolare le intercettazioni telefoniche per non andare incontro a contestazioni. Pierina non aveva nemici, coltivava la famiglia di culto e quella di sangue. Vige la presunzione di innocenza, ma il punto di rottura è arrivato. E, a mio modo di vedere, la rosa degli indagati potrebbe ampliarsi. Tutti i sospettati avevano l’alibi. Manuela era in casa con il fratello Loris, e Valeria, moglie di Louis, sentita anche lei ieri, avrebbe nuovamente ribadito la sua estraneità ai fatti. Sarà così?
Intanto, queste le dichiarazioni a caldo del criminalista e consulente Davide Barzan, che assiste Manuela e Loris Bianchi, la nuora di Pierina ed il fratello: “Prendiamo atto che Louiss Dassilva è indagato dalla Procura di Rimini per l’omicidio volontario aggravato di Pierina Paganelli. È verosimile che la sua iscrizione in questa fase sia un atto dovuto per permettere la convocazione ai fini degli accertamenti irripetibili. Per noi l’importante è arrivare a una verità certa su questo terribile delitto. Pierina merita giustizia. Ricordo che Manuela è terza parte offesa e piange ancora dopo otto mesi la morte della suocera che le ha fatto da madre e che conosceva da 40 anni. Louis è attenzionato da molti mesi, verosimilmente per degli indizi che ci sarebbero nei suoi confronti, di cui però non siamo a conoscenza poiché le indagini sono secretate. Ad ora non è stata emessa nessuna misura cautelare nei suoi confronti. Questo mi rende fermamente convinto del fatto che la risposta a questo delitto sia al di fuori di quel pianerottolo”. La prossima settimana gli accertamenti irripetibili. Se ne parlerà anche nelle prossime puntate di Unomattina estate. Ma alla scienza l’ardua sentenza.