Anche l’ultimo corpo disperso del relitto del Bayesian, un Perini di 56 metri e dal peso di 473 tonnellate, con la bandiera del Regno Unito affondato in appena 60 secondi è stato trovato. Era quello della figlia diciottenne di Mike Lynch, Hannah. Lynch, 59 anni era il cofondatore della multinazionale dell'informatica Autonomy, fondatore di Invoke Capital e della società di sicurezza informatica Darktrace e viene definito come il “Bill Gates britannico”. Eppure, il corpo della figlia rimane ancora l’ultimo disperso, e per cercarlo sono all’opera i sommozzatori dei vigili del fuoco e della guardia costiera. Anche lei, verosimilmente, come le altre vittime, sarebbe rimasta intrappolata nel veliero, mentre provava a trovare una via d’uscita raggiungendo il lato opposto del super yacht rispetto a dove si trovavano. Dopo le prime ricerche i soccorritori avevano perso le speranze di poter trovare vivi i sei dispersi dei 22 ospiti a bordo della nave al momento del naufragio avvenuto a Porticello, vicino Palermo. Sono riusciti a entrare all’interno anche grazie al veicolo subacqueo a controllo remoto Rov, un robot in grado di operare sul fondale marino, fino a una profondità di 300 metri e con un'autonomia tra le 6 e le 7 ore. Attorno alla vicenda diverse le polemiche, le idee contrastanti sulla volontarietà o meno di quanto accaduto.
Secondo gli inquirenti a far affondare il veliero di 56 metri è stata la tromba d’aria, ma crescono gli interrogativi e i lati oscuri che non hanno ancora risposta. Per dirimere ogni dubbio si indaga su una catena di errori umani e, infatti, è stato interrogato il comandante dello yacht dalla procura di Termini Imerese. Prima di giungere alle domande che sono state poste al comandante urge chiederci come mai c’è un silenzio assordante da parte della politica: governo e opposizione non si sono espressi su una questione che, come possiamo notare, ha una rilevanza non solo nazionale molto ampia, ma soprattutto un respiro internazionale. C’è chi dirà, facendo inutile polemica, che il motivo è che d’estate i politici “sono in vacanza”, ma sappiamo che in momenti simili, o analoghi, basterebbe anche solo una minima dichiarazione per mostrare interesse. Interesse che non è stato manifestato perché? Ci sono legami importanti che noi ignoriamo e per cui non conviene esporsi? O se si esponessero su questa vicenda magari verrebbero attaccati perché non lo fanno ogni giorno sui migranti? Eppure, l’opposizione spesso invita il premier Giorgia Meloni a occuparsi degli ultimi, dei dispersi in mare, come mai oggi questo non è stato fatto?
James Cutfield, comandante del Bayesian: è lui la figura chiave di tutta la vicenda. Le principali responsabilità, secondo chi lo accusa, potrebbero essere sue: la magistratura lo ha interrogato per due ore come persona informata sui fatti. Secondo quanto riportato dal Corriere, il suo leit motiv difensivo sarebbe stato quello di non aver visto la tempesta arrivare. Per un capitano, un uomo che lavora in mare da 8 anni alla guida di yacht di lusso e che conosce bene il Mediterraneo, si tratta di una difesa che potrebbe suonare come un’autoaccusa: come può un comandante non aver visto né essere almeno stato a conoscenza dell’arrivo di una burrasca importante? Il problema non è soltanto questo, e il comandante dovrà rispondere a tutta una serie di domande che, almeno allo stato attuale delle indagini, non hanno una facile risposta. In nave, come su ogni altro mezzo di trasporto pubblico e come in ogni luogo di lavoro, ci sono precise regole di sicurezza e protocolli di emergenza da seguire. James Cutfield li ha ignorati, come mai? L’intervista rilasciata da Giovanni Costantino di Italian Sea Group, la società di riferimento di Perini Navi che ha costruito il Bayesian nel 2008, non sembra lasciare molti dubbi aperti. Secondo il produttore, il veliero non può essere affondato se non per errore umano. Anzi, per errori umani, perché sono ben più di uno: “Una sommatoria lunghissima di errori”. In una situazione come quella, con tempesta in atto, perché i passeggeri erano nelle cabine? Perché la barca era all’ancora? Come faceva l’equipaggio a non sapere della perturbazione in arrivo? Le carte meteo parlavano chiaro, nulla è arrivato all’improvviso. Tant’è che nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte. Costantino spiega che, esaminando i filmati, si vede che la nave è andata in blackout mentre oscillava prima di affondare. Questo significa che aveva già imbarcato acqua, e questo a sua volta significa che la nave non era in assetto tale da affrontare una tempesta, come avrebbe dovuto esserlo secondo le normali procedure. Che il portellone di poppa fosse aperto lo hanno confermato i sommozzatori, ma secondo l’ad di Isg c’era sicuramente qualcos’altro di spalancato: “Bisognava blindare lo scafo e la coperta chiudendo tutte le porte e portelli, dopo aver messo gli ospiti nel punto di riunione della nave come da procedura in emergenza. Poi accendere i motori e tirare su l’ancora o sganciarla automaticamente, mettere la prua al vento e mandare giù la chiglia. La mattina dopo sarebbero ripartiti a danno zero”. Perché non sarebbero state seguite le procedure dunque? La tempesta non era di certo così spaventosa, tanto che il comandante della Sir Robert, che si trovava vicino al Bayesian, è riuscito a gestirla senza problemi, e un veliero Perini ha resistito all’uragano Katrina, quello che in America aveva fatto 1800 morti nel 2005. Quando la nave è in rada, poi, di solito rimane un uomo di guardia in plancia. Come mai non c’era? Se c’era, come ha fatto a non vedere la tempesta? Poi ancora, come mai l’equipaggio si è salvato praticamente tutto tranne lo sventurato chef, mentre dei passeggeri se ne sono salvati soltanto la metà? Domande che al momento lasciano molti dubbi aperti, tanto che sui social è partita la caccia al tesoro delle verità alternative. Vediamo quali.
Visto il rapporto dei passeggeri con i servizi segreti, qualcuno ipotizza che la notizia dell'investimento di Stephen Chamberlain sia arrivata a bordo e che Mike Lynch e compagnia abbiano addirittura simulato la loro scomparsa, benché ne siano state ritrovate le salme. Il fatto che si siano salvati soltanto quasi tutti i membri dell'equipaggio tranne il cuoco e che siano morti soltanto gli ospiti di peso rimasti a bordo poi, apre ulteriori interrogativi: fatalità o premeditazione? Perché poi, visto il precedente del Lago Maggiore in cui sono morti degli agenti dei servizi segreti dichiaratamente in missione, verrebbe scelta sempre l'Italia per questo genere di operazioni? A questo proposito, ci sono anche persone che sostengono la tesi del tornado pilotato che avrebbe preso di mira soltanto il Bayesian e non la Sir Robert che sostava nelle immediate vicinanze. Poi, perché la moglie di Lynch si è salvata mentre il marito e la figlia no? Non dormivano nella stessa cabina? Qui, in maniera ipercinica, c'è chi sarebbe pronto a ipotizzare qualche tesi sul premio assicurativo dello yacht. Le compagnie, secondo quanto riportato, potrebbero dover pagare più di 530 milioni di euro, anche se è davvero raccapricciante pensare che la vedova Lynch abbia pensato di non salvare figlia e marito soltanto per denaro. Qualcuno ha anche notato che il sito ufficiale di Perini Navi è andato offline e si domanda il perché. Qualcun altro punta sui video della tempesta che mostrano i piccoli pescherecci di Porticello fermi immobili sulla terraferma: come mai quelli rimangono fermi e una nave dichiarata inaffondabile come il Bayesian è colata a picco? Razionalmente, tutto si spiega con gli errori del comandante che abbiamo riassunto sopra: il problema è che gli stessi errori non sono a loro volta razionalmente spiegabili, al momento. La responsabilità del capitano da sola non basta, bisognerà capire la causa di tutte le leggerezze commesse, ma questo potrà farlo soltanto la magistratura.