Un anno fa, il 22 agosto 2023, moriva Toto Cutugno, il cantautore e compositore che con la sua L'italiano, la canzone entrata nel cantare collettivo con la strofa "un italiano vero", è diventato famoso in tutto il mondo. Molto amato in Italia, negli ultimi anni l’artista era ancora più seguito in est Europa, e soprattutto in Russia, dove già dai tempi dell’Unione Sovietica era popolare, grazie alla proiezione del Festival di Sanremo nel blocco comunista, unico programma occidentale concesso dai vertici dell’Urss. Il mito di Toto Cutugno in Russia è presente ancora oggi e non si è mai interrotto tanto che a Mosca è in preparazione un grandissimo evento, pensato appositamente per ricordare il cantante, a un anno dalla scomparsa. Non si tratta di un fatto così “strano” e straordinario, dato che anche altri cantanti italiani come Al Bano e Romina, Pupo e i Ricchi e Poveri sono arrivati negli anni in Russia e vengono ascoltati ancora oggi, invitati talvolta a concerti e manifestazioni. Eppure, negli ultimi tempi è emerso un importante dettaglio che potrebbe ricollegarsi, a sorpresa, con la guerra in Ucraina.
La ricorrenza della scomparsa di Toto sarebbe, come accennato, nel mese di agosto; eppure, il grande evento in suo onore è stato rimandato di qualche mese, presumibilmente a gennaio, per ragioni legati a scenari molti più ampi e complessi, che c’entrano con la guerra. L’organizzatore dell’omaggio a Cotugno sarebbe infatti un noto imprenditore russo, molto vicino alla cerchia di Vladimir Putin e al Cremlino, oltre che a molti degli artisti italiani che avrebbero preso parte all'evento. Egli ha fatto sapere - tramite vari manager - che sarebbe stato meglio spostare il grande evento, perché a novembre “la guerra sarà finita”. Ecco allora che una motivazione comunicata agli ospiti vip per lo slittamento di una kermesse potrebbe assumere i contorni di una anticipazione degli scenari bellici che stanno dilaniando il confine est dell'Europa da due anni. Ma a pensarci bene non è una prospettiva lunare, anche se guardiamo dall'altra parte del mondo. Cioè alle elezioni americane che si svolgeranno a novembre e che permetteranno di entrare in carica al prossimo presidente proprio nel gennaio 2025. È ancora presto per capire se si tratterà del repubblicano Donald Trump, che ha promesso di riportare la pace con la Russia, o della democratica Kamala Harris, le cui posizioni sono invece molto meno chiare. La speranza è che l’omaggio a Toto e soprattutto, lo slittamento del concerto in suo onore, possa essere finalmente l’occasione giusta per terminare il sanguinoso conflitto tra Russia e Ucraina, che va avanti da oltre due anni.