Una barca a vela, un Perini di 56 metri e dal peso di 473 tonnellate è affondato a causa di una tromba d’aria e di un e temporale alle 4 del mattino nella zona di Santa Flavia, a Porticello, vicino Palermo, lunedì 19 agosto. Ci sono diversi aspetti che turbano di questa vicenda e che stanno dando spazio a ipotesi che taluni definiscono complottiste, mentre altri estremamente fondate. Prima di addentrarci nelle ipotesi che sono attorno ai fatti, proviamo a ricostruire quei momenti che stanno facendo discutere in Italia e non solo. La nave aveva la bandiera del Regno Unito, era in rada a Porticello ed è affondato in un tempo stimato di circa 10 secondi, un tempo infinitesimale, che è bastato a trascinare in acqua i 12 passeggeri e i 10 membri dell'equipaggio, alcuni dei quali non hanno fatto nemmeno in tempo a uscire dalle proprie cabine. Di loro, 15 sono stati salvati, ma ci sono anche dei dispersi e dei morti. Tra questi, sei persone sono disperse di cui quattro britannici e due americani. C’era anche il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni con la figlia diciottenne Hannah. Lynuch è il cofondatore della multinazionale dell'informatica Autonomy, fondatore di Invoke Capital e della società di sicurezza informatica Darktrace e viene definito come il “Bill Gates britannico”.
La videocamera del pub Baia Santa Nicolicchia, che si trova esattamente davanti al porticciolo, fa vedere che alle 4.05 si scatena un inferno di vento e pioggia che porta via tavoli, sedie e vasi dalla terrazza esterna. Ma solo poco dopo si sarebbe scatenato il tornado che ha fatto colare a picco la nave. Sono ricominciate all’alba le ricerche dei 6 dispersi, da parte dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera, ma quello che hanno visto lo hanno definito come “uno scenario da Costa Concordia ma in piccolo, dove è complicato avanzare a causa di ostacoli e spazi molto ridotti”, motivo per cui non sono riusciti ad addentrarsi fino all’interno delle cabine. Ma come è possibile che uno yatch di quelle dimensioni e di quel peso, quando accanto imbarcazioni simili non hanno avuto danni, sia finito in queste condizioni? Secondo alcuni il vento avrebbe rotto l'albero dello yacht, ma c’è anche chi parla di “errore umano” del comandante.
Fin qui, la verità dei fatti, ma il tenore delle persone coinvolte e la dinamica dell'incidente, ancora da chiarire, hanno lasciato il campo aperto a numerosi dubbi. Ma non solo dubbi: alcuni particolari della vicenda lasciano presagire la trama di un film di spionaggio, o di un thriller. Alcuni commentatori dell'area complottista, italiani e non, hanno ricostruito tutta la vicenda e non poteva che essere inquietante. Darktrace, la compagnia di Mike Lynch, ha rapporti stretti con il Mossad, il servizio segreto israeliano. Secondo quanto riportato da Agenzia Nova, i sistemi dell'azienda di Lynch sarebbero stati utilizzati per individuare alcuni dei comandanti di Hamas. Darktrace inoltre è un'azienda ben nota ai servizi segreti di tutto il mondo, in quanto si occupa di sistemi di prevenzione dai cyber attacchi. A quanto risulta, la società venne fondata in seguito allo scandalo WikiLeaks, appena dopo che le prime dichiarazioni di Edward Snowden vennero pubblicate dal Guardian. A quanto scrive Mike East, un giornalista inglese di ultrasinistra e specializzato in dietrologia, l'azienda avrebbe avuto in organico e nel Cda diverse ex spie dei servizi segreti inglesi e americani. Ma non è tutto.
Un complotto tira l'altro, e ad aprile di quest'anno Daktrace è stata acquisita da Thoma Bravo, una società di private equity che possiede le quote di diverse aziende di sicurezza informatica tra cui McAfee, il cui omonimo fondatore fu trovato morto in carcere in circostanze mai del tutto chiarite. A giugno, sempre di quest'anno, Lynch e il suo socio Stephen Chamberlain furono assolti in un processo per truffa e cospirazione. Macabra coincidenza, Chamberlain è stato ucciso 48 ore dopo il naufragio del Bayesian, travolto da un auto guidata da una donna di 49 anni in Inghilterra. Secondo alcuni commentatori, Lynch e Chamberlain avrebbero utilizzato i dati in loro possesso per ottenere l'assoluzione al processo, ricattando alcune figure chiave dell'accusa. Questo farebbe pensare a un'ipotesi di vendetta. Gli elementi per pensar male ci sono tutti, e non finiscono qui. Il 28 maggio del 2023 le pagine di cronaca italiana riportarono un altro naufragio, quella volta al Lago Maggiore. La Gooduria, questo il nome dell'imbarcazione, ospitava a bordo 21 membri dell'intelligence, italiani e israeliani. Ancora il Mossad, come nel caso di Porticello. Anche in quel caso la motivazione ufficiale fu un downburst, o una tromba d'aria. Altra macabra coincidenza? Infatti sono in molti oggi a pensare che dietro alle due tragedie ci sia la stessa mano.