Più Sean Diddy Combs rimane in prigione, più dettagli, rivelazioni e novità emergono intorno alla sua figura e alla accuse mosse contro di lui. A parlare, questa volta, è Greg Kading, detective in pensione della polizia di Los Angeles che ha indagato sull’omidicio di Notorious B.I.G., avvenuto il 9 marzo 1997. Il detective ha rivelato durante “In the trial of Diddy”, nuovo podcast del Daily Mail, ciò che ha imparato sul produttore, e ha affermato che “il vero carattere di Diddy sta finalmente venendo fuori”. Kading, inoltre, non ha solo seguito il caso dell’omicidio di Notorious, ma anche quello di Tupac Shakur, avvenuto sei mesi prima. In che modo i due rapper sono collegati a Diddy? Il primo è stato uno dei principali protetti del produttore, mentre per quanto il secondo si ritiene che il magnate della musica sia stato coinvolto nell’omicidio, anche se non è mai stato accusato di nessun crimine in relazione a questo caso.
Ma cos’ha effettivamente raccontato il detective? Kading ha spiegato che si aspettava che emergessero altre rivelazioni su Diddy in seguito al suo arresto. “Sembra che il suo vero carattere stia venendo a galla”. Per l’omicidio di Notoriuos B.I.G., morto a soli 24 anni in una sparatoria, nessuno è mai stato incriminato. Il caso, quindi, è rimasto irrisolto, ma Kading ha voluto ripercorrere la storia di questo omicidio, partendo però dalla morte di Tupac. Il detective ha affermato che Duan Keith ‘Keffe D’ Davis, membro della gang Southside Crips, è stato ingaggiato per uccidere Tupac e il suo manager, Marion Hugh 'Suge' Knight, per un milione di dollari. Ma, secondo quanto dichiarato, la notte della sparatoria è stato Orlan “Baby Lane” Anderson, nipote del manager, a sparare al rapper. Così, per vendicarsi dell’omicidio di Tupac, ‘Suge’ avrebbe assunto Wardell ‘Poochie’ Fouse, membro dei Blood, per uccidere Notorius B.I.G. per tredicimila dollari. In seguito, sia Fouse che Anderson sono stati uccisi durante delle sparatorie legate alle gang. Il detective Kading ha poi raccontato che il caso è stato dichiarato risolto e che non è stato possibile proseguire nelle indagini perché troppi testimoni erano già morti quando altri si sono fatti avanti. Phil Carson, agente dell’FBi che in pensione che ha lavorato al caso per due anni, ha invece affermato che Biggie è stato ucciso da Amir Muhammad, membro della Nation of Islam. Inoltre, ha affermato che fosse Diddy, che viaggia nel veicolo che precedeva il SUV su cui si trovava Notorious B.I.G. quella notte, fosse il vero obiettivo.
Ma il detective Kading non è l’unico ad aver parlato di Diddy nel podcast del Daily Mail. A farlo è stata anche Pam Lewis-Rudden, che ha lavorato per il produttore come assistente alla Uptown Record nei primi anni novanta. La donna ha dichiarato che Sean Combs è un “incubo ambulante” e che ha spesso maltrattato il suo staff. Inoltre, ha raccontato che nessuno è mai stato al sicuro dalle sue sfuriate, che l’hanno poi convinta a lasciare l’azienda. “Mi ha chiamato putta*a una volta di troppo” ha raccontato Lewis-Rudden. “Non lo diceva mai in una stanza a tu per tu. Lo faceva davanti a tutti, artisti compresi”. L’ex assistente ha inoltre raccontato che Diddy ha litigato con tutti, compreso Andre Harrell, amministratore delegato di Uptwon che ha poi licenziato il produttore nel 1993. Anni dopo, Harrell ha spiegato che non c’è stata alcuna malizia nel licenziamento di Diddy e ha dichiarato al Wall Street Journal: “Puff non ascoltava nessuno, tranne me. Quindi il mio lavoro è diventato gestire Puff… Non volevo ferirlo, ma ho capito che era arrivato il momento di lasciarlo andare”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo il racconto di Harrell, è stata la richiesta di MCA Records di non pubblicare l’album di Notorious B.I.G. perché “non gli piaceva l’argomento”. “Volevano che gli dicessi di cambiare tono” ha raccontato l’amministratore delegato. “Pensavo che non spettasse a me dire a un artista cosa poteva e non poteva fare dal punto di vista artistico. Sapevo che non avrebbe funzionato (perché Diddy aveva lo stesso stile) e quindi ho detto a Puff: ‘Ti lascio andare, così puoi diventare ricco’”. E Sean Combs è diventato davvero ricco, visto che la sua Bad Boys Record è diventata una delle etichette di maggior successo negli anni novanta e duemila. E anche Diddy, a distanza di tempo, ha parlato del suo licenziamento dalla Uptown: “Sono stato licenziato perché non ci possono essere due re in un castello. Non volevo mancare di rispetto ad Andre, ma stavo lottando con tutte le mie forze. Lui, invece, voleva essere più diplomatico e assicurarsi che tutti si sentissero coinvolti”.