Sean Diddy Combs si trova in carcere dallo scorso 16 settembre. Nonostante il suo avvocato, Marc Agnifilo, abbia raccontato che il produttore avrebbe accettato di rimanere in carcere, potrebbe non essere così. Il motivo? Proprio l’avvocato di Diddy starebbe cercando, a due settimane dall’arresto, di ritentare il rilascio su cauzione del suo assistito. Secondo quanto emerso, Agnifilo ha presentato ricorso contro l’ultima ordinanza che ha negato la libertà provvisoria a Puff Daddy. Questo sarebbe il terzo tentativo formale per ottenere il rilascio del produttore in attesa del processo.
Fonti vicine a Diddy hanno riferito a Tmz che il rapper ha aggiunto altri due avvocati, Anthony Ricco e Alexandra Shapiro, al team legale che sta lavorando al suo caso. Il primo è conosciuto per essere uno dei migliori avvocati processuali del Paese, mentre la seconda è definita come uno dei migliori avvocati d’appello in circolazione. Insomma, quello che Sean Combs starebbe mettendo in piedi sembra essere a tutti gli effetti un “dream team”. Ma tutto questo basterà? Il produttore al momento rischierebbe da un minimo di 15 anni all’ergastolo, se dovesse essere dichiarato colpevole per tutti i capi d’imputazione. Diddy, in queste settimane, si è più volte dichiarato non colpevole e il suo avvocato ha dichiarato che il produttore è “un uomo innocente che non ha nulla da nascondere”.
Così, adesso, Marc Agnifilo è pronto a riprovare a ottenere la libertà su cauzione (di 50 milioni di dollari). Il rapper, secondo quanto emerso, se dovesse essere rilasciato non avrebbe visite femminili, al di fuori della famiglia, e potrebbe tornare a stare nella sua casa di Miami in attesa del processo.