Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori Elodie con il suo botta e risposta con Gino Paoli, Roberto D’Agostino che diventa un bambinello per il presepe, Jean Paul Gaultier che arriva in Italia con un musical, Renzo Arbore che è il più giovane ottantaseienne del mondo e… Con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
UP
Stash: il più bel papà del Festival
Il Festival 2024 non è ancora partito (sarà il 6 febbraio), ma Stash ha già portato già a casa una vittoria: una sorta di giuria incaricata da chissà chi lo ha nominato «Il più bel papà di Sanremo». Il mio vicedirettore Massimo Murianni, sempre un po’ cinico e disincantato, mi dice: «Vince a mani basse: ci sarebbe giusto Mengoni tra i belli che non è padre, gli altri, o non sono papà o sono bruttarelli». Stash può non piacere come artista, ma come uomo ha una bella faccia, fisicato, alto. Difetti? Beh almeno uno ce l’ha (ed è solo l’invidia a dettare le mie parole): tende ad ingrassare e deve stare un po’ a dieta. Però c’è in dio minore che vendica i meno belli. Stash ha due figlie, avute con la compagna Giulia Belmonte, bellissima come un’attrice, e hanno due figlie, Grace, di tre anni, e Imagine (come la canzone di John Lennon) che ne ha uno. Ovviamente, bellissime come mamma e papà.
UP
Roberto D’Agostino: il bambinello Dago va a ruba
Quando ho chiesto a Jenny di Virgilio di realizzare un angioletto con le sembianze di Roberto d’Agostino per il presepio di Novella 2000 non immaginavo che sarebbe diventato un trend. Dopo Roberto D’Agostino, che ne ha subito voluto uno per sé, la richiesta di avere angioletti “dagostiniani” pare sia diventata una moda. C’è da dire che è un po’ come il diavolo e l’acqua santa. La cosa che mi diverte di più è sapere che D’Agostino si tiene il bambinello con le sue sembianze in ufficio.
DOWN
Elodie: non cambiare, te lo dice Gino Paoli
Gino Paoli in una bellissima intervista al Corriere a Cazzullo aveva detto: «Ieri avevamo Mina e la Vanoni. Oggi emergono le cantanti che mostrano il culo». Elodie non se l’era presa per niente (scherzo) e aveva scritto: «Ci sono artisti che hanno scritto capolavori, ma nella vita di tutti i giorni sono delle merde, è così. Io preferisco essere una bella persona». Tradotto Gino per lei è una merda e una brutta persona? E allora Gino c’è tornato sopra: «E’ stato interpretato male quel che ho detto. Più andiamo avanti e più l’apparenza è più importante della sostanza. Non è importante quanto tu sia brava a cantare, ma che tu sia gradevole. Seguendo questa mentalità. Dalla non sarebbe mai diventato Dalla». La cronaca è però precisa: Gino per averlo detto l’ha detto. Elodie il suo splendido corpo lo mostra, ma non per questo è meno brava come cantante. Terzo: Paoli nello specificare che l’immagine è più forte della sostanza artistica scivola sugli specchi perché ricordo Mina quando cantava in minigonnissima e mostrava il mostrabile, eppure, pur avendo una fisicata da paura, l’apparenza (e che apparenza) non era certo più importante della sostanza (e che sostanza). Pure la Vanoni da lui citata me la ricordo sulla copertina di Playboy, credo allora diretto dal mio amico Paolo Mosca, col capezzolo che sbucava. E ora mi dicono che i collaboratori di Elodie vogliano in qualche modo ascoltare la provocazione di Gino Paoli: più musica meno abiti sexy. Per me è un errore colossale: ve la immaginate Beyoncè vestita da educanda? Bisogna essere sé stessi, con il tanga o meno.
UP
Jean Paul Gaultier: in Italia il musical sulla sua carriera
Credo che Jean Paul Gaultier sia l’uomo più amato di Francia, l’ho incrociato più volte quando ero ragazzo ed ero un po’ impressionato da certi ritocchi estetici. Dopo il successo del debutto alle Folies Bergère di Parigi nel 2019, e poi ancora al Roundhouse di Londra nell’estate del 2022, Fashion Freak Show, lo spettacolo firmato dallo stilista arriva al Teatro Arcimboldi di Milano, dal 7 al 24 marzo 2024, ed io sarò là ad applaudirlo. La rivista è divertente, una sorta di concerto pop e sfilata di moda, vede salire sul palco attori, ballerini, artisti circensi, ma soprattutto è un po’ la storia del suo lavoro, della sua vita, la vita di un uomo per bene. Nelle repliche ci sono state guest star come Rossy de Palma e Catherine Deneuve e sarebbe un regalo vederle anche a Milano. Tra l’altro Jean Paul Gaultier è il nuovo ambassador di Sidaction, l’associazione, impegnata dal 1994 nella lotta contro l’Aids, che ha scelto lo stilista francese per succedere al defunto Pierre Bergé, co-fondatore dell’etichetta di moda Yves Saint Laurent. Capite quando dico «persona per bene»?
UP
Renzo Arbore: il più giovane ottantaseienne del mondo in Tv
La notizia è meravigliosa: Renzo Arbore, 86 anni, è tornato in tv dal 4 gennaio, su Rai 2 come Fiorello, in seconda serata come ai tempi di Quelli della notte durato una sola stagione nonostante il successo planetario. Con lui ci sarà un personaggio di allora, il suo concittadino (pure lui di Foggia) Gegè Telesforo con “Appresso alla musica”, il suo gruppo. «Sarà un Renzo Arbore show», ci dice e con musica napoletana, i costumi e le tradizioni del Meridione d’Italia. Renzo assicura: «Abbiamo raccolto delle chicche straordinarie. Mi raccomando, spargete la voce». Caro Marchese (Arbore è pure marchese), fatto!
DOWN
Lorella Cuccarini: la fatina buona affronta la Pettinelli
Lorella Cuccarini e Anna Pettinelli nel corso di un day time di Amici si sono scontrate alla grande. La cosa mi diverte perché Lorella, apparsa da sempre una sorta di fatina buona, ha passato a fil di lama (in senso metaforico ovviamente) Anna Pettinelli che aveva osato stroncare un suo allievo. «Non posso prendere sul serio quello che dici», che tradotto vuol dire: «Ma che c… cavolo stai dicendo». Lorella aveva prima ricordato come, nel corso di una delle prime puntate, avesse proposto che tutti i cantanti cantassero senza autotune e nessuno dei suoi colleghi l’aveva appoggiata, ma ha anche voluto sottolineare l’importanza del compito che gli ha assegnato Pettinelli: «Cantare senza autotune è importante, mi sorprende che questa scelta stilistica, che fa parte dello stile di Mida, sia stata messa in discussione». Mida allievo di Lorella, era riuscito a cantare bene, ma la Pettinelli (buona come lei sola) gli ha dato comunque 5. Al che la Cuccarini è sbottata: «Che voto gli hai dato? 5? Hai dato 6 a uno dei tuoi allievi che in passato non ha azzeccato una nota, ma a lui dai 5? Non ti posso prendere sul serio, se dici così». Io sto con la Cuccarini. Lorella, scatenati!