Dopo poche settimane di tregua, ecco che riparte la guerra legale tra Margherita Agnelli e il suo primo genito John Elkann, inclusi i fratelli Lapo e Ginevra, riguardo l’eredità dell’Avvocato e della moglie Marella Caracciolo. L’ultimo episodio, se tale è possibile chiamarlo, si era chiuso con un punto a favore di Jaky che ha mantenuto il potere assoluto sulla holding di famiglia Dicembre; potere che non sembra essere in alcun modo in discussione, secondo quanto dichiarato dalla giornalista Jennifer Clark nel suo libro L’ultima dinastia. Adesso, però, la situazione sembrerebbe essersi ribaltata, o comunque sembra essere sul punto di farlo. Infatti, adesso John è stato convocato in Tribunale dal giudice Nicoletta Aloj per un’interrogazione formale per “rendere dichiarazioni rispetto alle società offshore di cui sarebbe risultata beneficiaria la nonna, Donna Marella”, come dichiarato dalla giornalista de Il Giornale Manuela Messina. Inoltre, riporta adesso Francesco Bonazzi su La Verità, il giudice “ha disposto l’acquisizione della documentazione relativa alle società e ai conti bancari offshore della consorte di Gianni Agnelli, oltre ai rapporti con istituti di credito di Londra, New York, Milano e Torino”. Si tratta dell’ennesimo capitolo di una saga che va avanti ormai da anni, e che adesso sembrerebbe essere arrivata a un punto di svolta…
Oltre a John, rivela sempre Bonazzi, “il notaio svizzero Urs von Grünigen dovrà presentare al Tribunale tutta la documentazione in base alla quale ha redato l’inventario dei beni della moglie dell’Avvocato”. Di mezzo, quindi, oltre ai conti all’estero in paradisi fiscali e alle varie società segrete, oltre anche ai beni tenuti (presumibilmente) nascosti, ci sarebbe anche la dubbia residenza di Marella. A questo ultimo punto, infatti, si lega il regolamento della successione, questa, si legge su La Verità, gestita “come se (la Caracciolo, ndr) fosse residente in Svizzera (dove si può disporre della quota di legittima), mentre la Procura di Torino - scrive Bonazzi - ora ipotizza che quella residenza fosse fittizia, come sapevano bene anche i membri del personale di servizio italiano della vedova dell’Avvocato”. Ma tornando alla convocazione in tribunale di Elkann, adesso non ci resta che chiederci, come fa Ettore Boffano su Il Fatto Quotidiano: “Ma che cosa accadrà ora nella lite dinastica degli Agnelli?”. Tutto, infatti, si potrebbe giocare il prossimo 2 dicembre, data in cui, rivela il giornalista, “comincerà la fase istruttoria e saranno sentiti i testimoni […] poi - continua Boffano - toccherà a John Elkann: al quale la dottoressa Aloji, nel caso non avesse adempiuto alla consegna della documentazione, potrebbe contestare di non aver obbedito a un ordine del giudice”. Insomma, i tempi sono lunghi, e potrebbero cambiare molte, ma questa ultima decisione del giudice può essere considerata come un punto a favore (forse il primo) di Margherita?