Un boato devastante ha scosso la provincia di Firenze nella mattina di lunedì 9 dicembre, intorno alle 10:15. A causarlo, l’esplosione nel deposito di stoccaggio Eni a Pratignone, nel comune di Calenzano, vicino al centro commerciale I Gigli. L’incidente ha lasciato una scia di devastazione e ripercussioni significative, in particolare su traffico ferroviario e autostradale. Ripercussioni sui trasporti ferroviari. L’esplosione ha spinto le autorità a chiedere l’immediata interruzione della circolazione ferroviaria nei pressi del deposito. La linea regionale tra Firenze Rifredi e Prato è stata bloccata, con inevitabili disagi per i pendolari. I passeggeri sono stati costretti a utilizzare bus navetta sostitutivi, ma i ritardi e le difficoltà logistiche sono stati inevitabili. Fortunatamente, l’alta velocità non è stata interessata dall’incidente. I treni Av che attraversano l’area continuano a operare senza ritardi, offrendo un’alternativa per i viaggiatori diretti verso destinazioni più lontane. Autostrada: caselli chiusi e traffico deviato. Sull’A1, in via precauzionale, è stata disposta la chiusura del casello di Calenzano in entrambe le direzioni . Nonostante l’allerta, il traffico autostradale non ha subito rallentamenti significativi grazie a una gestione efficace delle deviazioni. Tuttavia, la chiusura del casello ha complicato gli spostamenti locali, aumentando la pressione sulla viabilità secondaria (verso le 14 Autostrade ha comunicato la riapertura). Sul posto sono immediatamente intervenuti vigili del fuoco, ambulanze e forze dell’ordine.
Il bilancio attuale è drammatico: due morti, nove feriti e tre dispersi. La Protezione Civile ha esortato i residenti a non uscire di casa e a trovare riparo al chiuso, mentre alcune abitazioni e capannoni sono stati evacuati. La violenza dell’esplosione ha causato danni strutturali: finestre in frantumi, un tetto crollato e una colonna di fumo visibile da chilometri di distanza. Intanto gli ospedali della zona, incluso il policlinico di Careggi, hanno attivato i piani di emergenza per far fronte al possibile arrivo di un numero elevato di feriti, le attività ordinarie sono state invece sospese per garantire massima priorità ai soccorsi. Una giornata di caos e riflessioni sulla sicurezza. L’esplosione a Calenzano rappresenta un duro colpo per la comunità locale e una sfida per i servizi di trasporto e di emergenza. Mentre le autorità lavorano per ripristinare la normalità, resta aperta la questione della sicurezza nei siti di stoccaggio di carburanti e delle loro implicazioni sul territorio. La situazione resta in evoluzione, ma una cosa è certa: le ripercussioni si faranno sentire a lungo, non solo nei trasporti ma anche nella percezione di sicurezza di una comunità scossa nel profondo.