image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Expo 2030? “L’Arabia ha ‘comprato’ i voti. Ma resta una caz*ata pazzesca”. Parla l’economista Alberto Forchielli

  • di Federico Giuliani Federico Giuliani

7 dicembre 2023

Expo 2030? “L’Arabia ha ‘comprato’ i voti. Ma resta una caz*ata pazzesca”. Parla l’economista Alberto Forchielli
Abbiamo intervistato Alberto Forchielli sull’Expo2030 finito a Riad. Sulla potenza economica dell’Arabia Saudita (che per l’imprenditore e studioso di economia internazionale, per dirla brutalmente, ha “comprato” i voti). Sui limiti dell’Italia nell’attrarre investimenti internazionali e sui possibili effetti delle crisi economiche tedesche e cinesi su Roma. “L’Italia non ha speranze sul piano dell’attrarre investimenti, se non investimenti turistici”, è la sintesi dell’analisi di Forchielli sui problemi strutturali del nostro Paese

di Federico Giuliani Federico Giuliani

“Pensi a questo: Roma ha preso meno voti, non solo di Riad, ma anche di Busan. Le persone comuni non sanno nemmeno cosa o dove sia Busan”. L’Italia, con appena diciassette voti ottenuti, è da poco uscita con le ossa rotte dalla corsa per Expo 2030, superata da Corea del Sud (diciannove) e Arabia Saudita (centodiciannove). Per Alberto Forchielli, la Waterloo italiana di Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux era quasi scontata. O almeno: era scontato che i centottantadue delegati del Bie (Bureau international des expositions), premiassero l’opzione proposta dai sauditi: Riad, appunto. “Hanno una potenza economica di fuoco enorme. Per dirlo in modo brutale, gli arabi hanno più o meno direttamente ‘comprato’ i voti. Così come hanno fatto i sudcoreani, ma contro Riad non c’era partita per nessuno”, ha dichiarato a MOW l’imprenditore e studioso di economia internazionale. Forchielli ci risponde da Boston e non appare per nulla stupito del successo di Riad. Proprio come Massimiliano Fuskas che, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato che era “ovvio scegliere Riad”. A differenza di Forchielli, Fuskas ha tuttavia utilizzato un’altra chiave di lettura: niente presunti “voti comprati” dall’Arabia Saudita, quanto piuttosto un “investimento azzeccato nel futuro” da parte del governo saudita. Da una parte, insomma, c’erano i sauditi con il “lancio di un progetto visionario”, dall’altra gli italiani “con la foto del Colosseo” esempio di “rendita parassitaria”.

Il progetto per Expo 2030 a Riyadh
Il progetto per Expo 2030 a Riyadh

Signor Forchielli, si aspettava anche lei che l’Expo2030 fosse assegnata all’Arabia Saudita?

“Quando ho saputo che in corsa c’era Riad mi sono messo a ridere. Altro che Roma o Busan, con i soldi che ha a disposizione l’Arabia Saudita può fare letteralmente quello che vuole”.

Se tutto ruota attorno ai soldi, qual è l’obiettivo del governo saudita?

“Vogliono diversificare la loro economia e incrementare il turismo. Vorrebbero trasformare l’Arabia Saudita in una cuna del turismo globale. E per promuovere la loro terra pagano. Hanno tanti di quei soldi… Basta vedere a quello che sta accadendo in ambito sportivo. I sauditi hanno creato una lega di golf per attirare i giocatori più forti in circolazione, puntano a creare una Super Lega di valore mondiale di cricket mentre di quanto hanno fatto nel calcio non ne parliamo neanche”.

Roma ha salutato l’Expo2030. Secondo lei l’Italia ha perso un’occasione o è stato meglio così, visti i problemi organizzativi che avrebbe comportato l’organizzazione di un simile evento nella nostra capitale (che non sempre ha dimostrato di brillare per efficienza amministrativa e burocratica)?

Sono sempre stato molto contrario all’Expo. È una fiera un po’ passè, è una cazzata mostruosa. Effettivamente, però, per Milano ha rappresentato un momento di svolta. Mi ha fatto ricredere. Certo, Roma è un po’ diversa da Milano. L’Expo non avrebbe avuto effetti sull’assenteismo dei netturbini o né avrebbe convinto i tassisti della necessità di più licenze.

A livello globale come potrebbe l’Italia attirare nuovi investimenti e avere una presenza migliore di quella attuale?

Per attirare investimenti servono molti soldi. Per esempio, la Germania ha portato a casa Tesla e Intel, ma ha dovuto promettere sussidi miliardari (tipo dai 10 ai 20 miliardi). Cosa che l’Italia non può permettersi. Servono poi una burocrazia snella e una legge sul lavoro flessibile. L’Italia non ha speranze sul piano dell’attrarre investimenti, se non investimenti turistici.

Ha citato la Germania. La situazione economica tedesca non sembra più florida come in passato. Tutto questo può danneggiare l’Italia?

La Germania è il nostro principale mercato di esportazione. Le nubi che oscurano l'economia di Berlino possono danneggiarci. Del resto siamo molto legati all’indotto tedesco. Ciò non toglie il fatto che loro, a differenza nostran, abbiano a disposizione molti fondi pubblici da impiegare per attrarre investimenti dall'estero. Non è un caso che i principali investimenti stranieri in seno all'Unione europea finiscano in Germania e non in Italia.

Per quanto riguarda la crisi dell’economia cinese, cosa sta succedendo al Dragone? L’Italia rischia qualcosa?

La Cina è in un momento di transizione. Deve abbandonare i vecchi modelli di crescita legati alle infrastrutture e all’immobiliare per trovarne altri legati alle industrie. Tutte le risorse che Pechino dirottava nei due settori citati adesso vanno verso l’industria. Il gigante asiatico sta insomma rafforzando moltissimo la sua capacità industriale. Non per niente, tutti i nuovi settori industriali del mondo – dagli EV al solare all’eloico ai droni – sono in mano ai cinesi. Questa crescita industriale della Cina, che come dicevo si contrappone al declino sulle infrastrutture e all’immobiliare, farà molto male alle nostre imprese. La Cina sarà condannata ad esportare sempre di più.

Il  "centurione" romano
Roma è arrivata terza nella selezione per Expo 2030

More

Fuksas pensa a una Taranto green, ma sono sogni da archistar: non succederà mai e vi spieghiamo perché (stando alla politica attuale)

di Lorenzo Monfredi Lorenzo Monfredi

i sogni son desideri

Fuksas pensa a una Taranto green, ma sono sogni da archistar: non succederà mai e vi spieghiamo perché (stando alla politica attuale)

Ok, ma chi caz*o è Irene Mele, la “tanatoestetista” segnalata dalla Lucarelli che vuole fare una live sulla salma di Giulia Cecchettin?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

A corpo ancora caldo?

Ok, ma chi caz*o è Irene Mele, la “tanatoestetista” segnalata dalla Lucarelli che vuole fare una live sulla salma di Giulia Cecchettin?

Pronti a dire addio a 15 miliardi? La Germania in recessione è un problema per l’Italia e il settore automotive

di Andrea Muratore Andrea Muratore

Crisi contagiose

Pronti a dire addio a 15 miliardi? La Germania in recessione è un problema per l’Italia e il settore automotive

Tag

  • Arabia Saudita
  • Economia

Top Stories

  • Omicidio Poggi, Massimo Lovati SHOCK: “Perché Don Gregorio aveva 100mila euro per intrallazzarsi con i rumeni?”. E la nuova ipotesi su Garlasco: “Possibile pista della pedofilia”. Ma cosa c’entra Chiara?

    di Redazione MOW

    Omicidio Poggi, Massimo Lovati SHOCK: “Perché Don Gregorio aveva 100mila euro per intrallazzarsi con i rumeni?”. E la nuova ipotesi su Garlasco: “Possibile pista della pedofilia”. Ma cosa c’entra Chiara?
  • Omicidio Poggi, ma che caz*o ci fa Lovati con un Fruttolo in mano nel giorno dell’anniversario del delitto di Chiara? Intanto lui augura buon Ferragosto da Corona, e Albina Perri: “Questo è ok?”

    di Jacopo Tona

    Omicidio Poggi, ma che caz*o ci fa Lovati con un Fruttolo in mano nel giorno dell’anniversario del delitto di Chiara? Intanto lui augura buon Ferragosto da Corona, e Albina Perri: “Questo è ok?”
  • CHI è J-LO e CHI NO. Ma com’è messa Rose Villain che uccide un grillo sul palco? Altro che vegan e ambientalista (e altro che Jennifer Lopez)… Naike Rivelli: “E chi, come Vogue, la celebra come cruelty free, cosa dice adesso?”

    di Naike Rivelli

    CHI è J-LO e CHI NO. Ma com’è messa Rose Villain che uccide un grillo sul palco? Altro che vegan e ambientalista (e altro che Jennifer Lopez)… Naike Rivelli: “E chi, come Vogue, la celebra come cruelty free, cosa dice adesso?”
  • Francesco Sarcina definisce “Trimone” Matteo Salvini, MA È UN INSULTO? Pinuccio di Striscia rilancia: “Ha fatto bene. Con quelli ricevuti dalla Lega riempiamo un libro”. E su Jovanotti e il Ponte sullo Stretto...

    di Jacopo Tona

    Francesco Sarcina definisce “Trimone” Matteo Salvini, MA È  UN INSULTO? Pinuccio di Striscia rilancia: “Ha fatto bene. Con quelli ricevuti dalla Lega riempiamo un libro”. E su Jovanotti e il Ponte sullo Stretto...
  • Delitto di Garlasco, ma avete sentito cosa ha detto l’avvocato Massimo Lovati allo psicologo Andrea Tosatto su Youtube?: “Né Stasi, né Sempio. Chiara Poggi uccisa da...”. E perché l'omicidio sarebbe premeditato [VIDEO]

    di Beniamino Carini

    Delitto di Garlasco, ma avete sentito cosa ha detto l’avvocato Massimo Lovati allo psicologo Andrea Tosatto su Youtube?: “Né Stasi, né Sempio. Chiara Poggi uccisa da...”. E perché l'omicidio sarebbe premeditato [VIDEO]
  • BUIO A SAN SIRO. Dopo la Curva Nord anche gli ultras della Sud si incaz*ano per le blacklist. I Banditi: “A San Siro regime autoritario” e la Società? “Repressione cieca”. Per Milan e Inter stagione senza tifo?

    di Jacopo Tona

    BUIO A SAN SIRO. Dopo la Curva Nord anche gli ultras della Sud si incaz*ano per le blacklist. I Banditi: “A San Siro regime autoritario” e la Società? “Repressione cieca”. Per Milan e Inter stagione senza tifo?

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ci voleva Montezemolo, l’ex Ferrari, per riportare il sigaro Toscano in Italia

di Lorenzo Fiorentino

Ci voleva Montezemolo, l’ex Ferrari, per riportare il sigaro Toscano in Italia
Next Next

Ci voleva Montezemolo, l’ex Ferrari, per riportare il sigaro...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy