Scandalo sotto la Madonnina, e tutta per colpa di qualche frase pronunciata da Vittorio Feltri. Il giornalista, direttore editoriale de il Giornale, e consigliere comunale in Lombardia tra le file di Fratelli d’Italia, ha partecipato in qualità di ospite all’evento “La grande Milano. Dimensione Smart City”, una partecipazione che sicuramente verrà ricordata. Intervenuto per discutere del suo rapporto con la metropoli lombarda, infatti, lo storico fondatore di Libero, uno che non si è mai tirato indietro quando c’era da esprimere qualche opinione, si è lasciato andare a delle dichiarazioni senza filtro, prima prendendosela con le piste ciclabili che in questi ultimi anni, con il sindaco Beppe Sala, hanno letteralmente invaso le strade milanesi, e non è certo la prima volta che Feltri critica questa soluzione. In questa occasione, però, il giornalista ha dichiarato che a “Milano quello che mi dà fastidio sono le piste ciclabili”; parole di poco conto se le si confrontano con quelle usate per parlare dei ciclisti...
Su loro, infatti, Feltri ha detto addirittura che “mi piacciono solo quando vengono investiti”. Insomma, la polemica è inevitabile, soprattutto tenendo conto di quanto successo negli ultimi mesi proprio a Milano, dove si è fatto i conti con le prime vittime della strada, un periodo in cui la sensibilità sul tema è cresciuta sempre di più. E forse, o sicuramente, è proprio per questo motivo che si sono alzate già le prime voci che gridano allo scandalo. per Alessandro Capelli, segretario Pd Milano metropolitana, per esempio, “un consigliere regionale che usa parole come queste non può continuare a svolgere il suo incarico. Ci deve essere un limite alla decenza e Feltri l’ha ampiamente superato. Siamo al fianco di tutte le famiglie delle vittime, che oggi ascoltano parole gravissime che fanno male. Noi stiamo dalla loro parte”. Per Pierfrancesco Majorino, il capogruppo in Consiglio regionale e componente della segreteria nazionale Pd, invece, “le parole di Vittorio Feltri sono disdicevoli, spiace che una persona come lui che ha anche un ruolo istituzionale si lasci andare a ciniche provocazioni che in questo caso offendono la memoria di cittadine e cittadini che hanno perso la vita. C’è da vergognarsi, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi il presidente Fontana”. Mentre per il capogruppo del M5s in Consiglio regionale lombardo Nicola Di Marco, quanto dichiarato dal direttore editoriale de il Giornale può essere addirittura considerato come una “istigazione alla violenza”. Insomma, quando parla Feltri bisogna sempre da stare attenti, ma forse questa volta ha esagerato per davvero.