Massimo Giletti è ufficialmente tornato in tv con un programma tutto suo dopo la drastica chiusura di Non è l’Arena su La7 datata aprile 2023. Riparte, infatti da Lo stato delle cose, il nuovo programma in onda da lunedì 30 settembre in prima serata su Rai 3. La prima cosa che non si può non notare è che ovunque vada Massimo è sempre lo stesso: disinvolto, accattivante, preparato e con quello sguardo penetrante rivolto verso i telespettatori che ha meituto molte vittime soprattutto tra le donne. Che sia Rai, La7, uno speciale lui non cambia e a mutare sono contesto e contenuti. Contenuti che regalano un esordio dal 5.4% di share. Ottimo? No, ma nemmeno drammatico, anzi. A far discutere questa volta è stato lo scontro televisivo tra Francesca Pascale e il generale Roberto Vannacci, di cui tutti i siti parlano. “Nel suo libro non ho fatto altro che ricevere degli insulti, mi scaldano quelle parole che ha detto perché mi colpiscono e colpiscono tante altre comunità e realtà in questo Paese”, ha attaccato Pascale. Pascale alla quale Vannacci ha risposto senza scomporsi minimamente: “Se lei si sente offesa è un problema suo, perché in quel libro non c'è una parola che leda la dignità o che sia offensivo nei riguardi di qualcuno e molti giudici si sono già espressi al riguardo. La esorto a pensare bene sulle parole che ha espresso visto che non mi conosce. Sono parole dette in libertà. Le moderi”. Ma c’è qualcosa di molto più interessante rispetto a questo scontro e riguarda proprio l’intervista di apertura della trasmissione in questione, ovvero quella fatta all’ex premier Matteo Renzi.
Renzi che, come è noto, ultimamente è molto vicino a Elly Schlein e al Pd ha, come al solito, mostrato le sue doti da leader della comunicazione. Quell’uomo che per anni ha dominato lo scenario politico italiano con la sua dialettica, oggi ritiene proprio Giorgia Meloni la miglior comunicatrice che, a detta sua “supera addirittura Silvio Berlusconi”. E, a proposito di Berlusconi, che ne sarà della loro discesa in politica? Davanti alla secca domanda del conduttore Renzi è in evidente difficoltà: non può negare un qualcosa di palese ma non può nemmeno confermare qualcosa gli eredi del Cav decidessero, alla fine, di rimanere (come di fatto lo sono ora) dietro le quinte. Ha però precisato che se uno dei due tra Marina e Pier Silvio dovesse prendere le redini di Forza Italia, non sarebbe il volto di Mondadori, quanto, piuttosto, quello di Mediaset. Ebbene, noi di MOW in tempi assolutamente non sospetti vi abbiamo parlato per primi in assoluto della possibilità che a raccogliere l’eredità politica fosse proprio Pier Silvio. Ora tutti parlano di aprile, della data in cui Forza Italia cambierà volto e delle possibili manovre orchestrate dalla famiglia B, ma anticipare di più di un anno un fatto simile non è da tutti, dato che ve ne abbiamo parlato nel luglio del 2023...