Il 4 agosto la versione online dello Spiegel, una delle testate giornalistiche più influenti e famose della Germania, ha pubblicato un editoriale intitolato: “Un lamentoso tedesco arriva nel paese del desiderio, l'Italia”. L'autore, Frank Horning, parla del turismo in Italia e, analizzando molteplici criticità – alcune più che legittime - si chiede, tra le linee, se abbia ancora senso trascorrere qualche settimana di relax nel Belpaese. Il pezzo inizia subito criticando gli influencer che su TikTok mostrano le meraviglie di Capri e Amalfi con clip da sogno. Prendiamo la Costiera Amalfitana: i video del posto, che sui social rimbalzano di profilo in profilo, alimentando aspettative e desideri, non racconterebbero la realtà. Già, perché una volta che il turista si ritrova da quelle parti - ma questo vale per qualsiasi altro luogo sponsorizzato e “pompato” a dismisura – deve fare i conti con trasporti inefficienti e infrastrutture non all'altezza della situazione. Horning contrappone quindi i tramonti romantici, le spiagge solitarie da sogno e le atmosfere evocate da famosissimi film italiani con la realtà, definendo la presa di coscienza di qualsiasi turista straniero un vero e proprio “shock culturale”. L'autore cita il caso di una tizia, la TikToker Lexi Jordan, che si è lamentata per essersi dovuta sorbire 160 gradini in salita, sulla Costiera Amalfitana, senza poter usare auto o taxi. “Gli influencer ti mostrano la meravigliosa costa e le graziose cittadine. Ognuno di loro merita una pena detentiva! Non ci sono strade qui! Non ci sono macchine!”, ha spiegato in un video. In altri contributi si è invece lamentata per la mancanza di aria condizionata riscontrata in vari alloggi, la presenza di imbrogli e imbroglioni diffusi nelle città a danno dei malcapitati viaggiatori, di montagne di spazzatura ai bordi delle strade e di tante, troppe persone.
A proposito di realtà, i numeri parlano chiaro: nel 2024 l’Italia, una delle destinazioni turistiche più apprezzate al mondo, sperimenterà un nuovo record di arrivi. Per quest'estate sono stimati 216 milioni di pernottamenti. I turisti stranieri sono aumentati del 14% rispetto all'anno precedente. “I media italiani parlano con ammirazione di una “esplosione” del settore”, scrive lo Spiegel, che si sofferma poi ad analizzare alcuni fatti degni di nota. “Venezia ha recentemente sperimentato l'ingresso a pagamento per i turisti giornalieri. A Roma, i visitatori inseguono lo stile di vita de "La dolce vita" di Fellini durante i tour in Vespa. In Costa Smeralda, in Sardegna, le camere d'albergo vengono vendute per diverse migliaia di euro a notte. Un “lettino da spiaggia” in Toscana a volte costa 500 euro o più al giorno”, prosegue il giornale tedesco. I nostri amici teutonici sono basiti. Ma per quale motivo, viene da chiedersi, vista la differenza che sussiste tra gli stipendi italiani e quelli dei tedeschi?
Secondo Eurostat, per esempio, nel settore della manifattura il salario lordo italiano è pari a 2.637 euro al mese, assai più basso di quello tedesco (3.854 euro). In termini generali, lo stipendio medio annuo in Italia è pari a 30.284 euro lordi, ovvero circa 24 mila euro netti. E in Germania? Quello degli impiegati è pari a 32.174 euro lordi, circa 24.700 euro netti. Molti vacanzieri, professionisti o specialisti, non avranno problemi a raggiungere stipendi più alti. Perché, dunque, i tedeschi si lamentano? Forse la crisi economica sta iniziando a preoccupare anche Berlino? Non mancano le avvisaglie di un rallentamento della fu locomotiva d'Europa. Anche se, tornando al presente, nel 2023 sono stati 54,6 milioni i vacanzieri tedeschi, che hanno effettuato viaggi di 5 o più giorni dalle nostre parti, in crescita del +14,2% rispetto all’anno precedente. E per l'estate in corso è previsto un nuovo boom. Insomma, i prezzi aumentano, il sovraffollamento infastidisce ma i tedeschi continuano a prendere d'assalto l'Italia. Che piaccia o no a TikToker e giornalisti “lamentosi”.