Gaffe assurda per il telegiornale della prima rete televisiva italiana: una bestemmia in diretta (ma non imprevista e quindi inevitabile, semplicemente non considerata ed evitabilissima). Il Tg1 sta mandando in onda un servizio sulla povera ragazza diciottenne di Pavia, vittima di un malore insieme a un'amica, mentre rientrava a casa in monopattino dopo aver partecipato a una festa. Le immagini scorrono, il tono è adatto alla tragedia di cui si sta parlando. Peccato che, tra una ripresa effettuata sul luogo del decesso e un'altra, il telegiornale decida di pubblicare anche uno screenshot tratto dal TikTok della vittima. Nulla di strano, se non che lo username della ragazza contiene la più classica delle bestemmie. Il regista non se ne accorge, chi ha montato il video nemmeno, e sul Tg1 va in onda un moccolone in diretta nazionale.
Peccato che il contesto sia a tutti gli effetti tragico, perché altrimenti ci sarebbe da ridere. La stessa ragazza si farebbe una grande risata, se lo sapesse. Non c'è nulla da recriminare alla giovane vittima di una tragedia, ovviamente: spesso capita di scegliere un nome o una password simile, dopo che la piattaforma alla quale ci si sta iscrivendo vieta per la milionesima volta di inserire uno username normale perché è già stato scelto. E ognuno è libero di chiamare il proprio profilo social come meglio crede, e non sempre le bestemmie vengono dette per offendere o per blasfemia, come aveva confermato uno studio. Il problema è del Tg1 che, stranamente, non ha nemmeno pensato offuscare lo username blasfemo. Alla ragazza è ovviamente concessa una ragazzata, ma da parte dei professionisti che fanno servizio pubblico su Rai 1 una cosa come questa non può passare inosservata.
A posteriori qualcuno lo avrà segnalato, perché andando a vedere la replica del telegiornale su RaiPlay il pezzo incriminato è sparito, e si vede Valentina Bisti, la giornalista che presenta il Tg1, saltare un pezzo di discorso in maniera sconclusionata. Certo mandare in onda una bestemmia non è proprio una cosa da TeleMeloni, sopratutto nel contesto di un servizio del genere. Fosse stato Musetti alle Olimpiadi, ci si sarebbe potuto ridere sopra. E ci auguriamo che, almeno in questo caso, nessuno si offenda o ne tragga spunto per fare del macabro moralismo. Anzi, nel contesto di una simile tragedia una bestemmia è il minimo che si possa aspettare. Rimane però che sia una gaffe imperdonabile, e che il primo telegiornale del servizio pubblico non dovrebbe farsi scappare questo genere di figuracce.
(Si ringrazia Beppe Dammacco per la segnalazione e la collaborazione)