Che i francesi fossero zozzi non lo dico io ma ce lo insegna la storia. Il profumo usato per non lavarsi e coprire la puzza, si diceva. Alla reggia di Versailles, ho letto nei libri di storia, si urinava e si defecava negli angoli e sulle tende. Nel famoso e lussuosissimo castello c’erano angoli per fare i propri bisogni e quelli degli animali domestici. Le parrucche puzzavano, dentro avevano ragni e topi e tutto aveva un po’ un “eau de merd*”, un odore non proprio gradevole, diciamo. Ma oggi, nel 2024, dove tanti soldi dei poveri cittadini francesi sono stati spesi per “ripulire” la Senna in vista delle Olimpiadi e delle gare di nuoto e triathlon, certe cose non sono molto cambiate. Paris Paris Paris, il sogno romantico per eccellenza. Non proprio per tutti. Sicuramente personaggi come Lady Gaga e Snoop Dogg, tra i protagonisti della cerimonia della torcia, sono in qualche super hotel di lusso, mentre i poveri atleti dormono su letti di cartone senza aria condizionata e si allenano e nuotano letteralmente nella mer*a. Boh… Andiamo avanti?
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Il villaggio olimpico è un disastro. Tutto va al contrario, o meglio “au contraire”. Cibo pessimo, condizioni non idonee e atleti, come Thomas Ceccon, che preferiscono dormire a terra nei parchi che nei posti a loro assegnati. Insomma, un vero e proprio disastro di disagio che certamente non favorisce le prestazioni degli olimpionici. Forse era meglio dare più importanza agli atleti e agli ospiti paganti che alle super star e gli show arcobaleno, come quello a cui abbiamo assistito nella serata di apertura. In fondo siamo alle Olimpiadi e non al gay pride. Detto questo, a mio avviso è la peggiore organizzazione olimpica della storia.
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