Il caso legato alla morte di Andre Capone, ex calciatore professionista di Serie A, trovato senza vita nella sua camera d’albergo in cui ha soggiornato una sola notte, con una profonda ferita alla testa, si approfondisce con nuove informazioni riguardo alle ultime ore dell’uomo. Invitato a una festa di battesimo organizzata da un suo amico all’hotel Palazzo Tirso di Cagliari, città in cui il quarantatreenne è nato e dove ha giocato per buona parte della sua carriera, Capone in seguito ha deciso di pernottare nella stessa struttura, prenotando una delle suite a due piani in cui, il mattino seguente, ha perso la vita per cause ancora da accertare. Secondo quanto riportato da varie fonti, infatti, la polizia sarebbe ancora a lavoro per cercare di scoprire cosa sia successo all’ex atleta, sul cui corpo verrà effettuata anche un’autopsia. Per il momento l’ipotesi più accreditata parla di una tragica caduta accidentale. Ma una domanda adesso sembra farsi sempre più importante: che fine hanno fatto le chiavi della sua auto?
Stando a quanto rivelato dalla testata isolana L’Unione Sarda, infatti, la sera prima del misterioso decesso, finita la festa Capone non sarebbe riuscito a trovare le chiavi della sua vettura, e proprio per questa ragione avrebbe deciso di passare la notte nell’hotel dove ha poi trovato la morte; il corpo è stato infine ritrovato dal personale della struttura che si occupa della pulizia delle camere. Secondo una prima ricostruzione degli agenti, l’uomo sarebbe deceduto a causa di una forte contusione del capo, dovuta a una caduta accidentale per le scale della suite. Un’ipotesi che per il momento viene sostenuta anche dagli esami effettuati dallo staff del medico legale. Eppure, riporta la testata Fanpage.it, “anche su tale ipotesi ci sarebbero degli aspetti da chiarire, soprattutto se a provocare la morte dell’ex calciatore del Cagliari sia stato il trauma cranico o un malore accusato prima della caduta. Dalle prime indagini, invece, non è emerso alcun elemento che possa far pensare al fatto che vi siano state altre persone coinvolte o a un’aggressione”.