image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Inchiesta sul Milan, perché c'è chi punta il dito su Paolo Maldini? Vi spieghiamo tutto

  • di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

16 marzo 2024

Inchiesta sul Milan, perché c'è chi punta il dito su Paolo Maldini? Vi spieghiamo tutto
Dopo che il Milan è finito sotto inchiesta in molti, sui social e non solo, avanzano dubbi sull'ex capitano milanista come “talpa” visto che ha avuto rapporti difficili sia con la proprietà precedente, il fondo Elliott, sia con il nuovo corso di Cardinale (RedBird), che lo esonerò. Ma è davvero così? Non proprio. E vi spieghiamo perché

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Da quando Paolo Maldini non è più all’interno della dirigenza rossonera, dallo scorso giugno insomma, al Milan le cose non sono andate poi così bene. Eliminato dalla Champions League e dalla Coppa Italia, fuori – come tutti del resto – dalla lotta scudetto ancora in inverno, è comunque secondo in campionato e ai quarti di Europa League, ma le ambizioni, dopo la scorsa stagione, legittimamente potevano essere altre. Il punto, però, non è nemmeno questo, ma l’inchiesta che la Procura di Milano sta conducendo sulla proprietà del club: secondo la tesi dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, in buona sostanza, il controllo del Milan sarebbe ancora nelle mani del fondo Elliott, nonostante la cessione del club a RedBird nell’estate 2022. Ebbene, di sicuro, se c’è una figura che ha avuto rapporti non idilliaci con entrambe le proprietà, quella è di Paolo Maldini. Più volte critico per i modi e gli atteggiamenti degli uomini del fondo Elliott, come Gazidis (“Per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi”, disse in un’intervista del maggio 2022 alla Gazzetta dello Sport, rincarando la dose lo scorso dicembre in un’intervista a La Repubblica e commentando così il rinnovo del contratto suo e di Massara: “Mandarci via dopo lo scudetto sarebbe stato troppo impopolare”), la bandiera rossonera è infine stata silurata da RedBird, dalla proprietà di Cardinale (sempre dall’intervista a Enrico Currò di Repubblica: “Con lui, in un anno, solo una chiacchierata, più quattro suoi messaggi. Diceva che dovevamo fidarci l’uno dell’altro. Io l’ho fatto: come sia andata, è noto”), per presunta incompatibilità con l’ad Furlani. Alla luce delle accuse, se si rivelassero fondate, la situazione di Maldini – sopportato da una proprietà ed esonerato dall’altra – sarebbe paradossale, perché i pm sostengono che il controllore sarebbe sempre stato lo stesso soggetto.

Paolo Maldini
Paolo Maldini

RedBird ha smentito nettamente la ricostruzione, Furlani e Gazidis sono indagati con l’ipotesi di reato di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, al momento non vi sono state né udienze né rinvii a giudizio (meno che mai processi) e la Procura della Figc, a quanto si è appreso, non ha richiesto ancora gli atti a chi indaga a Milano. La situazione, sufficientemente pesante in termini di immagine ancor prima che di rischi, è in fieri, e l’indagine si svilupperà, ma ciò che oggi salta all’occhio è che Maldini appare una sorta di coscienza rossonera. Nelle poche interviste rilasciate dopo l’addio, è parso profetico: “Ci sono persone di passaggio, senza un reale rispetto di identità e storia del Milan. L’ho detto prima del mio congedo: ‘Oggi comandate voi, ma per favore rispettate la storia del club’”. Un discorso, il suo, che riguardava non gli aspetti formali e sostanziali del passaggio da una proprietà all’altra – alla faccia di alcuni irrilevanti terrapiattisti da social network che rilanciano un suo presunto ruolo nell’inchiesta: una sciocchezza – ma la presenza di determinate persone in determinati ruoli e il riguardo nei rapporti con le bandiere, eppure oggi suona piuttosto sinistro.

Paolo Maldini
Paolo Maldini
https://mowmag.com/?nl=1

More

Mixology experience: a Milano il più grande evento business dedicato al mondo del beverage

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Bar Industry

Mixology experience: a Milano il più grande evento business dedicato al mondo del beverage

Perché nessuno si fida dei club di calcio italiani, quando si parla di violenza sulle donne

di Valerio Moggia Valerio Moggia

Calcio

Perché nessuno si fida dei club di calcio italiani, quando si parla di violenza sulle donne

Tutto quello che c'è da sapere sul tentativo di boicottaggio di Israele nel calcio (e sul perché sarà un vicolo cieco)

di Valerio Moggia Valerio Moggia

Sport

Tutto quello che c'è da sapere sul tentativo di boicottaggio di Israele nel calcio (e sul perché sarà un vicolo cieco)

Tag

  • Calcio

Top Stories

  • LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia

    di Ottavio Cappellani

    LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”
  • Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

L’influencer Meow Dalyn si crede un cane? E io mi identifico come una ventunenne orientale lesbica

di Ottavio Cappellani

L’influencer Meow Dalyn si crede un cane? E io mi identifico come una ventunenne orientale lesbica
Next Next

L’influencer Meow Dalyn si crede un cane? E io mi identifico...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy