Ma davvero il presidente Donald Trump vuole rendere Gaza la riviera del Medio Oriente? Sì, e c’è chi ironizza sul web ricordando che, in fondo, più che un presidente The Donald è sempre stato un immobiliarista. Le critiche, però, sono arrivate da tutti, sia destra che sinistra. Mentre i liberali sostengono che sia un discorso inaccettabile e di cattivo gusto, i filopalestinesi che da un anno stanno protestando contro Israele parlando di “pulizia etnica”. Davvero si può pensare di costringere miliardi di persone ad andarsene da un territorio che fino a ieri hanno chiamato casa? Anche la relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese è intervenuta. Per lei, la proposta di Trump – che va presa sul serio e non come semplice boutade – “calpesta principi fondamentali del diritto internazionale e colpisce al cuore il sistema internazionale così come lo abbiamo conosciuto”. E conclude: “Lo Stato di Palestina esiste e i palestinesi non se ne andranno mai volontariamente. Certo, sono liberi di fare quello che vogliono, ma se avessero voluto andarsene, lo avrebbero fatto quando erano sotto la pioggia di bombe a Gaza, quando è iniziata l'operazione a Rafah a maggio 2024”.


Chi potrebbe difendere, almeno provocatoriamente, le parole di Trump invece? Ovviamente Jeremy Clarkson, che non si è lasciato sfuggire l’occasione e per la sua rubrica sul The Sun, stavolta dedicata alla politica Uk e alle proteste degli agricoltori, ha chiosato in poche battute dicendo come la pensa: “Il signor Trump è stato duramente criticato questa settimana per aver ipotizzato che un giorno Gaza potrebbe diventare la nuova riviera mediterranea, una meta turistica ambita. Pazzia? Beh, se si valuta la situazione odierna, bisognerebbe dire di sì.” Ma… “Ma pensateci. Cosa sarebbe successo se qualcuno vi avesse detto nel 1974 che un giorno la gente si sarebbe presa un anno sabbatico in Cambogia, o avrebbe fatto delle vacanze di lusso in Vietnam? Ancora negli anni Novanta, la Croazia era un inferno devastato dalla guerra. E ora non lo è più”. Insomma, Trump o no, le cose andrebbero così e la guerra finirà per lasciare posto a ben altro. Cosa? Il turismo: “Il tempo passa, quindi un giorno, in un futuro non troppo lontano, è molto probabile che dirai ai tuoi figli: ‘Andiamo in vacanza in Palestina quest’anno? O a Kabul?’”

