Ecco cosa ha detto
Nell’ennesimo “articolo-sfogone” di Jeremy Clarkson sul The Sun, il giornalista ed ex conduttore di Top Gear sembra puntare il dito – e nemmeno troppo velatamente – contro il Regno Unito (e forse l'Europa in generale?). Il motivo? Mentre la Cina tira su fabbriche, grattacieli, noi europei ci entusiasmiamo davanti a un vecchio tostapane riportato in vita da un artigiano del Sussex. Tutto è partito da un’osservazione apparentemente innocua: il successo di The Repair Shop, il programma della Bbc dove si restaurano oggetti del passato, che Clarkson dice di aver anche apprezzato parecchio. “Mentre li osservavo con i loro pennellini, la colla e quelle espressioni concentrate, mi sono sentito improvvisamente ottimista per il futuro della Gran Bretagna”, scrive Clarkson. Per poi aggiungere, in un secondo momento: “The Repair Shop dimostra esattamente cosa possiamo fare. Accontentarsi e riparare le cose. Mantenere la calma e continuare a usarle”, dice. Il sottotesto? Che sia l’unica cosa in cui siamo ancora bravi? Perché quando si parla di costruire, innovare, competere con le superpotenze, l’Uk – e in generale l’Europa – risulterebbero parecchio indietro.

Sempre nella prima parte del suo lungo articolo sul tabloid inglese, Clarkson precisa chi sono, a suo dire, i britannici. “Siamo gente da capanno. È vero, nel corso degli anni abbiamo dato al mondo contributi enormi. Ma chi ha inventato tutte queste cose lo ha fatto in un capanno. È lì che apparteniamo, con un punteruolo e della carta abrasiva, a far ripartire un trenino a carica francese. O a rimettere in sesto la collezione di abiti vintage Prada di una contessa italiana. O a lucidare la campana da sub tedesca di un antiquario di Berlino. È così che ridiamo vita al nostro futuro: Ridando vita al nostro passato”, scrive. E dov'è il futuro? Dove di nasconde e si può ipotizzare il domani? Il giornalista prosegue nella sua rubrica affrontando anche altri temi sociali e recenti polemiche che hanno interessato il Regno Unito, parlando della band Kneecap e della National Highway che ha piantato 886.000 alberi lungo la trafficata A14 nel Cambridgeshire, ma la parte che più apre spunti di riflessione resta questa. Un'indagine sull'oggi, sul domani e quello che sono e saranno le identità del Regno Unito e forse anche dell'Europa.
