Ma siamo ancora sicuri che l'Italia sia un porto sicuro? Dopo quello che è successo a Satnam Singh io lo dubito. Che cosa siamo diventati? Che cosa è diventato l'Occidente? È questa la globalizzazione? Allora non è meglio che ognuno se ne resti a casa sua a patire i suoi mali senza dover attraversare mari o deserti per subire i mali degli altri? La nostra civiltà sembra l'anteprima dell'inferno. Guardiamo e applaudiamo la serie Fall out per abituarci all' idea della guerra atomica. D'altronde il cinema prepara le masse al futuro. La finta etica possibilista ha l'uomo come oggetto di consumo. Sì può acquistare tutto anche un genere sessuale. E se il livello morale del nostro mondo fosse visibile ad occhio nudo i Caronti che scaricano i peccatori neri sulle nostre coste vedrebbero ad accoglierli cartelli con scritto: “Lasciate ogni speranza voi che entrate”.
Viene da chiedersi in che girone siamo. Ma forse ognuno può scegliere il suo e accessoriarlo, basta pagare. Il bello del libero arbitrio è che l'inferno è così liberale che basterebbe votare per farlo chiudere. Ma a votare non ci si va, infatti, solo in Italia abbiamo avuto 23.500.000 astenuti. Più della somma di quelli che hanno espresso il loro voto validamente. Limonov sarà pure scomodo ma in una cosa aveva ragione: la colpa è del popolo corrotto che non si ribella perché vuole spartirsi i guadagni generati dalla decadenza. È così che quello che Limonov chiamava il Grande ospizio occidentale è diventato un Inferno. Dove nessuno si ribella alla tirannia della libertà. Nessuno si ribella ai padroni del nulla seduti sul trono dei loro templi digitali e attorniati dalla corte degli influencer. Re astratti, ciechi, impotenti e idioti come il Dio Azathot di Lovecraft. Che dormono in uno stato sub-umano sognando il benessere degli algoritmi.