Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori ci sono i Maneskin ancora vincenti agli Mtv Europe Music Award, i dubbi su Leo Gassmann nei panni di Franco Califano, la biografia in cantiere di Papa Francesco scritta con un giornalista del Tg5, Raffaella Carrà troppo pop per la Scala, la donazione di Enzo Iacchetti, Donatella Rettore dopo l’operazione, Mogol ancora mai invitato a Sanremo, mentre a Ballando con le stelle non si rispetta l’età dei concorrenti… Con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
DOWN
Raffaella Carrà, la Scala dice no al musical dedicato a lei
Purtroppo la Spagna ci batte sempre per quanto riguardo all’omaggio dovuto a una grande artista come Raffaella Carrà. Mentre noi abbiamo fatto giusto un paio di spettacoli, bellissimi, per carità, ma non memorabilissimi, a Madrid, al teatro Capitol, uno dei più importanti della capitale spagnola, stanno dando il musical Bailo Bailo con tutte le canzoni di Raffaella. La produzione avrebbe voluto portare questo spettacolo in Italia e aveva chiesto di rappresentarlo alla Scala di Milano, sarebbe stato stupendo. Ma hanno detto no: Raffaella Carrà in musical alla Scala sarebbe troppo popolare. Strano, Verdi faceva solo opere popolari. Peccato. Si vede che la Scala preferisce lavori impopolari. Pensate che sempre Madrid c’è una piazza dedicata Raffaella Carrà, l’hanno fatta prima di tutti. I sindaci “ci stanno pensando”. La Spagna ci bagna sempre il naso.
DOWN
Leo Gassmann nei panni del Califfo, sfida impossibile?
Roberto d’Agostino è stato il primo a scriverlo sul suo sito: Leo Gassmann sarà in una fiction di Rai 1 Franco Califano, la sua gioventù, come è diventato una star, le canzoni scritte per i più grandi artisti come Mia Martini, i suoi amori. Conoscevo bene Franco Califano anche prima che la cocaina lo cambiasse. Era bellissimo proprio come Leo Gassmann. Certo sarà una sfida molto dura per Leo che ha già vinto il girone dei giovani al Festival di Sanremo ed è un ottimo cantautore, ma recitare per la prima volta in un personaggio così impegnativo e riuscire a trasmettere con la sua recitazione il carisma e il fascino nel Califfo... Che sfida!
DOWN
Donatella Rettore: “Tranqui, ragazzi, mi sono operata, un male boia, ma presto passerà”
Mi sono molto spaventato quando ho visto le foto di Donatella Rettore, mia amica da quarant’anni, credo, postate sul suo account Instagram. La si vedeva con la cuffia da sala operatoria, un lenzuolo di quelli che sembrano fatti con la carta della cioccolata. Mi ha scritto, poi, “Intervento al tunnel carpale terminato e adesso la convalescenza”. Ho richiamato immediatamente e mi ha tranquillizzato: “Accidentata”, mi scrive ancora, “tunnel carpale, molto doloroso, male cane. Ma passerà”. Donatella è una roccia: sa sempre rialzarsi e mi ha già dato appuntamento per un paio di date per i suoi concerti che sono sempre overbooking. Viva la Rettore!
UP
Maneskin come la Zanicchi: vincono tutto. Ma sono più acquasanta che diavolo
“I Maneskin vincono ancora: premi come Best Rock e Best Italian Act agli Mtv Europe Music Awards”. Ma ormai i premi per lori non hanno più il senso della vittoria, del riconoscimento, sono poco più che ventenni e hanno già vinto almeno una sessantina di premi, mi sembrano come Iva Zanicchi che negli anni passati vinceva tutto lei (anche tre Festival di Sanremo, unica donna). Intanto, qualcuno con loro va giù pensante e racconta di storie su Instagram, senza nomi, perché i leoni da tastiera sanno essere coraggiosi solo se anonimi, così si raccontano storie di orge, amori di gruppo, al dunque scritti solo da morti di fama che anelano ad avvicinarli, ma che magari non li hanno mai visti, nemmeno in concerto. In ogni caso sono star di prima grandezza. Personalmente non li conosco, ma mi sembrano perfino per bene. Diavolo e acquasanta, ma mi sa che c’è più acquasanta che diavolo.
UP
Papa Francesco: arriva la sua biografia scritta con il giornalista del Tg5 di Clemente Mimun
“Siamo onorati di pubblicare il libro di Papa Francesco, dalla sua vita in Argentina alla sua nomina a pontefice della Chiesa cattolica. Papa Francesco ha vissuto una vita eccezionale, testimone di alcuni dei momenti più decisivi della storia recente, non vediamo l’ora di portare la sua storia ai lettori di tutto il mondo”. Chi parla è Brian Marra, il presidente e amministratore delegato di Harper Collins. Già, perché il Papa sta scrivendo un libro con il giornalista del Tg5 Fabio Marchese Aragona. Fabio è un mio collega eccezionale: ha già intervistato il Papa un paio di volte per una speciale incredibile del Tg5, diretto da Clemente Mimun. È bello sapere che ci sono giornalisti giovani e così bravi addirittura da meritare la fiducia di un uomo strepitoso come Papa Francesco. Viva il Papa. Viva Fabio.
DOWN
Mogol, ma come mai Amadeus non l’ha mai invitato a Sanremo?
Mogol, il più grande autore di testi della musica italiana, per l’ennesima volta non è stato invitato da Amadeus al Festival di Sanremo. Per il Festival 2024 è ancora presto forse, ma mi auguro che Amadeus si svegli. Anche perché Mogol, senza lamentarsi, però, lo dice già nelle interviste. Prima di accettare qualsiasi invito, fa sapere che gli servirebbe sapere che tipo di offerta gli potrebbero fare, ma visto che non c’è stato nessun invito, non si pone neanche la questione. Certo che un signore come Mogol, che ha venduto nel mondo 523 milioni di dischi, scritto migliaia di canzoni, portato al successo un mito italiano come Lucio Battisti, terzo al mondo per vendite di dischi dopo i Beatles e dopo Presley, che non ci sia mai al Festival della canzone italiana è un po’ originale, per usare una parola delicata. Amadeus, se vuoi ti do il numero.
UP
Enzo Iacchetti, carattere difficile da digerire, ma ha regalato un’autoambulanza alla Croce Rossa Italiana
Enzo Iacchetti non ha certo un carattere facile: è di quegli uomini che mi fanno un po’ paura perché non sai mai come reagiscono, se gli fai la domanda sbagliata, mi è successo in passato che reagisse un po’ maluccio. Però mi è sempre piaciuto tutte le volte che l’ho visto sia in scena sia a Striscia la notizia, accanto a Ezio Greggio. Ora mi piace anche trasmettere questa notizia che lui ha reso pubblica: ha scritto un libro, il titolo è Non è un libro, non c’è nemmeno il prezzo, è a offerta libera, ma con quello che ha raccolto è riuscito a donare un’ambulanza alla Croce Rossa Italiana, e so che costa un botto. E qui vengono fuori due notizie: prima di tutto il libro è andato molto bene; e poi un uomo molto molto molto generoso, sia lui sia i suoi fan.
DOWN
Rosanna Lambertucci: a Ballando con le stelle non si ha rispetto anche se l’età fa grado
Tenendo presente il fatto che non mi interessano i voti che dà la giuria di Ballando con le stelle, ho trovato abbastanza maleducato il modo con cui si sono espressi i giurati contro Rosanna Lambertucci, considerata praticamente una cagna nel ballo. Ma fin qui pazienza, ma il modo, il tono con cui si esprimono certi giudici posso capire che le facciano male. Prima di tutto perché l’età fa grado (77 non sono pochi, ci vorrebbe maggiore tolleranza) e poi perché Rosanna dimostra che l’età non preclude la vita, il voler partecipare a un gioco, a una trasmissione, a un ballo. Mortificarla, mortifica chi giovane non è più. Direte, va trattata come gli altri, appunto: nemmeno gli altri devono essere trattati così. Mi stupisce che una signora come Milly Carlucci permetta questo massacro sugli individui.