Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori c'è finito il frigorifero di Luca Argentero, pieno di hamburger vegetali, zenzero e lime (per la gioia della moglie Cristina Murino), Morgan asfaltato dal producer della hit Bellissima di Annalisa (che il cantante e giudice di XF aveva criticato), Pupi Avati e la mano stretta a quella della madre di Pasolini, Wanda Nara e la sua malattia, ancora, Bob Sinclair, Melissa Satta contro Elisabetta Canalis, Antonio Ricci... Con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
DOWN
Cristina Murino, moglie di Luca Argentero: “Mi sono detta “sì, è lui”, a casa sua: hamburger vegetali, zenzero, lime”. Che allegria!
Sul Corriere della Sera leggo che Cristina Marino, splendida moglie di Luca Argentero, nonché mamma dei suoi due bambini (ovviamente bellissimi come i genitori) avrebbe raccontato che la prima volta che è andata a casa dell'ex gieffino e ha aperto il frigo ha capito di essersene subito innamorata. Ha raccontato: “Mi sono detta 'sì, è lui', la prima volta che ho aperto il frigo a casa sua: hamburger vegetali, zenzero, lime, sembrava che la spesa l’avessi fatta io”. Argentero ha confermato a Giovanna Cavalli, ormai esperta in interviste sul privato dei divi tv: “Il mio frigo è esattamente così. Prendersi cura di se stessi è importante, scegliere quello che si mangia e stare in forma è uno stile di vita, che non vuole dire solo rinunce, stenti e sacrifici. Pizza, gelato, pasta al sugo vanno benissimo, mai invece i cibi confezionati”. Accidenti, andare a cena a casa Argentero-Marino non deve essere come andare al Carnevale di Rio. La prima volta che mia moglie ha dormito a casa mia s’è fatta fuori una Sacher Torte portata da un amico da Vienna la sera stessa, ovviamente al cioccolato e marmellata di albicocche, l’ha iniziata a mezzanotte con una timida fettina e l’ha finita verso le cinque del mattino (mi sono alzato e l’ho trovata con al testa nel frigo mentre si faceva fuori l’ultima fetta). “Mi era rimasto il pensiero”, mi ha confessato lì per lì ridendo. Troppo golosa. Da allora dolci solo alle feste comandate.
DOWN
Grande Federico, gli psicologi servono a curare, ma anche qui ci sono i peracottai!
A Che tempo che fa davanti a un Fabio Fazio in un clima un po’ agghiacciante, Fedez ha sottolineato che secondo l’Istat due milioni di adolescenti soffrono di disturbi mentali, per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la seconda causa di morte tra i ragazzi e le ragazze appartenenti a quella fascia d’età è il suicidio e secondo il rapporta dell’Aifa “fra i venti farmaci più prescritti, sei sono antidepressivi o ansiolitici”. E qui ha fatto un appello al Governo e a Giorgia Meloni: “Lo scorso governo ha stanziato per il bonus psicologo 25 milioni di euro che hanno coperto solo il 10% della domanda, questo governo ha deciso di tagliarli e di portarli a 5 milioni di euro”. Quello che vorrei chiedere al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a Giorgetti è: “non tagliate questi 25 milioni nella nuova finanziaria”. E ha aggiunto: “Vorrei aprire un centro gratuito di aggregazione per adolescenti che fornisca aiuto ai giovani con problemi di salute mentale”. E ha pure ricordato Franco Basaglia, lo psichiatra “che ha combattuto contro lo stigma della salute mentale” e che nel 2024 festeggerà il centenario della nascita. Bravissimo. Solo un punto: tra gli psicologi ho trovato nella mia carriera personaggi che sarebbe meglio facessero altri lavori. Non tutti, per carità, pochi, gente che non vede “pazienti”, ma “clienti”.
UP
Antonio Ricci: “Ho apprezzato la promozione fattami da Confalonieri, prima mi ha definito re, poi imperatore”
Antonio Ricci fa sapere che I parrucchieri sono la vera potenza di questa Italia, sanno tutto, sono il cuore e la colonna vertebrale del Paese; solo un passo dietro rispetto all’armocromista che risalta di più solo per via del nome buffo”. E ne sono contento: ho moltissimi amici tra i parrucchieri e Novella 2000 non manca mai in una sala d’attesa (tallonati solo dai dentisti). Ricci sa essere spiritoso: dopo i due fuorionda dove Andrea Giambruno “bulleggiava” un po’ piacione controllando i gioielli di famiglia, Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, l’ha definito “l’imperatore dei rompico*lioni!”. Ricci ha sottolineato: “Essere rompico*lioni è nel mio Dna. Ho apprezzato anche la promozione, prima mi ha definito re, poi imperatore”. Applausi!
DOWN
X Factor 2023, Morgan contro "Bellissima" di Annalisa e l’autore lo asfalta di brutto
Davvero un bel tacer non fu mai scritto, pare l’abbia detto Dante, ma chiunque sia stato, è stato grande. Morgan a X Factor su Sky, commentando l’interpretazione e la canzone di un concorrente, Matteo Alieno, piuttosto bravo, ha detto a proposito del brano che lui aveva interpretato, Bellissima, il megasuccesso dell’anno di Annalisa (record di canzone di un’artista donna italiana, con 400.000 copie vendute certificate): “Non mi è piaciuto che tu abbia cambiato la melodia di questa canzone, non sei riuscito a migliorarla e quindi non mi è piaciuto”. E fin qui tutto bene, ma poi ha aggiunto: “Io non ti avrei mai assegnato una canzone così, una canzone che io onestamente non conoscevo e che trovo di grande banalità dal punto di vista armonico, ma tu sei talmente bravo che l’hai valorizzata... Questa canzone è armonicamente inesistente”. Che dolce, vero? Ma quasi subito su X, come si chiama ora Twitter, Davide Simonetta, musicista e producer che ha lavorato alla creazione di Bellissima di Annalisa, ha scritto: “Mai un successo e spiega cose. Che mondo splendido”. Dopo questo post mi sono sentito meno solo: anch’io, da ignorante, non conosco nessuna canzone di Morgan mentre ho sentito decine di volte Bellissima, in tv, alla radio, su Spotify, quasi la so a memoria (quasi). Ma come è possibile che Morgan non la conoscesse? Un’ultima cosa: Bellissima regala allegria, voglia di vivere, di leggerezza, non tutte le canzoni devono pesare come una coltre di cemento sullo spirito. Un po’ di vita, su, su col morale!
DOWN
Melissa Satta: “La Canalis quasi di un’altra generazione”. Ha ragione: Eli è decrepita
Melissa Satta in Tv da Belve. “Non c’è mai stata volontà di essere associata a lei (Elisabetta Canalis) poi ho capito che faceva comodo anche pubblicamente creare questa finta rivalità”. Sì, vabbè, come Callas e Tebaldi? Coppi e Bartali? Diamoci una regolata. Certo sono sarde, ex Veline a Striscia la notizia e hanno avuto lo stesso fidanzato, Bobo Vieri, ma io non le avevo associate. Fin qui tutto bene, ma a un certo punto Melissa, buona come lei sola, ha aggiunto: “Diceva che la imitavo? Siamo quasi di due generazioni diverse…”. Le generazioni sono diverse quando una persona può essere genitore di un’altra persona. Lei ha 37 anni, la Canalis, 45, solo 8 di più: quel “quasi due generazioni diverse” non sta in piedi. Esilaranti gli emoji postati dalla Canalis sull’osservazione, con la faccina di una vecchia decrepita.
UP
Wanda Nara: “Ho la leucemia”. Quando una notizia può essere data solo da chi la vive e non dai giornalisti
Wanda Nara, che vediamo il sabato sera da Milly Carlucci a Ballando con le stelle, lo ha detto e ha fatto bene: “Ho la leucemia. All’inizio dicevo ‘questa cosa che ho’, poi sono riuscita a chiamarla malattia e ora la chiamo per nome. Chiedo scusa a tutti coloro che hanno pensato che dovessi anticipare i miei tempi”. Lo ha scritto su Instagram Wanda Nara. Nel post, il riferimento al giornalista argentino che ha diffuso la notizia prima che potesse farlo lei stessa. “È un argomento delicato e per questo avrei preferito che rimanesse privato, ma lo capisco. Ho deciso di non denunciare Jorge Lanata. Lui è un giornalista e se l’informazione gli è arrivata, doveva pubblicarla”. Wanda pare reagisca bene alla cure, la leucemia si può curare e non è così letale come anni fa. Ma mi permetto di dire che Lanata non ha fatto bene a rendere pubblica la notizia. Sul fronte del sesso, della dipendenze, della droga, delle tragedie di chi si ama, delle malattie, ci sono notizie che anche un giornalista deve non dare. Conosco molte, molte notizie di personaggi pubblici, ma che a mio parere devono rimanere private. Ci sono aspetti della vita che possono essere resi pubblici solo da chi li vive in prima persona. Ci sono giornalisti che non la pensano come me, per loro la notizia viene prima di tutto e va data sempre anche se può essere un danno grave per una famiglia. Spero per loro di non essere mai ricambiati con la stessa moneta.
DOWN
Terrificante, Giuseppe Cruciani ha ragione: Hamas condanna a morte gli omosessuali
Giuseppe Cruciani ha sottolineato a eminenti personaggi della politica italiana che tanto si battono per i diritti e ora anche indirettamente per Hamas, che Hamas non ha nessun rispetto e non solo reprime, ma stronca qualsiasi omosessuale a Gaza. In Palestina invece vale un po’ la regola “non dire, non chiedere” anche se nel 2014 il film di Jake Witzenfeld, Oriented, un film ispirato da una storia vera di una gay palestinese, era stato presentato in Israele, ma non in Palestina e figuriamoci a Gaza. Infatti a Gaza (dove da sempre c’è la pena di morte) è in vigore l’ordinanza del codice penale inglese No.74 del 1936, che considera fuorilegge e criminali i rapporti omosessuali tra uomini adulti anche se consenzienti, mentre le donne lesbiche non ne sono soggette e pertanto le loro relazioni sentimentali sono tecnicamente non illegali. Su Wikipedia: “Tuttavia, con il controllo della Striscia di Gaza da parte di Hamas, i suoi tribunali hanno applicato anche la pena di morte per gli atti omosessuali”.
UP
Pupi Avati: “Pasolini mi affidò sua madre, fu la cosa più bella che Pasolini potesse farmi”.
Pupi Avati è meraviglioso nei suoi racconti. Ad Aldo Cazzullo, al Corriere, nella sua ennesima intervista ha parlato anche di Piepaolo Pasolini, 'PPP' come lo chiamavano stupidamente negli anni sessanta, accanto a 'CC' (Claudia Cardinale) e a 'BB' (Brigitte Bardot), il poeta, scrittore, regista, giornalista e sociologo visionario, ucciso mentre credeva di andare a un piacevole incontro omosessuale all’Idroscalo fuori Roma. “Io conoscevo il Pasolini diurno: solare, allegro, leggero”, ricorda Avati, «Parlavamo di calcio, io milanista, lui del Bologna. Ma il Pasolini notturno non lo conoscevo. Mi invitò alla prima de Il fiore delle mille e una notte e mi fece sedere accanto alla madre. Susanna sussurrò ‘speriamo che sia bello’, poi mi prese la mano e me la tenne stretta per tutto il film, alla fine ci abbracciammo piangendo. “È stato bravo Pierpaolo?”, “sì, è stato bravo”. Continua Avati: “Questo affidarmi la madre, come la Madonna a San Giovanni, fu la cosa più bella che Pasolini potesse farmi”.
UP
Dopo Raffaella Carrà di “Comincia tu” è la volta di Antonella Ruggero con “Ti Sento”
Qualche snobbettino di poco spirito quando si parla di musica italiana storce il naso, da povero ignorante. Eppure anche noi abbiamo grandi artisti internazionali immensi. E non sono io a dirlo, ma un genio internazionale come Bob Sinclar, disc jockey, produttore discografico e proprietario della casa discografica Yellow Production. Per lui, i Matia Bazar e la voce di Antonella Ruggiero sono il massimo. Quando lei cantava Ti sento lui aveva 16 anni e la ballava con tutta la Francia. Era il 1985 e lo ballavano in Italia, ma anche in Francia, Belgio, Olanda, era sulle vette delle classifiche di tutto il mondo. Antonella Ruggiero non è mai stata eguagliata. E ora arriva la versione di Bob Sinclar come già aveva fatto con A far l’amore comincia tu di Raffaella Carrà, un singolo del 1976, poi rifatto in remix da lui nel 2011, diventato anche la colonna sonora del film La Grande Bellezza, premio Oscar come miglior film in lingua straniera e scusate se è poco. Quindi dopo Raffaella, ora è il turno di Antonella. “Mi sembrava che fosse il momento giusto per riproporla durante i miei dj set. Ma i Matia Bazar l’hanno sentita sui miei social e così abbiamo deciso di ripubblicare questa nuova versione”. Splendida idea per una splendida canzone. Chi la userà nel suo film? Questo purtroppo è una delle infinite ingiustizie che deve sopportare il popplo palestinese e a Gaza in particolare, dopo la reazione di Israele al terrore. Si contano più di 7000 morti, un orrore senza fine per un popolo innocente.