Quindici poliziotti feriti e uno scooter, un furgone e una macchina dati alle fiamme: questo il bollettino degli scontri che hanno preceduto la partita tra Genoa e Inter al Ferraris. Già intorno alle 17, quindi oltre un’ora prima del calcio d’inizio, gli ultras delle due squadre sono arrivate allo scontro: fumogeni e oggetti vari sarebbero stati lanciati da una parta e dall’altra, con i nerazzurri che hanno reagito provando a forzare i cancelli che li tenevano separati dai gruppi dei sostenitori rossoblù. A quel punto intervengono i poliziotti in tenuta antisommossa, che allontanano gli ultras del Genoa con fumogeni e cariche di alleggerimento. In seguito, sotto al settore della tifoseria casalinga, gli scontri con le forze dell’ordine proseguono. Lì comincia il lancio di bombe carta e l’incendio dei veicoli. Intanto le bottiglie vuote raccolte da una campana del vetro diventano armi da lancio, con vari bidoni dell’immondizia che vengono incendiati. I vigili del fuoco devono intervenire per spegnere le fiamme. La strada, dopo la fine dell’incidente, è coperta da cocci e rimasugli di oggetti da “guerriglia”; l’aria è sporcata dal fumo dei fumogeni e degli incendi domati dai vigili. Le due tifoserie poi entrano allo stadio e la situazione si risolve definitivamente.
Sul campo l’ha vinta con merito la squadra di Christian Chivu, avanti già al sesto minuto con un gol di Yann Bisseck, complice un intervento sbagliato di Nicola Leali. L’Inter prende in mano la partita, domina il possesso, non rischia mai. Al trentottesimo Lautaro Martinez segna il raddoppio da attaccante vero: tiene l’equilibrio in area con una spallata, si guadagna lo spazio e anche grazie a un rimpallo si trova la palla sul sinistro; calcia dritto per dritto, di prima, come sempre. Fino al gol di Vitinha, arrivato al sessantottesimo, i nerazzurri sono padroni della gara. Qualche brivido nel finale, ma Chivu vince. L’Inter è prima in solitaria. Cose di campo e cose di strada nella domenica di Genova. Tra le due tifoserie la rivalità è molto sentita: la curva del Genoa, infatti, è stata gemellata con quella del Napoli, storicamente avversa alla Nord nerazzurra. Il gemellaggio si concluse tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 in seguito alla morte di Daniele “Dede” Belardinelli, tifoso del Varese ucciso il 26 dicembre 2018, quando a San Siro si giocava Inter-Napoli. Un gesto di solidarietà con la tifoserie interista che non ha infranto del tutto il legame tra Genoa e Napoli. Nino Ciccarelli sui social ha infatti pubblicato un video in cui equipara gli ultras delle due squadre: “Napoletani e genoani… tutto fumo e niente arrosto”. Il fondatore dei Vikings ricorda la vecchia rivalità in una giornata di calcio e di scontri, manifestata nel corso dei novanta minuti anche con dei cori contro il Napoli (che probabilmente verranno sanzionati dal giudice sportivo). La Digos sta indagando sull’accaduto per indentificare i responsabili.