C'è una parte politica che in Italia vuole mandare i giornalisti in carcere o fargli pagare fino a 120 mila euro di multa se pubblica notizie che non piacciono ai potenti. Sembra fantascienza ma di questo ieri si è parlato al Senato. Capite perché sempre più spesso dico attenzione? Ci sono dei segnali che mi fanno davvero preoccupare. Eccone un altro. Stavolta eclatante. Ieri un politico ligure di FDI, Gianni Berrino, ha presentato 15 emendamenti alla norma sulla diffamazione che si discuteva in Senato. Piccola parentesi: già adesso per i giornalisti condannati per diffamazione il carcere è possibile. Anche se è già stato considerato illeggitimo dalla Corte Costituzionale. Invece no. Questo emendamento prevede l'innalzamento della pena detentiva fino a 4 anni e mezzo e sanzioni pecuniarie fino a 120mila euro per i cronisti. Il che significa che anche un incensurato che viene condannato almeno un anno di carcere vero se lo farebbe (perché ricordiamo che se uno è incensurato 3 anni in Italia li condonano). In più, si prevede l'interdizione dalla professione da 2 mesi a 2 anni. Tutte queste pene aumenterebbero se l'offesa è diretta a "un Corpo politico, amministrativo o giudiziario", e chiaramente varrebbero anche per gli editori.
Non so se mi spiego. Avete capito bene? I politici? Più intoccabili degli altri. Uno dice: eh ma è per citare fake news e condotte di diffamazione reiterata nei confronti di qualcuno che non se lo merita. E questo chi può dimostrarlo? E in quanto tempo? Oltretutto la proposta arriva da Fratelli d'Italia, piuttosto avvezzo alle querele ai giornalisti. Non parlo solo dei casi eclatanti tipo Giorgia Meloni che ha querelato Saviano o il mostro della difesa Crosetto che ha querelato il direttore de il Giornale Sallusti, anche io ho avuto due querele da due esponenti di FDI. Ok sono state prese le distanze dagli alleati, della Lega, di Forza Italia ma tutto ciò è preoccupante. Uno perché arriva da un uomo molto vicino al sottosegretario alla giustizia Dal Mastro che è molto vicino alla Meloni (Del Mastro è quello delle feste di capodanno con le pistole o che spaccia documenti riservati ai suoi amici parlamentari per attaccare la sinistra). Due perché queste norme vengono presentate non tanto per ricevere un ok parlamentare adesso, ma per cominciare a convincere l'opinione pubblica passo dopo passo sulla bontà di certe decisioni, creando un effetto di abitudine nella testa delle persone. Guardate che chi ha trasformato i propri governi in democrazie illiberali come Orban, Putin e altri così ha fatto: è una strategia già testata. Prima fai comprare la stampa dai tuoi amici ricchi per renderli ancora più ricchi, poi attacchi la stampa nemica e la metti in carcere, nel frattempo modifichi la Costituzione e accentri il potere sempre di più. Piano piano vai a toccare tutto il resto compresa la Magistratura. Quindi questi segnali non vanno sottovalutati. Mai.