Del Calippo tour si è detto di tutto. Tanti hanno criticato la scelta di ragazze così giovani di pubblicare video intimi su piattaforme hard, mentre altri ne hanno esaltato la libera scelta. Con l’arrivo del Chinotto tour, la situazione si è complicata ulteriormente. E, soprattutto, il dubbio di molti: ma c’è forse qualcuno che guadagna e che spinge le ragazze a certi comportamenti? Pare che dietro i vari tour ci siano delle agenzie che guadagnano dai contenuti pubblicati dalle creator. Strateghi che, ribaltando l’dea di libertà, decidono con chi e come le ragazze devono avere rapporti. È quanto scritto da Virginia Della Sala, giornalista del Fatto Quotidiano che ha riportato il video di un creator di una famosa piattaforma. Al contrario di quello che si pensa, infatti, i giri d’Italia sono organizzati da esperti che, a quanto sembra, non lascerebbero spazio ai “no” delle giovani. Anzi, sarebbero proprio queste agenzie a scegliere, tra i “fan” dei tour, quale finirà sulle piattaforme. “Non stai pagando per una prestazione sessuale, eh, ma per avere l’opportunità di partecipare a un video”, leggiamo ancora nell’articolo: “Non è prostituzione così, vero?”, conclude il ragazzo.
Avevamo già pubblicato un articolo in cui analizzavamo il video dell’avvocato Francesco Catania, in cui il legale affrontava il tema dal punto di vista della legge. E già in quel caso erano emerse delle criticità, specialmente in relazione allo sfruttamento di materiale video. Ad ogni modo, l’ipotesi di Della Sala è che le agenzie non solo guadagnino dai contenuti realizzati dai Chinotto tour, ma che siano anche responsabili della gestione dei canali social delle ragazze. Viene ricordato anche che la diciottenne Fralefusa aveva postato un video in cui raccontava le difficoltà psicologiche affrontate e la scelta di non fare più parte del Chinotto tour. E sembra che sia stata proprio la sua agenzia ad eliminare il video, cancellando anche il profilo della ragazza. Oltre a queste problematiche legali, ci sarebbero anche quelle legate alla salute delle creator, dato che i ragazzi scelti spesso arriverebbero ai rapporti senza prima aver fatto delle analisi e privi di protezione.