La “strage degli aiuti umanitari”, iniziano a chiamare così la morte di oltre cento palestinesi che, raccolti intorno a dei camion di aiuti umanitari, sono diventati l’obiettivo delle forze israeliane, l’Idf, potrebbe sancire la sconfitta morale definitiva di Hanno aperto il fuoco per “legittima difesa”, sembrano dire: la calca di civili affamati rappresentava una minaccia. Poi la versione è diventata: stavamo sparando in aria per disperdere la folla, le morti sono dovute ai camion che sono ripartiti e ai civili che hanno calpestato altri civili.
Tra i più critici ad aver parlato immediatamente dopo la notizia anche lo scrittore Nicolai Lilin, che ha condiviso il video dei cadaveri ammassati in strada e attacca l’Occidente: “In precedenza, erano apparsi online filmati di soldati israeliani che aprivano il fuoco su una folla di palestinesi che si era radunata vicino a un convoglio che trasportava aiuti umanitari. Al Jazeera ha riferito che 104 persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco e più di 700 ferite. Nei prossimi minuti il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite inizierà una riunione a porte chiuse. L’Algeria ha chiesto l’incontro urgente”. Sembra, cioè, che questo attacco sia la violazione di un confine oltre il quale non si può più tollerare tanta violenza gratuita. Quello che emerge, secondo Lilin, è però il doppiopesismo occidentale: quanto si dovrà attendere prima di incriminare Israele? Un alleato occidentale ha attenuanti rispetto a chi, più o meno verisimilmente, è stato per anni oggetto di denunce? Questo è il discorso dello scrittore.
“I media e i politici occidentali per anni ci hanno rotto le scatole con le storie inverosimili riguardo ai presunti crimini della Russia, stragi mai compiuti, stupri mai avvenuti, persino rapimenti di massa dei bambini mai confermati da nessun fatto reale. In base a queste menzogne contro la Russia ha agito militarmente tutta la Nato, le sanzioni economiche sono ormai al tredicesimo pacchetto. E Israele? Ha massacrato più bambini palestinesi negli ultimi mesi di quanto sono morti negli ultimi conflitti armati tutti messi insieme. Per il numero dei bambini sterminati al giorno Israele ha superato persino il Terzo Reich di Hitler. E dove sono le azioni contro questi criminali di guerra? Dove sono le sanzioni contro Israele? L’Occidente per l’ennesima volta mette in mostra la propria ipocrisia”.
Lilin non è nuovo alla denuncia del double standard statunitense, il nocchiere della Nato. In altre occasioni ha già sottolineato la presunta russofobia, sentimento di odio e repellenza nei confronti della Russia a cui un diplomatico ginevrino, Guy Mettan, ha scelto di dedicare uno studio approfondito di oltre cinquecento pagine, Russofobia. Mille anni di diffidenza, pubblicato in Italia da Teti editore con la prefazione dello storico medievista Franco Cardini. Il post ha avuto un’eco straordinaria e tra i primi commenti è presente anche quello di Fiorella Mannoia, di recente protagonista insieme ad altri cantanti del concerto per la Palestina “Life for Gaza” tenutosi a Napoli al Palapartenope. All’artista basta una sola parola: “Vergogna”.
Lilin ha anche risposto alla cantante, di recente salita nuovamente sul palco dell’Ariston, nell’ultima edizione di Sanremo, contraddistinta per la presa di posizione di Dargen D’Amico e Ghali a favore di un cessate il fuoco in Medio Oriente: “Da stamattina sono allucinato da questa terribile notizia”. La Mannoia ha ribadito su X la sua rabbia: “Bastaaaa” scrive riprendendo un post del giornalista di Avvenire Nello Scavo in cui si legge: “Un crimine di guerra è un crimine di guerra. E questo lo è. E un crimine di guerra subito non ne giustifica mai (mai) un altro”.