Lilli Gruber è stata derubata a Roma, mentre faceva ginnastica a Villa Borghese. La conduttrice aveva appoggiato il borsello che conteneva le chiavi di casa e il cellulare per qualche esercizio, accorgendosi poi che le era stato rubato. Il tutto in pieno giorno, alle 14. Gruber ha denunciato il fatto al commissariato Salario-Parioli. Un episodio spiacevole senza dubbio, ma che non lascia particolarmente sorpresi. L’attenzione alla microcriminalità è piuttosto elevata in questo periodo e capita, purtroppo, di parlarne spesso, specie nelle grandi città come Roma e Milano. Ciò che sorprende, invece, è il commento di Lilli Gruber in diretta a Otto e mezzo su La7: “È evidente che le porte aperte a tutti non se le può più permettere nessuno da tanti punti di vista diversi”. Una frase che solitamente sarebbe uscita dalla bocca di Matteo Salvini o Giorgia Meloni, oppure pronunciata da giornalisti come Nicola Porro (che sul suo sito riporta il “colpo di scena”), Pietro Senaldi o Alessandro Sallusti.
Stavolta è Lilli Gruber a parlare in maniera restrittiva dell’immigrazione, della falsa possibilità di “accogliere tutti”? E, soprattutto, si tratta di una critica alle conseguenze dell’accoglienza? Ci tiene comunque a chiarire la conduttrice che le destre “più sono estreme più usano i migranti per la propaganda”, mentre la sua sarebbe dunque solo un’osservazione, non una presa di posizione ideologica. Su X si scatenano gli utenti: “Non sarà per caso diventata di destra improvvisamente?”, “Questo delirio dell'accoglienza indiscriminata era insostenibile fin dall'inizio!” o “Della serie, fin quando capita agli altri, tutti paladini ma quando capita a te...”. Persino Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, ha fatto un video in cui si chiede se la polizia avrebbe indagato se il furto fosse avvenuto ai danni di una persona meno nota.