Cambio di regia per Linus che stavolta veste i panni dell’intervistato. Gianluca Gazzoli ha ospitato il direttore artistico di Radio Deejay all’interno del format Passa dal basement sul suo canale Youtube, in cui conversa per un’ora con alcuni personaggi famosi. Linus ha raccontato cosa pensa in generale delle interviste: “È sempre abbastanza una sorpresa. Mi piace quando quello che viene intervistato riesce a sorprenderci e regalarci qualcosa di diverso. Comincio ad avere una grande noia per due categorie: la prima è i cantanti, che spesso vengono portati come se fossero al pascolo e devono fare il giro dei vari pollai radiofonici a promuovere il disco, un’attività ormai desueta. Del disco in sé non interessa ormai niente a nessuno. E forse anche al cantante. Però la maggior parte dei cantanti ci tiene a spiegare il significato di alcune canzoni. Che oddio, se venisse Guccini potrei capire. Ma quando il cantante è pop, che significato può avere la canzone se non essere pop?”. Non solo cantanti, le interviste che emozionano meno Linus sono quelle con le star del cinema. Salvo alcune eccezioni, come Sylvester Stallone: “L’altra categoria è quella degli attori. È terribile. Se un attore fa un film nel quale parla di uno che fuma due pacchetti di sigarette al giorno, sembra che il centro dell’universo della sua vita siano le sigarette. Poi nel film successivo diventano i fanalini di coda della macchina, poi i biglietti del tram. A seconda del personaggio cambia il centro del loro universo. Ovviamente questo non vale per tutti, ci sono delle interviste molto belle”.
Linus ha raccontato anche qualche aneddoto particolare, iniziando proprio da quando è diventato il direttore artistico di Radio Deejay: “Quando ho preso in mano la radio, avevamo 4 milioni e mezzo, 4,6 milioni di ascoltatori. È andata avanti così per un paio di anni. Nel ’98 siamo arrivati sotto i 4 milioni. Mi è arrivato il biglietto dal mio amministratore delegato che mi diceva: ‘Stiamo rotolando come una biglia su un piano inclinato. Cosa conti di fare?’. Io non ho fatto assolutamente niente, ero convinto di quello che stavo facendo. Qualche mese dopo abbiamo sfiorato i sei milioni di ascoltatori”. Ed è proprio in quel momento che si avvicinò a ricevere un regalo unico: “Erano 5 milioni 980mila ascoltatori. Quei 20mila mi sono rimasti qui. Il mio capo di allora un giorno arriva a Milano e mi dice: ‘Prima di venire qui sono passato da Luca Cordero di Montezemolo, siamo amici da tanto tempo e ho comprato questa’. Mi fa vedere la foto di una Ferrari Scaglietti, nuova di zecca. Mi dice: ‘Quando superi i 6 milioni te ne regalo una uguale alla mia’. Sono arrivato a 5 milioni e 980mila. E non siamo mai andati sopra…”. Alla fine, per ora, è rimasto solo un sogno.