Forse Fascisti su Marte, il film del 2006 diretto da Igor Skofic e Corrado Guzzanti, ha sbagliato qualcosa. Le camicie nere, infatti, non sono andate da nessuna parte, e di certo non hanno viaggiato nello spazio. Al contrario, invece, sono proprio gli alieni che potrebbero essere andati dal Duce. È vera la storia dell’ufo di Benito Mussolini? A parlare di questa assurda vicenda è Antonio Bozzo su La Verità, in cui fa luce su quella che lui descrive come “una storia pochissimo nota”, ora contenuta “in un libro rivelatore, pubblicato da Vallecchi, scritto dall’esperto Roberto Pinotti”, dal titolo Ufo Italia. Da Mussolini al Pentagono. Lo strano caso, che rischia di sembrare assurdo, ai limiti della leggenda, prende vita la mattina del tredici giugno 1933, quando “un misterioso aeromobile si schiantò nei pressi di Vergiate, in provincia di Varese. I piloti, morti nello schianto – scrive Bozzo –, vennero messi sotto formalina, come mostri da studiare in seguito”. Nasce così “un gabinetto dell’Ovra (la temuta Opera vigilanza repressione antifascista) […] con la supervisione del celebre inventore Guglielmo Marconi”. Ma davvero il Duce era vicino a dimostrare l’esistenza degli alieni?
Secondo il giornalista de La Verità, “Mussolini sulle prime pensò si trattasse di un prototipo straniero, forse un’arma segreta, in volo sui cieli della patria. Ma l’illusione durò poco, l’idea che potesse trattarsi di un disco volante, prese campo e si decise dunque, in gran segretezza voluta dal Duce, di aprire un dossier sull’evento”. Così in Italia, molto prima degli studi del Pentagono che, sottolinea Bozzo, “ha ammesso che oggetti volanti di tecnologia avanzata e origine ignota, controllati da intelligenze non individuate, costituiscono la realtà”, e prima ancora dei misteriosi casi statunitensi diventati cult come quello di Roswell (1947), sono state avviate delle ricerche scientifiche sul caso. “I documenti – si legge nell’articolo – saranno poi condivisi con i tedeschi […] in particolare con le Ss. Era troppo ghiotta la possibilità di carpire, da quei rottami di presunta origine aliena, segreti tecnologici in grado di dare forza all’Asse”. Ma dopo la guerra, questa vinta degli Alleati, e “con la sconfitta di Hitler e Mussolini […] le carte sul ‘crac’ di Vergiate finirono nelle mani dei servizi sovietici e americani”, e del misterioso ufo fascista non se n’è più sentito parlare; almeno fino a questo momento...