Ma avete visto lo scandaloso botta e risposta sui social tra Selvaggia Lucarelli e l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi? Quest’ultima ha fatto un post che ritrae sè stessa ed Elly Schlein a confronto, scegliendo una foto in cui la segretaria del partito democratico non è sicuramente nella sua posa migliore. Poteva evitarselo? Certo. Una pessima figura. Poi, però, grazie alla Lucarelli, la Ceccardi è passata dalla parte della ragione. Perché questo post, insieme ad altre immagini, è stato ripreso sul profilo di Selvaggia: la giornalista lo ha sia ripostato nel proprio feed di Instagram, dedicando poi ben 12 storie alla campagna elettorale della Lega, di cui esattamente la metà alla Ceccardi, prendendola nelle pose peggiori e scrivendo cose come: “Se ti piacciono quelle che pensano di essere fighe nonostante tutto, vota Lega!”, per poi mettere nella storia successiva un'altra foto della Ceccardi e commentare: “Agevolo il nonostante tutto”. Chi ha iniziato? Ceccardi o Lucarelli? Non importa. Il metodo della fotografia denigratoria è equivoco e di cattivo gusto. Peccato che la vicenda sia stata proseguita in modo nettamente più pesante dalla firma del Fatto Quotidiano, che conta circa 3 milioni di follower tra Instagram e Facebook, contro i 33 mila della Ceccardi. L’europarlamentare poi, sbagliando, è caduta nello stesso gioco della Lucarelli e ha fatto un post su di lei, utilizzando lo stesso metodo. Post a cui Selvaggia ha risposto dicendo “ha rosicato perché si è vista cessa in foto”. Un dialogo di una tale bassezza è una parentesi orrenda della nostra politica ma soprattutto dell’informazione.
Lucarelli ha sempre accusato la destra, e Matteo Salvini in particolare, di parlare alla pancia degli italiani, ma lei sta facendo la stessa cosa. Accusa la Lega di bodyshaming e poi lei stessa lo fa. E nei confronti di una donna. Non era proprio la Lucarelli a parlare di empowerment femminile e di solidarietà tra donne? O sono tutte cazzate che servono ad acchiappare like? La Lucarelli, tra l'altro, sempre nelle sue storie Instagram, ha attaccato Salvini paragonandolo a un parcheggiatore. Che c'è di male a essere un parcheggiatore? Che cos’ha un parcheggiatore meno di un leader politico? È un discorso un po’ classista quello della Lucarelli o sbaglio? Proprio lei che si erge a voce del popolo usa la categoria dei parcheggiatori, che notoriamente non sono l’alta borghesia italiana, per screditare qualcuno. Cara Selvaggia, non è forse questo un errore di comunicazione?
Poi ha citato la parola “pastorizia” nel copy del post, senza ricordarsi che il suo attuale compagno chef, influencer, blogger, comparsa televisiva, opinionista, talvolta politico e scrittore Lorenzo Biagiarelli faceva parte della pagina Pastorizia never dies. Il metodo di comunicazione della Lucarelli altro non è che far leva sulle corde dell’odio. Metodo populista. Esattamente ciò di cui accusa i suoi ipotetici avversari. Infine una domanda sorge spontanea: visto che la sua comunicazione somiglia più a quella di un politico (populista) non è che la Lucarelli sta vuole scendere in politica? Per fare apertamente quello che fa ogni giorno: opposizione. Magari al fianco della sua sodale Elly Schlein. Un’ultima domanda: ma le femministe dove sono? Rintanate per non attaccare la loro paladina? Se l’avesse fatto una giornalista di destra non so che cosa sarebbe successo, ma sicuramente i social sarebbero esplosi e avrebbero gridato tutti al fascismo e al politicamente scorretto. Il vero privilegio della sinistra è il privilegio di offendere?