image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Ma John Elkann su auto elettriche e Green Deal smentisce sé stesso (e Stellantis)? Com’è passato da parlare di “responsabilità storica” dell’automotive sulla decarbonizzazione a chiedere “flessibilità” all’Unione Europea?

  • di Matteo Suanno Matteo Suanno

  • Foto: Ansa

13 giugno 2025

Ma John Elkann su auto elettriche e Green Deal smentisce sé stesso (e Stellantis)? Com’è passato da parlare di “responsabilità storica” dell’automotive sulla decarbonizzazione a chiedere “flessibilità” all’Unione Europea?
John Elkann, presidente di Stellantis, da fervente sostenitore del Green Deal europeo a fustigatore delle regole di Bruxelles. Un’inversione che racconta più i calcoli di un’industria sotto pressione che un reale ripensamento ecologico. Tra richieste di norme “smart” e appelli per piccole auto stile kei car, il numero uno di Stellantis riscrive la narrazione sull’auto europea

Foto: Ansa

di Matteo Suanno Matteo Suanno

C’era una volta John Elkann, leader illuminato che si presentava alle platee internazionali come il paladino del Green Deal, pronto a sposare la rivoluzione elettrica con l’entusiasmo di chi promette un futuro pulito, sostenibile e rigorosamente a batteria. Oggi, lo stesso Elkann che solo pochi mesi fa magnificava la “responsabilità storica” del settore automotive nella decarbonizzazione, si erge a censore della normativa europea, chiedendo a gran voce quella “flessibilità” che suona tanto come una retromarcia tattica. Lo ha fatto a Torino, sul palco dell’Automotive News Europe Congress, dove il presidente di Stellantis ha snocciolato dati e lamentele: dall’escalation dei costi imputata all’“iper-regolamentazione” Ue, ai numeri impietosi del mercato europeo, che nel 2019 contava un milione di auto vendute sotto i 15 mila euro e oggi non arriva a 100 mila. Per Elkann, servono regole “smart”, meno burocrazia e più possibilità di tornare a fare piccole auto alla portata di tutti, sulla scia delle kei car giapponesi. Un’invocazione che maschera con toni ragionevoli la crisi di un settore che, stretto tra il boom dei marchi cinesi e la lentezza delle infrastrutture europee, fatica a tenere fede ai suoi stessi proclami. E così, tra il dire e il fare della transizione green, Stellantis e il suo presidente sembrano scegliere la strada più comoda: quella del rinvio, delle deroghe, delle norme ritagliate su misura per difendere margini e quote di mercato.

elkann stellantis
Il patron di Stellantis, John Elkann Illustrazione AI

Il doppio registro di Elkann si fa evidente quando, nello stesso intervento, rassicura sullo zelo elettrico del gruppo – “abbiamo in programma 14 nuovi lanci a batteria, investiamo in gigafactory e infrastrutture” – salvo poi smontare pezzo per pezzo il modello regolatorio europeo che fino a ieri esaltava. Non è passato molto da quando, dalle pagine del Financial Times e dai palchi di Davos, il presidente di Stellantis si dichiarava fiero di essere in prima fila nella corsa all’azzeramento delle emissioni, ma oggi la musica è cambiata: ora il Green Deal viene descritto come un cappio normativo che ingessa ingegneri (uno su quattro, dice Elkann, lavora solo per inseguire le regole) e gonfia i costi a danno dei consumatori. Viene da chiedersi dove finiscano le convinzioni ambientali e dove cominci il realismo da consiglio d’amministrazione, quello che spinge a giocare su più tavoli: rassicurare Bruxelles sull’impegno green e intanto spingere per norme più morbide che salvaguardino utili e piani industriali. La proposta di una normativa che favorisca piccole elettriche low cost alla giapponese — le evocative kei car — suona come l’ennesima toppa cucita su un tessuto industriale logoro, più che come una strategia di lungo respiro. Alla fine, l’auto europea rischia di perdere la partita non per colpa delle regole Ue, ma per le incoerenze di chi le regole prima le benedice e poi le rinnega quando il conto si fa salato. Elkann invoca “libertà di scelta” per i consumatori, ma sembra soprattutto chiedere libertà di manovra per un’industria che, dopo anni di spot green, ora teme di restare schiacciata sotto il peso delle sue stesse promesse.

More

Ma quanti Elkann ci sono in giro? Tra Ferrari, Stellantis e auto elettrica, un po’ green, un po’ trumpiano, navigando a vista (e a vela). E le “frecciatine” a Tavares...

di Matteo Suanno Matteo Suanno

uno e trino?

Ma quanti Elkann ci sono in giro? Tra Ferrari, Stellantis e auto elettrica, un po’ green, un po’ trumpiano, navigando a vista (e a vela). E le “frecciatine” a Tavares...

“Automotive? Il mercato è un disastro”: Elkann (Stellantis) e de Meo (Renault) lanciano un ultimatum all’Unione europea: “2025 cruciale”. E chiedono a Bruxelles di adeguare i vincoli, ma verranno ascoltati?

di Matteo Suanno Matteo Suanno

salotto in agitazione

“Automotive? Il mercato è un disastro”: Elkann (Stellantis) e de Meo (Renault) lanciano un ultimatum all’Unione europea: “2025 cruciale”. E chiedono a Bruxelles di adeguare i vincoli, ma verranno ascoltati?

Elkann e Stellantis, altro che made in Italy: investono 4,1 miliardi. Dove, in Italia? No, in Spagna, e intanto la gigafactory promessa a Termoli e Urso...

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

IL PROBLEMA NON ERA TAVARES?

Elkann e Stellantis, altro che made in Italy: investono 4,1 miliardi. Dove, in Italia? No, in Spagna, e intanto la gigafactory promessa a Termoli e Urso...

Tag

  • Automotive
  • Economia
  • Stellantis
  • Transizione ecologica
  • Unione Europea

Top Stories

  • Delitto Garlasco: “LE QUATTRO IMPRONTE SUL PIGIAMINO di Chiara Poggi avrebbero consentito di risolvere il caso in poche ore”. L’accusa dell’avvocato di Alberto Stasi: “Chi ha permesso che il corpo venisse voltato e immerso in una pozza di sangue?”

    di Redazione MOW

    Delitto Garlasco: “LE QUATTRO IMPRONTE SUL PIGIAMINO di Chiara Poggi avrebbero consentito di risolvere il caso in poche ore”. L’accusa dell’avvocato di Alberto Stasi: “Chi ha permesso che il corpo venisse voltato e immerso in una pozza di sangue?”
  • CRUCIANI UNO DEI MAGGIORI INTELLETTUALI VIVENTI? Per Capezzone ha interpretato il Paese "meglio di un sociologo”. E su “Ipocriti!”, il nuovo libro del conduttore de La Zanzara…

    di Benedetta Minoliti

    CRUCIANI UNO DEI MAGGIORI INTELLETTUALI VIVENTI? Per Capezzone ha interpretato il Paese "meglio di un sociologo”. E su “Ipocriti!”, il nuovo libro del conduttore de La Zanzara…
  • Aldo Cazzullo SMONTA il matrimonio di Bezos. È la morte a Venezia? “Sì, ma dell’idea di uguaglianza”. Dalla rivoluzione francese alla città noleggiata: “Sembra Squid Game”. E sul turismo che l’Italia si merita…

    di Domenico Agrizzi

    Aldo Cazzullo SMONTA il matrimonio di Bezos. È la morte a Venezia? “Sì, ma dell’idea di uguaglianza”. Dalla rivoluzione francese alla città noleggiata: “Sembra Squid Game”. E sul turismo che l’Italia si merita…
  • Omicidio Resinovich, LA BOMBA SU SEBASTIANO VISINTIN di Silvia Radin, la cugina di Liliana: “L’ha picchiata sicuramente. Quando veniva qui era un agnellino ma…” E sull’audizione di Claudio Sterpin…

    di Redazione MOW

    Omicidio Resinovich, LA BOMBA SU SEBASTIANO VISINTIN di Silvia Radin, la cugina di Liliana: “L’ha picchiata sicuramente. Quando veniva qui era un agnellino ma…” E sull’audizione di Claudio Sterpin…
  • Omicidio Poggi, LA TESTIMONE CHE INCASTRA ANDREA SEMPIO: l’ha visto uscire da casa di Chiara? Era con lui a Garlasco il giorno del delitto? Ecco tutto quello che sappiamo…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LA TESTIMONE CHE INCASTRA ANDREA SEMPIO: l’ha visto uscire da casa di Chiara? Era con lui a Garlasco il giorno del delitto? Ecco tutto quello che sappiamo…
  • Omicidio Liliana Resinovich, LA “MINACCIA” DEL FRATELLO SERGIO: “Non ho mai pubblicato le foto di mia sorella per rispetto, ma sono pronto a fare come Ilaria Cucchi”. Il pc dell’amante Claudio Sterpin verrà sequestrato per cercare altri messaggi in codice?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Liliana Resinovich, LA “MINACCIA” DEL FRATELLO SERGIO: “Non ho mai pubblicato le foto di mia sorella per rispetto, ma sono pronto a fare come Ilaria Cucchi”. Il pc dell’amante Claudio Sterpin verrà sequestrato per cercare altri messaggi in codice?

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Capezzone sbotta sull’omicidio del carabiniere Legrottaglie e il caso Ramy: “Se c’è un inseguimento e muore l’inseguito, titolo di prima e 10 giorni di talk show. Se muore il brigadiere un trafiletto a pagina 22 di Repubblica?”

di Riccardo Canaletti

Capezzone sbotta sull’omicidio del carabiniere Legrottaglie e il caso Ramy: “Se c’è un inseguimento e muore l’inseguito, titolo di prima e 10 giorni di talk show. Se muore il brigadiere un trafiletto a pagina 22 di Repubblica?”
Next Next

Capezzone sbotta sull’omicidio del carabiniere Legrottaglie...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy