Fa discutere quanto accaduto in Sicilia solamente poche ore fa. Sui social appare il video di una corsa clandestina con cavalli in una strada pubblica del catanese. Il filmato, eliminato poco dopo, mostra due fantini, con tanto di sulky professionale, con il volto coperto da cappucci e passamontagna, gareggiare sull’asfalto. Intorno a loro una decina di motorini, tutti con targa oscurata, che accerchiano i cavalli durante la corsa con tanto di clacson suonati all’impazzata, quasi a voler incitare gli animali e i due sfidanti. E come se non bastasse, uno dei motociclisti spara dei colpi di pistola in aria; nel filmato l’arma è chiaramente visibile, e anche il rumore dei colpi è indistinguibile. Nonostante il video abbia avuto vita corta sul web ha già attirato su di sé innumerevoli polemiche, sia politiche che animaliste, con Ismaele La Vardera (ex inviato delle Iene, e adesso deputato e vicepresidente della commissione antimafia) a guidare la lunga lista di indignati.
Sul proprio profilo Instagram La Vardera ripubblica il video ormai cancellato, e annuncia: “Chiederò alla commissione antimafia di aprire una indagine sulle Corse clandestine, basta con questa vergogna”. Nei commenti sono molti i messaggi di sostegno al politico, e di disprezzo per quanto mostrato nel filmato della pazza (e illegale) corsa di cavalli. Addirittura un account ha fatto intendere come questa sia una pratica comune nella zona: “Finalmente qualcuno ne parla! Questa è una brutta realtà della Sicilia in particolare di Catania e provincia”, si legge nel commento. Sulla questione è intervenuto anche Enrico Rizzi (attivista per i diritti degli animali), che ha puntato il dito contro la mafia per aver organizzato la corsa clandestina, ha denunciato il fatto alla questura di Trapani, e ha commentato: “Una corsa clandestina in pubblica via e con tanto di colpi di pistolache rappresentano, oltre al grave maltrattamento di animali, uno schiaffo in faccia a chi ancora crede nella legalità”.