Dopo infinite denunce, segnalazioni e lamentele, il gruppo Facebook Mia Moglie è stato chiuso. Il risultato sarà che i mariti continueranno a mostrare altrove le foto, ritagliate e censurate, delle loro mogli che dormono o prendono il sole agli altri spippettari in cerca di fantasie amatorie e amatoriali. Almeno finché l’onda corta dell'indignazione non li raggiunga, in questo altrove, per poi fare in modo che le maledizioni del variopinto neopuritanesimo a misura di influencer, per cui il candaulismo in sé è un obbrobrio anche se consenziente, non gli facciano chiudere di nuovo la pur sordida baracca. La storia ricalca grossomodo quella originaria del re Candaule, primo cuckold della storia, come riportata da Erodoto: il sovrano volle mostrare di nascosto la regina mentre si spogliava al proprio servo Gige; lei se ne accorse e fece uccidere il marito perverso per poi sposare il servitore. Tutto è bene ciò che finisce bene, anche se infinito, ma c'è un'operazione in più da fare: studiare il comportamento di una certa tipologia di maschi - quelli che sono così fortunati da trombare di persona - sui social, magari osservando il loro comportamento negli altri gruppi Facebook, da quelli che vorrebbero essere di semplici incontri romantici fino a quello, in odor di prossima chiusura, dal nome più esplicito: “I segaioli”. Una spiegazione a questo comportamento ci dev'essere, e cercheremo di trovarla.

Il livello di idiozia maschile è spinto da un motore a due tempi: da un lato l'inesauribile voglia di inzuppare il Pavesino, dall'altro la totale incompetenza nell'approcciarsi al gentil sesso. Tutti i gruppi Facebook dove compare la parola incontri seguono questa traccia. Alcuni sono palesemente pieni di foto falsissime e prese da Google immagini, di donne avvenenti o meno, e spesso sopra i 40, in cerca di amore. “Eccomi, sono Chiara. Pronta a scrivere una nuova storia insieme”. “Salve, sono Camilla e cerco un uomo per una relazione di amicizia, poi si vedrà”. Sotto, commenti a centinaia, spesso da far lacrimare sangue una qualsiasi maestra delle elementari. “Ciao bellissima hia voglia da conoscere un uomo vene a frankfurt danke”; “Anche io cerco un relazione serio ma come si può comunicare con te”; “Aspetto gioioso due occhi meravigliosi,sono sicuro che con te non ci si annoia. Per me sei troppo bella”, roba che Raoul Bova levati proprio. E ogni commento maschile è pieno di reazioni a cuoricino, polliciotto o abbraccio da parte di altrettante strafighe fintissime in cerca di un contatto diretto per spillare soldi al tacchino di turno che si immagina di essere un gallo nel pollaio. Una signora sui 50, nel gruppo “Trovare la vera amicizia online”, posta un bel selfie con un generoso spacco mammellare ben in evidenza: “Parliamo? Sono qui con il cuore aperto”. Come tirare un pezzo di pane ai pesci in un'area marina protetta, non fosse che i pesci hanno un cervello più sviluppato: “Te lo chiudo io il cuore sono un chirurgo”. Poi un altro, i neuroni di un totano: “... Consiglio… Risultavi più interessante se ti trovavi qui con il cu... aperto”. Anche per questi due cervelloni arrivano cuoricini, meritatissimi, da parte di ragazze avvenenti.

Una signora bionda sui 40 passati, dai tratti teutonici, ritratta mentre assaggia simpaticamente una coppa di gelato. Dietro di lei, un cartello tutto scritto in tedesco: “Ciao a tutti, sono Stefania. Amo i colori del tramonto”. 129 i commenti: “Buongiorno signora mi invita a mangiar gelato Dove abiti”; più di 50 reaction di ragazze. “Buongiorno fresca fresca col gelato”; e anche qui cuori e abbracci a profusione. Poi il romanticone: “Buon pomeriggio a te”, con allegata la foto di quello che vorrebbe nelle intenzioni essere un mazzo di fiori ma è una pianta spelacchiata di cardo scardaccio, di quello che si trova sugli scogli con le foglie spinose. Che sia una citazione di Gianni di Pastorizia e del suo famoso “panino con la spinosa” che vuole offrire a tutte le gnocche interstellari? Purtroppo, siamo lontani anni luce. Ci sono anche post di maschi che si presentano: “Ciao, sono Genny, amo il mare e la pesca”. Ma l'esca non va dove indirizzata: un altro uomo gli risponde: “A me piace magna' er pesce”, e l'autore ribatte: “Io c'è l'ho fresco” - errore suo, sia grammaticale che ontologico.

Poi c'è chi, nei gruppi Facebook, cerca compagni o compagne di viaggio. Un uomo mette una foto decapitata, torace in vista e bermudoni sportivi: “Buongiorno a tutti questo e il mio fisico chi vuole portarmi in vacanza ? Scrivimi in privato”. Portarlo in vacanza? Si crede Michelle Comi? Qui sono le donne a sbizzarrirsi, ma con gli insulti: “Non capisco quelle barre bianche davanti... Non e' un deambulatore vero?...E' per quello che cerchi qualcuno che ti accompagni in vacanza?”; “La faccia com'è, il cervello purè…”, fino a un semplice e lapidario “Ma sei scemo?”. Sotto un altro post maschile in cerca di compagnia interviene un signore di una certa età, con foto profilo dei figli o nipotini che siano: “Ciao domani pomeriggio vuoi venire con me al fiume Ticino posto tranquillo”, e un altro utente: “Il pesce grosso lo porta lei”. Ma il degrado più totale del genere arriva da un gruppo il cui nome è un manifesto: “I segaioli”. Onestà intellettuale, se così si può dire. I post? “Stasera mia moglie va affanculo, mi sego come un mostro”. E rieccoci al tema del candaulismo e della violenza. Poi c'è chi cerca cameratismo: “Chi come me con la bandiera alzata?”. C'è chi indaga nel torbido: “Una curiosità, ma voi con la (emoji a spruzzo) cosa fate?”. Forse la maschera facciale? O la schiumetta dell'immancabile caffè mattutino da accompagnare al buongiorno glitterato? Chi si concede un meritato riposo dalla vita da casalingo: “Oggi altro giorno di sega post polizie di casa”. Sì, polizie, finché non arrivano quelle vere a chiudere il gruppo, dove l'asino ricasca: “Buongiorno a tutti un caro bacio alle moglie”, scrive uno, convinto che il plurale femminile sia con la e finale, attirando il solito impenitente che commenta con la foto di una signora al mare in costume, volto sempre coperto, e la scritta: “La mia ti ringrazia”. Poi, il gran finale di un altro utente: “Sega con mutande della suocera che goduria”. Su questo possiamo staccare tutto, con la promessa di non riaprire Facebook per un po', e forse la soluzione sarebbe proprio questa, a voler essere massimalisti: chiudere tutti i social. E voler tentare una spiegazione a tutto questo non è facile. Si può soltanto dare la colpa al cromosoma Y, più che alla solitudine che a volte colpisce anche chi vive in coppia. C'è poco da pontificare, o speculare a livello concettuale. La figa logora il (poco) cervello di chi non ce l'ha.

