A Le Iene, il programma condotto da Veronica Gentili, è andato in onda un monologo di Bugo (Cristian Bugatti) in cui il cantante ha ricordato, senza però mai nominare Morgan, come quell'episodio sul palco di Sanremo 2020 lo abbia segnato profondamente. Ha detto che la sua vita è cambiata, che nessuno prima di quel giorno sapeva chi fosse. In uno spezzone del discorso ha detto: “Immagino sia capitato anche a voi di vivere momenti tremendi, quando sembra che tutto ti metta la testa sotto la sabbia - ha detto-. È in quei momenti che devi trovare la tua forza dentro di te, la tua dignità. Quelle che dico sono cose semplici, banali, ma è questo il succo della vita. Perché se riuscirete a farlo, nessuno vi scalfirà più. Soffrirete ancora, ma sarete un po’ più forti. E sarete capaci di ricordarvi che, nonostante tutto, la vita è una gran figata”. E, ora, proprio quel Morgan che lui non ha voluto nominare, chiede di nuovo scusa ma aggiunge anche Valerio Soave, suo ex manager e anche manager di Bugo a Sanremo 2020. Di nuovo perché lo aveva già fatto tramite un’intervista, in cui, non meno di venti giorni fa, aveva detto: “La verità è che io Bugo lo stimo, e lo stimavo anche all’epoca. In passato, quando mi sono trovato senza una casa e ho avuto bisogno di aiuto, lui mi ha dato una mano. E voglio chiedergli scusa se si è sentito offeso dai miei toni in alcune interviste, che erano frutto della frattura di quel momento. Io uso spesso un linguaggio iperbolico e sferzante. Sarebbe bello che tornassimo sul palco insieme".
Ciò nonostante, la vicenda è proseguita in tribunale, si è parlato molto della prima udienza di metà febbraio e ora Morgan, dopo il monologo andato in onda ieri sera, affida al suo profilo Instagram, un messaggio di ennesime scuse, in cui si rivolge a Valerio Soave, il titolare della Mescal, che in passato è stato anche il suo manager: “Io credo nella pace, nel dialogo e nel rispetto. Ciò non significa che non mi incazzi, non sono un'ipocrita e ho delle emozioni che so comunicare, canalizzare, gestire e trasformare. Sono una persona viva, ho idee e opinioni e riconosco cos'è l'essere umano, lo rispetto, è il mio simile. Io non ledo agli altri, non voglio nuocere, anzi, voglio essere utile. Per questi motivi e molti altri io sono per la risoluzione pacifica, per la concordia, per l'intelligenza che c'è nel buon senso. Ecco perché pubblico queste parole vere e ragionevoli dirette a una persona, un amico con cui a un certo punto c'è stata una frattura che ci ha portati nelle aule giudiziarie, tristemente, sgradevolmente, con dispiacere. Perciò ho pensato di pubblicare le mie scuse, perché questo mio atto ci farà uscire involuta dimensione dell'inimicizia. Non solo non mi costa nulla, ma mi fa piacere è un po’ mi commuove, perché è profondamente umano tutto questo. La virtù inumana istanza trionfa sempre”.