Ratataplan, Ratajkowski: squillino le torte, rullino i granculi. Emily Ratajkowski, nella sua casa newyorkese, ha festeggiato, il 7 giugno, il suo compleanno spegnendo le candeline su una torta a forma di culo, simbolo di prosperità e fortuna. Anche se, a onor del vero, il granculo della Ratajkowski è più tortoso e dolce della torta disegnata per lei dall’artista Laila Goher, che pure essendo molto carina (qualche candelina gliela scioglieremmo addosso con piacere) è forse un po’ gelosa del culo di Emily e il suo design della cake della supermodel londinese è un po’, tipo, a culo basso. In ogni caso - e giustamente - è partito il dibattito (sì, il dibattito) se la torta a forma di culo (ass design, or bottom design, or anal design) debba considerarsi una roba trash o una vera espressione artistica. Laila Gohar, la cake designer, è riconosciuta come “artista del cibo” e le sue creazioni sono state esposte nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo: non fate battute sulle gallerie e sul culo della Ratajkowski, anche se in tempi di magra ogni buco è galleria e in ogni galleria ci sono molti buchi. La Gohar ha collaborato con marchi come Prada ed Hermes, quindi il culo della Ratajkowski trasformato in torta dovrebbe essere non soltanto un’opera d’arte ma anche un elemento di fashion design troppo alla moda auanagana cool.

Non fate battute sull’assonanza tra cool e cul. Da un punto di vista di critica dell’arte la candela che si scioglie sul culo della supermodel rappresenta l’inconscio collettivo psichico della candela come simbolo fallico freudiano che cola sul culo del fashion, in un ensemble di sadomasochismo e colatura di ormoni, ormoni che mandano avanti l’economia del fashion (ma non è una novità, alle amanti con il bel cool si è sempre regalata roba fashion, o, come si porta adesso “fascion”: heil jewellery! Il nome che si dà a questo tipo di torte che rappresentano gli organi genitali (come da verbale di polizia: genitali superiori o genitali posteriori) è “cheeky cake”, ossia torta sfacciata. E a noi viene in mente l’ingegnere Giacomazzi (“Di chi sono ‘sti gran minnazzi? Dell’ingegnere Giacomazzi) per dire che nessun culo brilla di nuovo sotto il sole. Non si capisce neanche bene perché si debba chiamare “torta sfacciata” e non “torta sculata”. Come si dice: nella vita ci vuole culo, la Ratajkowski ha avuto culo ed è giusto che lo celebri. MOW apre un sondaggio: chi si merita una torta a forma di grandissime minnazze? Lo sappiamo, vincerà la Elisabetta Canalis. Anche se la Chiara Ferragni potrebbe essere in lizza, perché ce le ha piccole ma piacciono, e però, con una torta a forma delle sue minnuzze quante persone puoi invitare? Per essere inclusivi, ovviamente, dobbiamo parlare anche della torta di Rocco Siffredi. Di che forma sarà? E cosa farà, metterà le candeline sul candelone? In ogni caso, in tempo di cake designer, il dibattito è aperto: la torta a forma di culo è una torta a forma di culo o un’opera d’arte della designer? In ogni caso non dovrebbe essere peccato addentarla. Tra la banana di Cattelan e il culo della Ratajkowski disegnata dalla Gohar, oramai l’arte non si contempla: ci si sbava sopra e se possibile si deglutisce. Nutrimento dello Spirito.
