image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Nessuno tocchi Melandri: la libertà è sacra, anche perché ne è rimasta poca, e lui non ha fatto del male a nessuno. Al limite a sé stesso

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

18 gennaio 2022

Nessuno tocchi Melandri: la libertà è sacra, anche perché ne è rimasta poca, e lui non ha fatto del male a nessuno. Al limite a sé stesso
Marco Melandri è diventato lo sportivo italiano nemico pubblico numero uno. Il nostro Djokovic. Perché provare a farne un mostro? Cos’ha fatto, poi, di così grave? Ha fatto del male a qualcuno? Melandri è stato semplicemente “troppo” sincero, forse un po’ ingenuo. Ma, come spesso gli è capitato, ha detto quello che pensava, senza ipocrisia. Non si può dire che Marco non sia uno coerente, uno disposto a mettersi in gioco per difendere i propri principi. Sono principi giusti, sono principi sbagliati? Non è questa la materia del contendere. Questa è una questione di libertà. E la libertà va difesa. Nessuno tocchi Melandri. C’è persino “Nessuno tocchi Caino”. E Marco, anche se c’è chi prova a sostenere il contrario, non è neppure lontanamente un assassino

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Marco Melandri, che da pilota correva con il 33, è diventato lo sportivo italiano nemico pubblico numero uno. Il nostro Djokovic. La sua “colpa”? Avere dubbi sul vaccino (non sui vaccini in generale – comunque legittimo, in teoria – ma sul vaccino antiCovid a mRna), preferire non farselo inoculare, preferire piuttosto prendere la malattia, passata peraltro da asintomatico. Risultato? Green pass senza vaccino. Lui naturalmente immunizzato, una costosa fiala risparmiata dallo Stato. Tutti contenti, no? No.

Nella nostra intervista che ha fatto il giro del mondo Melandri ha detto di aver preso il virus e di avere cercato di prenderlo per essere a posto almeno per qualche mese. Per poter lavorare, per poter accompagnare sua figlia in un Paese dove senza vaccino ormai puoi praticamente solo andare a farti il vaccino (purché non con i mezzi pubblici). Dopo le sue dichiarazioni, ribadite nella sostanza anche in piazza a Milano, l’ex pilota è stato bersagliato da masse (mediatiche e non) inferocite, è stato ridicolizzato, è stato persino minacciato di conseguenze giudiziarie da parte di un esponente del Governo, e quindi ha detto che quella di essersi contagiato per necessità era una battuta. Non lo era, almeno non nell’intervista, ma visto lo spiegamento di forze scatenato contro di lui si può umanamente comprendere il tentativo di limitare i danni.

Ma, al di là di come abbia gestito la vicenda, il punto è, perché provare a fare di Marco Melandri un mostro? Cos’ha fatto, poi, di così grave? Ha fatto del male a qualcuno? Fino a prova contraria, a nessuno. Ha fatto del male a sé stesso? Nemmeno, e al limite sarebbero fatti suoi (posto che non è finito in ospedale e il costo a carico della collettività è stato pari a zero, ammesso che questo sia un criterio: dunque aboliamo anche le moto, che all’ospedale fanno finire eccome?). Ha detto qualcosa di discutibile? Forse, ma discutere non può equivalere a criminalizzare. Ha messo in atto, se l’ha messa in atto, una pratica “strana” e poco consigliabile dal punto di vista dell’autoconservazione? Può essere. Ma è una pratica assai diffusa e non certo per colpa di Melandri.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Marco Melandri (@marcomelandri33)

Melandri è stato semplicemente “troppo” sincero, forse un po’ ingenuo. Ma, come spesso gli è capitato, ha detto quello che pensava, senza ipocrisia, sapendo di andare incontro a conseguenze, anche se forse non aveva pesato bene quante e quali sarebbero state. Perché, checché se ne pensi di lui, non si può dire che Marco non sia uno coerente, uno disposto a mettersi in gioco per difendere i propri principi. Sarebbe stato più comodo fare come fanno molti, fingersi vaccinisti convinti, mimetizzarsi nel gruppo dei pandemicamente corretti, o perlomeno rimanere in disparte, in silenzio, limitarsi a confessare le proprie perplessità sulla gestione dell’emergenza sanitaria alle persone vicine, senza fare troppo rumore, magari provare pure a contagiarsi scientemente per prendere il Green Pass, ma senza attirare gli sguardi e i giudizi.

Sono principi giusti, sono principi sbagliati? Non è questa la materia del contendere. Questa è una questione di libertà. E la libertà (la poca libertà che rimane, visto che l’altra ce la siamo fatta togliere senza fare nemmeno un plissé) va difesa. Melandri non ha messo a repentaglio la libertà degli altri, e dunque che nessuno metta in discussione la sua. Nessuno tocchi Marco. C’è persino “Nessuno tocchi Caino”. E Melandri, anche se c’è chi prova persino a dipingerlo come tale, non è neppure lontanamente un assassino.

Lunga vita ai pochi che dicono quello che pensano e che vivono secondo quello che dicono. Anche se magari è meglio se poi non provano a smentirlo.

More

Melandri a MOW: “Ho preso il Covid apposta, per necessità, ma userò il green pass solo per lavorare e per mia figlia”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

L'intervista all'ex pilota "ribelle"

Melandri a MOW: “Ho preso il Covid apposta, per necessità, ma userò il green pass solo per lavorare e per mia figlia”

Il caso Melandri scatenato da MOW: ecco come stanno le cose

di Moreno Pisto Moreno Pisto

Facciamo chiarezza

Il caso Melandri scatenato da MOW: ecco come stanno le cose

L’intervista di MOW a Melandri arriva anche su Rete 4. E Senaldi di Libero lo “giustifica”

di Redazione MOW Redazione MOW

Controcorrente

L’intervista di MOW a Melandri arriva anche su Rete 4. E Senaldi di Libero lo “giustifica”

Tag

  • Marco Melandri
  • Covid
  • Libertà
  • Attualità
  • Vaccino
  • Media

Top Stories

  • Il progetto del Ponte sullo Stretto è una boiata pazzesca. Chatgpt lo ha fatto meglio e ci fa risparmiare 8 miliardi subito e il 40% nel futuro

    di Ottavio Cappellani

    Il progetto del Ponte sullo Stretto è una boiata pazzesca. Chatgpt lo ha fatto meglio e ci fa risparmiare 8 miliardi subito e il 40% nel futuro
  • Delitto di Garlasco: l’avete capito che Andrea Sempio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi in concorso? In concorso con chi se Alberto Stasi è innocente?

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: l’avete capito che Andrea Sempio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi in concorso? In concorso con chi se Alberto Stasi è innocente?
  • Delitto di Garlasco: perché tanta attenzione su Ermanno Cappa, la moglie e le gemelle Paola e Stefania? Dal mistero della bici nera fino agli accertamenti bancari “scomparsi”

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: perché tanta attenzione su Ermanno Cappa, la moglie e le gemelle Paola e Stefania? Dal mistero della bici nera fino agli accertamenti bancari “scomparsi”
  • Ballando con le Stelle è un fake clamoroso? Supposta sanzione in arrivo per Brilli, il dispetto della giuria a Mariotto, Rossella Erra NON se ne va?

    di Grazia Sambruna

    Ballando con le Stelle è un fake clamoroso? Supposta sanzione in arrivo per Brilli, il dispetto della giuria a Mariotto, Rossella Erra NON se ne va?
  • Non c’è pace per la curva Sud. Gli ultras del Milan protesteranno i primi 15 minuti contro il Parma: ecco perché

    di Domenico Agrizzi

    Non c’è pace per la curva Sud. Gli ultras del Milan protesteranno i primi 15 minuti contro il Parma: ecco perché
  • Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si riesce a vendere: nessuno vuole la casa di uno che ha ammazzato la fidanzata? E se invece di un assassino fosse innocente?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, la villa dove viveva Alberto Stasi non si riesce a vendere: nessuno vuole la casa di uno che ha ammazzato la fidanzata? E se invece di un assassino fosse innocente?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Jeremy Clarkson contro Boris Johnson: “Un'arroganza degna di Hitler”

di Redazione MOW

Jeremy Clarkson contro Boris Johnson: “Un'arroganza degna di Hitler”
Next Next

Jeremy Clarkson contro Boris Johnson: “Un'arroganza degna di...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy