Anche il calcio sente il peso della rape culture. Negli ultimi mesi, rispetto agli anni passati, i media hanno riportato sempre più casi di calciatori accusati di stupro o violenza sessuale e, in generale, viene dato molto più spazio al tema. Anche perché gli ultimi episodi hanno visto protagonisti non soltanto giocatori non famosi o semplicemente non di Serie A: adesso scendono in campo i nomi grossi. Perché se in Italia ha fatto molto scalpore il caso di Manolo Portanova, centrocampista del Genoa giudicato colpevole di violenza sessuale di gruppo da una sentenza di primo grado, adesso sono finiti in mezzo anche calciatori di fama mondiale, come Dani Alves del Barcellona e Hakimi del PSG. Se il secondo è stato al momento soltanto accusato da una ragazza di 23 anni ed è indagato formalmente (la vicenda è di questa settimana), da un quasi un mese il terzino brasiliano del Barcellona Dani Alves è in carcere in Catalogna con l’accusa di violenza sessuale. In tutto ciò si ricorda che Robinho, ex attaccante brasiliano, è accusato in Italia di stupro per un fatto avvenuto in una discoteca milanese quando il calciatore giocava nel Milan. Ora che lui è residente in Brasile, l’Italia ha chiesto l’estradizione dell’ex calciatore per poter essere processato da un tribunale italiano. L’arresto di Dani Alves è avvenuto a fine gennaio, la storia di Hakimi è in corso in questi giorni. E sono state - tutte - delle notizie. Ne hanno parlato i giornali sportivi e i notiziari radio e anche la stampa generalista ha dedicato spazio a queste vicende. Molto più rispetto a prima, dove anche le stesse vittime, come purtroppo avviene spesso, sceglievano di non denunciare l’abuso da parte di un noto calciatore. E’ come se fino ad ora ci sia stata una patina di omertà intorno al mondo del calcio, che certi personaggi non si potessero toccare. Viene da chiedersi se senza l’ondata di sensibilizzazione verso il #metoo e la rape culture si sarebbero potute verificare accuse di questo tipo.
Dani Alves
Al momento, Dani Alves si trova in stato di arresto in un carcere di Barcellona. Questo perché a gennaio il calciatore, secondo le ricostruzioni degli inquirenti basate sulle testimonianze di una ragazza di 23 anni, avrebbe abusato di questa nel bagno di una discoteca di Barcellona. Toccandola contro la sua volontà. Come ha spiegato la ragazza al giornale La Vanguardia, «Non sapevo cosa ci fosse dietro quella porta, pensavo ci sarebbe stata un’altra zona vip (in riferimento all’ingresso del bagno, ndr). Solo entrando, gli ho detto che volevo andarmene, e lui mi ha detto che non potevo». La ragazza ha poi spiegato di essere stata toccata più volte e che il calciatore le avrebbe portato la mano sul suo inguine. Dopo il racconto dell’accaduto, Dani Alves è stato subito interrogato e messo in stato di fermo dalla polizia catalana, e tuttora si trova in cella. Inoltre, secondo i media spagnoli, nel bagno della discoteca sono state ritrovate tracce dello sperma di Dani Alves. E ora che in Spagna è stata abolita nel codice legislativo la differenza fra stupro e violenza sessuale, il brasiliano rischia fino a 12 anni di carcere.
Achraf Hakimi
L’ex terzino dell’Inter Achraf Hakimi è pure lui indagato per violenza sessuale nei confronti du una ragazza di 24 anni. Per lui sono state mosse accuse formali da parte della Procura di Nanterre, distretto di Parigi, e ha messo il calciatore in libertà vigilata dopo l'interrogatorio. Secondo la ricostruzione, sabato sera Hakimi avrebbe invitato una ragazza di 24 anni in casa sua mentre la moglie e i figli si trovavano a Dubai. Lui avrebbe tentato un approccio sessuale con la ragazza che però non era d’accordo. L’indomani dell’accaduto, la ragazza ha parlato alla polizia del fatto senza però sporgere denuncia, ma la Procura, appunto, ha deciso di aprire un’indagine.
Robinho
Il Tribunale di Milano ha condannato a 9 anni di carcere il calciatore brasiliano Robinho per violenza sessuale di gruppo: i fatti parlano di uno stupro avvenuto quando l’attaccante giocava nel Milan. A Milano, infatti, nel 2013, insieme con un gruppo di suoi amici, Robinho avrebbe fatto bere una ragazza di 23 anni fino a farle perdere conoscenza, abusandone successivamente insieme ad un altro amico (condannato anche lui) e, secondo quanto riferito dal Tribunale, anche umiliando la vittima. L’ex calciatore milanista si trova ora in Brasile, dove è residente, e per l’articolo 5 della legislatura brasiliana, come spiega Repubblica, nessun cittadino brasiliano può essere estradato salvo alcuni casi legati ai reati traffico di sostanze stupefacenti. C’è comunque la possibilità che Robinho sconti la pena nelle carceri brasiliane.
Casi italiani
Negli ultimi mesi, sono emersi diversi casi di abusi sessuali da parte dei calciatori in Italia. Fra gli ultimi, oltre ai già citati casi di Manolo Portanova del Genoa c’è stato quello dei cinque ex calciatori della Virtus Verona, condannati a 6 anni di reclusione ciascuno per una violenza sessuale di gruppo su una studentessa nel 2020. Infine, l’ultimo, che ha riguardato Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, giocatori del Livorno (Serie D). Il 20 gennaio, i due calciatori hanno abusato di una ragazza americana di 22 anni dopo una serata in discoteca a Milano, e per loro l’accusa è stata di violenza sessuale. Dopo la disposizione dei domiciliari, il giudice ha cambiato lo stato di fermo in obbligo di dimora fissa a Livorno e divieto di uscire dall’abitazione fra le 20 e le 8.