image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

La gaffe dell'interista Acerbi: in un colpo solo ha insultato allenatori dilettanti e... idraulici

  • di Riccardo Belardinelli Riccardo Belardinelli

19 febbraio 2023

La gaffe dell'interista Acerbi: in un colpo solo ha insultato allenatori dilettanti e... idraulici
Il difensore dell’Inter e della Nazionale Francesco Acerbi ha svelato il suo desiderio di diventare un "mister" a fine carriera. Ma lo ha fatto in modo apparentemente classista e strafottente, propagandando l’idea (sbagliata) che “allenare è una moda”. Eppure, per chi ha giocato in Serie A, entrare ai difficili corsi di Coverciano è molto facile…

di Riccardo Belardinelli Riccardo Belardinelli

“Fare l’allenatore? Pare quasi una moda, il patentino lo prende anche un idraulico. E va bene, è giusto che tutti abbiano questo sogno. Ma con un limite, si dia la priorità a chi ha giocato”, dice Francesco Acerbi, 34 anni, difensore dell’Inter, alla Gazzetta dello sport. In altre parole, chiede più spazio per chi termina la carriera da calciatore e vuole iniziare quella da allenatore. C’è qualcosa di strano? No. Lo dovrebbe essere? Sì. Acerbi - un passato come difensore in squadre di provincia quali Chievo Verona e Sassuolo, nel mezzo sei mesi al Milan, successivamente sei anni alla Lazio e in questa stagione, da agosto, difensore dell’Inter del suo ex allenatore, Simone Inzaghi; qua e là un po’ di Nazionale - negli ultimi mesi ha dato un boost alla sua carriera, ritrovandosi a 34 anni non a competere a un livello inferiore dopo anni di spessore con la Lazio, bensì ad alzare l’asticella, diventando titolare della squadra seconda in classifica. Eppure, nonostante questo periodo d’oro - altrimenti la Gazzetta non andrebbe a intervistare un difensore centrale di 34 anni, arrivato all’Inter non certo per essere l’acquisto dell’anno -, lo scivolone e il poco rispetto verso chi insegue il sogno di allenare sono clamorosi. Non che nello sport si fatichino a trovare polemiche, eppure, questa di Acerbi è forse passata troppo inosservata rispetto all’ottusità della considerazione. Un personaggio pubblico che dice “fare l’allenatore va quasi di moda” rischia di innescare leggerezze e falsità sul mondo degli allenatori italiani. Che, invece, a differenza di quello che dice il difensore dell’Inter, hanno molta più difficoltà ad accedere ai corsi di formazione più alti.

Francesco Acerbi
Francesco Acerbi ai tempi della Lazio

Perché per quanto Acerbi abbia confessato nella stessa intervista di voler fare l’allenatore forse non ha letto il regolamento per accedere ai corsi tecnici UEFA di Coverciano, il centro federale (in cui si allenano anche le nazionali italiane maschili e femminili) dove vengono rilasciati gli attestati ufficiali - il famoso patentino - che ti permettono di fare l’allenatore in Italia e in Europa. E ce ne sono di livelli, accessibili in base al costo e alle selezioni tramite graduatorie. Il patentino di maggior livello è l’UEFA Pro, che permette di allenare a ogni livello calcistico, ed è seguito dall’attestato di UEFA A, che invece permette di essere al massimo allenatore in seconda per qualsiasi livello e di allenare come primo allenatore dalla Serie C in giù. Poi ci sono, a cascata, i patentini UEFA B, UEFA C e l’ultimo che è l’UEFA D. Quello che smentisce appunto Acerbi è la selezione che si crea all’ingresso di questi corsi. Essendoci posti limitati, praticamente si crea una classifica e si attiva un sistema di calcolo che tiene molto conto del percorso da calciatore di chi fa domanda. Nel computo, il dato che permette a tanti ex calciatori di Serie A e Serie B di “entrare a Coverciano” sono gli 0,2 punti che danno alle presenze nei massimi campionati e in Nazionale; risulta chiaro a questo punto che un ex calciatore di Serie A o Serie B ha molta più possibilità di entrare rispetto a un ex dilettante - figuriamoci a un idraulico.

Daniele De Rossi allenatore della Spal
Daniele De Rossi allenatore della Spal

Sentendo diversi allenatori che al massimo hanno ottenuto l’UEFA B o C, il loro giudizio è che, a meno che non si abbia molta esperienza, è quasi impossibile entrare nel corso massimo. Anche perché sempre più ex calciatori provano la strada del coaching e occupano i pochi posti disponibili praticamente proprio per il fatto di essere ex calciatori. Anche perché a meno che non si abbiano grandi titoli di studio, difficilmente gli anni da allenatore dilettantistico riescono a superare gli anni di carriera da calciatore ad alti livelli. Basta vedere la lista del corso concluso di recente. Ci sono nomi meno celebri come l’ex centrocampista dell’Ascoli Davide Di Donato o il collega ex Cittadella e Chievo Manuel Iori. Poi però, a fianco a loro, in aula, si siederanno Alessandro Del Piero, Alberto Aquilani, Daniele Gastaldello e Andrea Barzagli. Due di loro, Daniele De Rossi e Raffaele Palladino, al momento allenano già ad alti livelli - uno già citato, la Spal in Serie B, l’altro sta andando molto bene con il Monza in Serie A. Per non parlare delle deleghe che molti allenatori professionisti ricevono per poter entrare subito in alcune realtà senza ancora avere il patentino adatto. Ecco perché, in altre parole (e con molti meno paragrafi), è palese che Acerbi abbia detto una cazzata. Tutti hanno la possibilità di iscriversi alle selezioni e leggere la graduatoria finale, ma lui come altri cento e passa professionisti di oggi hanno la strada in discesa grazie ai risultati ottenuti in carriera. Il problema è che con la sua frase ha insultato due categorie. Gli idraulici perché li ha fatti passare come quelli del primo lavoro buono, gli allenatori che, invece, provano ogni anno a entrare ai corsi UEFA A o PRO, li ha fatti sentire degli inconcludenti. Non c’è dubbio che chi ha avuto un passato da calciatore professionista meriti di avere un peso nel punteggio differente da chi non è stato un professionista de facto. Ma non si può essere così tanto riduzionisti. Per cui Acerbi sarà un ottimo studente, qualora decidesse davvero di entrare nel mondo degli allenatori. Ma per le conferenze stampa, magari, se arriverà a farle, gli suggeriamo anche un corso di public speaking.

More

Lapo Elkann sta “diventando” suo nonno Gianni Agnelli? Grazie a Joana è pronto per la Juve

di Pier Luigi Guadio

Sui passi dell'Avvocato

Lapo Elkann sta “diventando” suo nonno Gianni Agnelli? Grazie a Joana è pronto per la Juve

Zaniolo, ce l'hai grande (il talento), ma sul resto Paolina ha qualche consiglio per te

di Paola Saulino Paola Saulino

Dacci retta

Zaniolo, ce l'hai grande (il talento), ma sul resto Paolina ha qualche consiglio per te

Siete pronti a godervi il calcio (e i disservizi) su Dazn fino al 2030?

di Nicola Sellitti Nicola Sellitti

soldi vs qualità

Siete pronti a godervi il calcio (e i disservizi) su Dazn fino al 2030?

Tag

  • Attualità
  • Calcio
  • Inter

Top Stories

  • CHIVU SPACCA. Ma l’avete sentito alla prima da allenatore dell'Inter? Lancia una stoccata a Inzaghi, spiega a Marotta che cos’è l’interismo e difende Mkhitaryan contro un giornalista. È il mister giusto per i nerazzurri dopo la batosta Champions?

    di Giulia Sorrentino

    CHIVU SPACCA. Ma l’avete sentito alla prima da allenatore dell'Inter? Lancia una stoccata a Inzaghi, spiega a Marotta che cos’è l’interismo e difende Mkhitaryan contro un giornalista. È il mister giusto per i nerazzurri dopo la batosta Champions?
  • Imane Khelif maschio biologico? La bomba del Telegraph: “Alle Olimpiadi erano pronti a mettere in pericolo la vita delle donne”. Il suo oro? “Uno degli scandali peggiori della storia dello sport”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? La bomba del Telegraph: “Alle Olimpiadi erano pronti a mettere in pericolo la vita delle donne”. Il suo oro? “Uno degli scandali peggiori della storia dello sport”
  • “Imane Khelif maschio biologico? A Parigi 2024 LO SAPEVANO TUTTI”. La campionessa di nuoto Sharron Davies asfalta la pugile: “Nessuna empatia, ha barato. Ora abbiamo due ori vinti da due uomini e…”

    di Riccardo Canaletti

     “Imane Khelif maschio biologico? A Parigi 2024 LO SAPEVANO TUTTI”. La campionessa di nuoto Sharron Davies asfalta la pugile: “Nessuna empatia, ha barato. Ora abbiamo due ori vinti da due uomini e…”
  • Terremoto in Ferrari? Pesanti indiscrezioni dicono che la macchina di Lewis Hamilton a Barcellona sia stata modificata a sua insaputa. E adesso…

    di Luca Vaccaro

    Terremoto in Ferrari? Pesanti indiscrezioni dicono che la macchina di Lewis Hamilton a Barcellona sia stata modificata a sua insaputa. E adesso…
  • Quando non basta mai e siete già al limite, ricordatevi di Danilo Petrucci, il “condannato ai di più” che ha dato una lezione (a Ducati e non solo) anche a Misano

    di Emanuele Pieroni

    Quando non basta mai e siete già al limite, ricordatevi di Danilo Petrucci, il “condannato ai di più” che ha dato una lezione (a Ducati e non solo) anche a Misano
  • CI FAI IMPAZZIRE VOLLEY FEMMINILE! Non si fermano più: dopo l’oro olimpico, le Azzurre di Velasco dominano anche la Nations League. Ma come?

    di Alice Lomolino

    CI FAI IMPAZZIRE VOLLEY FEMMINILE! Non si fermano più: dopo l’oro olimpico, le Azzurre di Velasco dominano anche la Nations League. Ma come?

di Riccardo Belardinelli Riccardo Belardinelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Pecco Bagnaia è preoccupato per la pressione delle gomme. Davide Tardozzi, invece, per la sua!

di Emanuele Pieroni

Pecco Bagnaia è preoccupato per la pressione delle gomme. Davide Tardozzi, invece, per la sua!
Next Next

Pecco Bagnaia è preoccupato per la pressione delle gomme. Davide...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy