Una notizia inaspettata dopo mesi di silenzio: “Il tribunale di Milano decide su Muschio Selvaggio: è di Luis Sal”, ha scritto TgCom24. Ma che è successo? “La giudice”, si legge su TgCom24, che ha riportato una nota dell’ufficio stampa di Luis Sal, “ha integralmente accolto il ricorso per sequestro giudiziario delle quote di Doom s.r.l. (società gestita da Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez) dalla Muschio Selvaggio s.r.l., promosso per conto della Luisolve s.r.l, società di Luis Sal (cofondatore del podcast Muschio Selvaggio, oltre che coautore e co-conduttore). Il provvedimento ha decretato che la società di Luis Sal ha il diritto di rilevare le quote della società di Fedez, esautorando così quest’ultimo nella gestione del podcast”. È la parola fine nella telenovela tra Fedez e Luis Sal per la proprietà di Muschio Selvaggio? Forse no. “È responsabilità di Fedez determinare”, continua la nota citata da Tgcom24, “se intende conformarsi alla sentenza del tribunale, cedendo di conseguenza le sue quote davanti a un notaio, o se desidera trascurare la decisione, costringendo così Luis Sal a ricorrere nuovamente a vie legali per ottenere una sentenza che obbligherà Fedez a vendere le proprie quote e, di conseguenza, a ritirarsi (definitivamente) dalla gestione del podcast”.
Cos'è la roulette russa?
Ma cos’è questa clausola? Nello statuto della Muschio Selvaggio s.r.l., società che edita il podcast, ci sarebbe una clausola denominata “Roulette russa” (detta anche “clausola del cowboy”) che prevede che, in caso di stallo della società - in particolare in quelle con due soli soci -, uno dei due ha facoltà di fare un’offerta per comprare le quote dell’altro socio. Qualora però quest’ultimo rifiuti è il primo a dover vendere le quote. Semplificando: Fedez avrebbe attivato la clausola cercando di acquistare le quote di Sal. Lo stesso Sal, attraverso il suo rifiuto, sarebbe diventato il potenziale acquirente delle quote di Fedez. Fedez però non ci sta e attraverso una storia su Instagram smentisce quanto riportato. “Il tribunale”, fa sapere il rapper, “non ha ‘decretato’ che le quote appartenenti a me debbano essere vendute a Luis Sal. Anche perché la causa che deciderà sul merito della vicenda non è ancora iniziata”. Che è successo quindi? “Il giudice”, scrive ancora Fedez, “ha stabilito che un custode gestirà le mie quote nell’interesse della società Muschio Selvaggio S.r.l. e non nell’interesse di Luis Sal. Di conseguenza, non sono stato esautorato da nulla tanto è vero che le puntate continueranno ad andare in onda”.
Fedez, attraverso il suo ufficio stampa, ha replicato a quanto emerso sulla stampa in merito a Muschio Selvaggio.
“Il provvedimento del tribunale di Milano non ha decretato ancora nulla sulla vicenda Muschio Selvaggio. In relazione alla recente dichiarazione dell'ufficio stampa di Luis Sal, merita una correzione riguardo alla decisione del tribunale di Milano sulle quote della società di Fedez. Contrariamente a quanto affermato nella nota, il tribunale di Milano - si spiega in una nota stampa - non ha 'decretato' che le quote appartenenti a Doom debbano essere vendute alla società di Sal. L'ordinanza emessa è di natura cautelare e prevede la nomina di un custode per le quote della società Muschio Selvaggio s.r.l., di proprietà di Doom. È infatti importante sottolineare che la causa che deciderà sul merito della vicenda non è ancora iniziata". "Il giudice - si legge ancora - ha stabilito, sulla base di una valutazione ancora sommaria, propria della fase cautelare, che il custode gestirà le quote di Doom nell'interesse della società Muschio Selvaggio s.r.l., e non nell'interesse della società di Luis Sal, come richiesto dallo stesso nel suo ricorso. Di conseguenza, - conclude - non c'è stata alcuna esautorazione di Fedez dalla gestione del podcast, a differenza di quanto dichiarato nella nota emessa stamattina".