L'attenzione attorno alla figura di Rocco Siffredi (all'anagrafe Rocco Tano) non accenna a placarsi. Dopo essere tornato alla ribalta grazie al successo strepitoso della serie Netflix a lui dedicata, Supersex, l'attore hard si è ritrovato catapultato nella cronaca per un episodio particolarmente spiacevole. Il fatto, riportato da una giornalista che aveva contattato l'attore per un'intervista in corrispondenza dell'uscita della serie (con Borghi protagonista), si svolge a partire da inizio 2023. Quando, stando alla denuncia consegnata al Commissariato Prati dall'avvocatessa Laura Sgrò, sarebbe iniziato dapprima uno scambio di messaggi inizialmente colloquiali e gentili. I quali, tuttavia, già contenevano il "seme" di quello che stava per verificarsi, attraverso l'insistenza di alcuni complimenti di Siffredi alle fotografie della giornalista. Il seguito lo ricaviamo sempre da alcuni dettagli della denuncia, stando alla quale l'intervista sarebbe stata svolta solo il 15 Marzo, successivamente quindi all'uscita della serie, all'interno dell'Hotel Parco dei Principi. Una conversazione che sarebbe nella hall sotto espresso consenso del pornodivo, che, poco dopo, nei messaggi vocali alla professionista si sarebbe lasciato andare a qualche lusinga di troppo, tra un "sei veramente simpatica, troppo carina e bona" e un altro "ti stringevo e beh... mi stavi facendo venire una roba un po' particolare... sei una donna con una femminilità top".
Il focus sull'intervista sarebbe avvenuto solo in un secondo momento quando, da parte dell'attore, ecco avviarsi un contenzioso riguardo a una parte dei contenuti (che Siffredi in persona pretende siano eliminati dall'intervista). Contenuti che la diretta interessata, nel ribadire che siano stati pronunciati dall'attore, decide comunque di eliminare, con tanto di ringraziamenti di Siffredi e un ulteriore contatto dopo la pubblicazione del loro colloquio. Ed ecco avvenire a quel punto lo scontro diretto con il pornodivo, con tanto di offese: "Non sei una giornalista, sei un'approfittatrice. Per vendere i tuoi articolini gonfiati ci metti tanto del tuo. Togli di qua perché te l'ha detto il direttore e aggiungi di là. Vabbè, buona vita, woman". Inoltre, Siffredi non si sarebbe fermato qui, in quanto le avrebbe anche indirizzato pesanti allusioni sulla sua vita sessuale. La denuncia della giornalista riporta anche la sua replica, il momento nel quale lei avrebbe detto di "far finta di non aver sentito gli insulti" ma che, se lui avesse proseguito, lei lo avrebbe denunciato.
Poi, comunicato tutto alla casa produttrice, l'ufficio stampa si sarebbe dissociato poco prima di un nuovo messaggio da parte di Siffredi: "Pensavo fossi un po' più carina nel comprendere quello che ti ho detto, ti ho parlato della mia intimità ma non come l'hai scritto tu. Hai forzato tutto come se fossi pazzo". Infine un tentativo di scuse: "Per quanto riguarda la parte offensiva ti chiedo scusa come donna. Ma non lo faccio per evitare la tua denuncia, fai quello che ti senti. Per me no problem. Io mi sono sentito usato". Avendo provocato alla donna un forte stato di agitazione, la giornalista si è trovata costretta a rivolgersi al suo medico curante, che le ha prescritto farmaci per il mio stato ansioso e per combattere i crampi addominali. Uno stato psicofisico che, stando alle dichiarazioni dell'avvocato Sgrò, configurerebbe il reato di molestie anche sessuali.