In Italia è successa una cosa strana. In una tranquilla giornata di fine novembre è successo che Guido Crosetto, il ministro della Difesa del governo guidato da Giorgia Meloni, ha lanciato un allarme abbastanza preoccupante su una malattia che avrebbe contagiato l'Italia. Spieghiamo meglio: nel caso specifico Crosetto non ha imbastito una conferenza stampa per parlare dell'argomento, né si è presentato in Parlamento. Il putiferio – ci sono i termini per definirlo tale – è scoppiato quando alcune agenzie hanno pubblicato alcuni estratti del libro di Bruno Vespa. E che caz*o c'entra l'allarme del ministro con il libro del giornalista Rai? Eh, c'entra eccome perché gli stralci diffusi erano, o meglio sono, dei virgolettati presumibilmente usciti dalla bocca di Crosetto (o comunque presentati come tali) e presenti in Finimondo, l'ultimo libro di Vespa pubblicato da Mondadori-Rai Libri. E cosa dicono questi virgolettati? Che non meglio specificate “persone italiane insospettabili sono state corrotte dalla Russia”. Sia chiaro: che dalle nostre parti ci fossero opinionisti, analisti, giornalisti, financo qualche politico, molto più incline a comprendere le ragioni di Vladimir Putin che non quelle della Nato, degli Stati Uniti e dell'Ucraina, è un fatto arcinoto. Incuriosisce semmai la perifrasi di “persone italiane insospettabili”...
Cosa voleva dire il ministro Crosetto? A chi intendeva rivolgersi? E ancora: perché usare il libro di Vespa, e non un altro palcoscenico, per lanciare un simile e gravissimo allarme? Andiamo con ordine, perché tra le altre dichiarazioni ne troviamo un'altra particolarmente interessante. “La Russia ci sta già attaccando con una guerra ibrida e cognitiva. Senza che neppure noi stessi, in qualità di normali cittadini ce ne accorgiamo, la sua propaganda è entrata nel cervello e nella formazione culturale di tanta gente, indirizzandola attraverso un utilizzo sofisticato dei social e di altri strumenti dell'informazione, con una infiltrazione scientifica e anche con l'infiltrazione classica della corruzione”, si legge ancora in Finimondo. Messa così, sembra quasi che Crosetto sappia qualcosa che ancora non sappiamo, ossia che l'Italia sia afflitta da una marea di “persone insospettabili” filo russe. Ma chi sono queste persone: il panettiere sotto casa? Il benzinaio? L'edicolante di fiducia? Oppure il riferimento è a qualche alto funzionario dello Stato, a qualche leader politico o di partito, a qualche imprenditore? Il ministro ha quindi spiegato su X che le suddette frasi servivano “a sviluppare il ragionamento sulla guerra ibrida in corso e che non mi sembrava né rilevante né una notizia”. Sotto il post Crosetto ha pubblicato lo screenshot di una notizia online del 20 novembre 2024 che riporta la condanna a 29 anni per Walter Biot, l'ex ufficiale, accusato di aver venduto a un funzionario del governo russo notizie coperte da segreto militare.
Possiamo soltanto fare delle ipotesi cercando di unire i punti sul tavolo. Crosetto potrebbe aver scelto il libro di Vespa per rendere il suo messaggio il più nazional-popolare possibile oppure per la natura dell'autore, un giornalista di punta ascoltato da tutti i partiti. Forse Crosetto voleva lasciare intendere che qualche suo alleato di governo, qualche intellettuale di riferimento dell'esecutivo, qualche luminare della politica, farebbe bene a smarcarsi dalla Russia e dai suoi partner, ammesso che ci sia qualcuno in condizioni di essere così vicino al Cremlino? Forse, più banalmente, Crosetto ha “giocato” sulla questione della guerra ibrida lanciando un allarme un po' esagerato? O forse Crosetto ha semplicemente fatto da tramite a qualcosa che gli Stati Uniti volevano che il governo sapesse? Ma quanti altri Biot ci sono in Italia? Che mansioni ricoprono? La sicurezza nazionale del nostro Paese è a rischio per colpa di qualcuno? Altre domande destinate a restare senza risposta, almeno per il momento. Il ministro ha comunque sottolineato che “siamo uno dei Paesi più sensibili alla penetrazione interna. Noi siamo il principale Paese europeo che i nostri nemici vogliono destabilizzare, terrorizzare, inquinare e rendere instabile”. Perché? Semplice: a detta di Crosetto, “l'Italia è l’unica nazione stabile in Europa e proprio per questo motivo siamo l’obiettivo principale”. Un messaggio, o pizzino, bello forte.