Sono passati poco più di sette mesi dall’omicidio di Pierina Paganelli, l’ex infermiera in pensione residente in via del Ciclamino a Rimini. Eppure, il suo assassino non è stato ancora assicurato alla giustizia. Gli investigatori brancolano nel buio o stanno solamente cercando di raccogliere tutta una serie di elementi oggettivi per fugare ogni dubbio sul, o sui responsabili? La seconda ipotesi resta, a mio modo di vedere, la più plausibile. Tecnicamente senza la cosiddetta "pistola fumante" dovrebbe essere l’ordinario modus operandi utilizzare tutto il tempo a disposizione per non lasciare niente al caso. Mentre, dunque, si continua ad indagare, ieri sera nella trasmissione televisiva Quarto Grado, il Dottor Davide Barzan, il consulente di Manuela e Loris Bianchi, rispettivamente la nuora di Pierina ed il fratello della prima, avrebbe anticipato il contenuto della memoria integrativa che insieme all’avvocato sarebbero pronti a depositare in Procura. Il contenuto? Una serie di riscontri in grado di dimostrare che Pierina, un anno e qualche mese prima di essere uccisa, riceveva fiori da un misterioso spasimante. Fiori a cui sarebbero seguiti, in tempi più recenti, tutta una serie di bigliettini con scritto “che begli occhi” ed altri complimenti. Questi fatti, secondo quanto affermato dal dottor Barzan, sarebbero sufficienti per ricercare l’assassino dell’ex infermiera fuori dal terzo piano del via del Ciclamino. Ma siamo sicuri che sia così o che questo rappresenti solamente un po' di fumo negli occhi per tentare (maldestramente) di depistare?
Secondo quanto riportato dal criminalista in studio, di mazzi di fiori e pizzini erano a conoscenza sia un’amica di Pierina sia uno dei suoi figli. Un dettaglio, però, che non sarebbe stato riferito al pubblico ministero procedente nella prima fase d’indagine. Tutto in buona fede. Francamente, mi risulta difficile credere che un presunto spasimante passi dal regalare fiori a trafiggere l’amata con ventinove coltellate. Un numero spropositato, un overkilling. Dato che, come ha confermato l’esame autoptico, di quelle ventinove coltellate solamente quattro sarebbero state quelle letali. Così ragionando, è evidente, che chi ha ucciso Pierina lo ha fatto dimostrando di nutrire un profondo rancore non arginato e non arginabile in nessun modo. Chi l’ha ammazzata lo ha fatto perché quella donna dalla vita specchiata, che divideva il suo tempo fra la famiglia di sangue e quella di culto, era diventata un problema. Pierina Paganelli è stata massacrata nel garage del condominio nel quale abitava. Era presumibilmente venuta a conoscenza della liason tra la nuora Manuela Bianchi e il dirimpettaio Louis Dassilva. Lo stesso a cui Manuela aveva espresso tramite messaggio tutta la sua preoccupazione visto che gli anziani della congregazione dei Testimoni di Geova erano venuti a conoscenza proprio della relazione extraconiugale. Ed è proprio su quella relazione che anche la squadra mobile continua a concentrarsi. Perché contrariamente a quanto sostenuto sino ad oggi, Manuela e Louis sarebbero stati amanti non da aprile, ma da molto prima. Quindi prima che Giuliano facesse l’incidente? Ancora non è chiaro. Quel che invece appare certo è che proprio nelle chat e nei messaggi cancellati tra i due ci potrebbe essere la risposta. Una risposta forse scomoda anche per gli stessi figli di Pierina. Oltre ad esserlo per Valeria Bartolucci che, sempre ai microfoni di Francesca Carollo, ha definito il legame che univa il marito all’amica una semplice “trescazza da quattro soldi”. In verità, sembra molto più di questo nonostante la donna abbia deciso di non lasciare Louiss dopo la scoperta dei tradimenti. Perché le ripercussioni che sarebbero scaturite laddove fosse diventata pubblica prima dell’omicidio sarebbero state intollerabili. Ripercussioni che comunque ci sono state. Come la decisione di Manuela di abbandonare i Testimoni di Geova. Una decisione che mai avrebbe voluto prendere. Per quanto mi riguarda, sono convinta che non ci sia alcun spasimante sanguinario. Più passa il tempo più mi convinco che l’ex infermiera in pensione sia stata uccisa perché diventata scomoda. Forse per aver scoperto un segreto inconfessabile. E’ solo questione di tempo per far scattare le manette.