Proseguono le indagini del delitto di Garlasco, dopo che la Procura di Pavia ha riaperto il caso lo scorso marzo. Da una nuova analisi genetica infatti, è risultato il dna di Ignoto 3, compatibile con Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e ora unico indagato. Manca però ancora l'elemento principale, in questa indagine bis: il confronto tra le tracce biologiche trovate sulle unghie di Chiara Poggi e il dna di Sempio.
Ma i tempi si stanno allungando. Dalle ultime notizie del resto, appare quasi certo che la perita Denise Albani chiederà una proroga di almeno un mese, facendo così slittare l'udienza con i consulenti già fissata per il 24 ottobre.
Al momento, mancano ancora i risultati sulle impronte digitali trovate nella casa di Chiara Poggi e, soprattutto, il confronto tra il DNA sotto le unghie della vittima e quello di Andrea Sempio, vero punto chiave della riapertura del caso. È da lì che la macchina dell'inchiesta si è rimessa in moto, mentre Alberto Stasi rimane in carcere per l'omicidio.

L’indagine avrebbe dovuto concludersi entro la primavera prossima, ma i tempi dipenderanno anche dalla relazione dei Ris di Cagliari sulla ricostruzione in 3D del delitto e da quella della patologa Cristina Cattaneo, che riesaminerà le cause della morte. Alla Cattaneo è stato affidato il compito di riesaminare le cause della morte di Chiara Poggi chiarendo se possano essere state utilizzate più armi del delitto e, di conseguenza, confermare o smentire che ci potessero essere più persone sulla scena del crimine.
Per fare ciò però, la patologa dovr lavorare su documenti e atti perché, al momento, non ci sarebbe alcuna intenzione di riesumare la salma.
Lo scorso giugno è stato effettuato un sopralluogo nella villetta dei Poggi, stimando due mesi di lavoro per l'analisi di tutti gli oggetti rinvenuti. Il perito Domenico Marchigiani sta cercando impronte latenti su alcuni oggetti trovati nella villetta quali sacchetto della spazzatura, brick di Estathè e confezioni di cereali, tuttavia finora sono emerse solo tracce genetiche di Chiara e del fidanzato Alberto Stasi. L’elemento chiave dunque resta ancora il DNA sotto le unghie di Chiara, che in passato era stato indicato come compatibile con quello di Sempio.

Nel frattempo Alberto Stasi rimane l'unico condannato per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Stasi è stato condannato nel 2015 a 16 anni di carcere, che finirà di scontare nel 2030. Probabilmente però, ne uscirà già nel 2028 per buona condotta; da inizio 2023 inoltre, è entrato in un regime di semilibertà, in quanto ha ottenuto il permesso per uscire fuori a lavorare e rientrare la sera in carcere.
