Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, avrebbe diritto a definire “infami e figli di cani” gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri e delle Forze Armate perché è un personaggio provocatorio, la cui musica consiste in una lecita critica mirata a farsi pubblicità. Con questa motivazione, riportata da Adnkronos, il procuratore milanese Francesco Cajani ha chiesto di archiviare la denuncia per vilipendio contro il cantante da parte dell’associazione “Pro territorio e cittadini onlus”.
“La valutazione del contesto complessivo dell’album, del brano (Tu mi chiami, ndr) e dell’atteggiamento”, scrive il procuratore di Milano, “fanno propendere” per un legittimo “diritto di critica”, poiché “è notorio che la musica rap (o anche trap) presenta molte analogie rispetto ai tipici brani trap statunitensi: basti pensare ai numerosi riferimenti alla droga nei primi testi di Sfera Ebbasta e di Achille Lauro”. La figura “artefatta, «maledetta» di Fedez può insomma permettersi una “critica aspra” in quanto “provocazione” e “ricerca spasmodica della notorietà”. Ha commentato all’agenzia di stampa il colonnello in congedo dei carabinieri Roberto Colasanti, tra i firmatari della denuncia: “Qualora tale interpretazione venisse avvallata anche dal giudice per le indagini preliminari, significherebbe riconoscere delle aree di impunità che non appaiono tollerabili in uno Stato di diritto”.
Curioso poi che dall'altra parte Fedez non sia così clemente con coloro che parlano in termini di certo molto meno gravi di lui, o anche solo riportino la notizia...