image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Perché Alessandro Giuli, il nuovo ministro della Cultura del governo Meloni, è un comunista

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

9 settembre 2024

Perché Alessandro Giuli, il nuovo ministro della Cultura del governo Meloni, è un comunista
Dal suo ultimo libro, “Gramsci è vivo”, alla bugia su una destra libertaria che in Italia non c’è. Alessandro Giuli è più a sinistra della sinistra e infatti sostiene l’idea che debba esistere una cultura egemone (il contrario del liberalismo). E chi all’opposizione parla del suo curriculum, lo chieda anche all’eurodeputata Salis

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Alessandro Giuli è un comunista. Ma prima un po’ di contesto. Uno che a Piazzapulita cita Franco (Bifo) Berardi, Come curare il nazi, sa di cosa parla, anche se non ha una laurea. Gennaro Sangiuliano qualcosa di buono lo ha fatto – per esempio mettendo un freno ai finanziamenti pubblici al cinema dell’amichettismo – e come due torti non fanno una ragione, torti e ragioni non si annullano per uno scandalo con annessa sceneggiata napoletana, quindi gli va riconosciuto. Giorgia Meloni ha gestito dignitosamente la crisi e lo fa a capo di uno dei governi più longevi della storia repubblicana recente. Crepino gli invidiosi, si direbbe. Giuli è passato dall’aquila sul petto al doppiopetto e dalla direzione del Maxxi alla direzione di un ministero. E questo perché è un comunista, il comunista che serve in questo momento a Giorgia Meloni. I comunisti hanno una gran qualità agli occhi dei governanti: non disprezzano il potere se utile a raggiungere un obiettivo. Giuli ha tutta l’aria di essere uno che sa cosa farsene, del potere. La sinistra lamenta l’assenza di curriculum – passando dalla parte dei sostenitori della logica del merito, che fino a ieri hanno criticato – ma non si accorgono che è uno di loro? Qual è il curriculum di Ilaria Salis?

Alessandro Giuli e Gennaro Sangiuliano
Alessandro Giuli e Gennaro Sangiuliano
https://mowmag-store.myspreadshop.it

L’ultimo libro di Alessandro Giuli, pubblicato da Rizzoli, si intitola Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia culturale (2024). Manifestino che strombazza il nuovo catechismo della destra e che solo apparentemente può essere visto come un tentativo di appropriazione indebita di un filosofo comunista (come fatto, si dice, con Pasolini). Al contrario, lo stalinismo culturale è uno spettro che va dall’infatuazione per i governi tecnici – che vorrebbero, per esempio, cancellare il liceo classico – al desiderio di scalare le gerarchie politiche della propria tribù. Giuli è in questo estremo e, in tal senso, è il più gramsciano dei nostri governanti, quindi il più comunista. Trascuriamo per un attimo le analogie, oggettive, tra la visione economica socialista e quella fascista, e puntiamo su un’altra caratteristica che Giuli – e quel che rappresenta – condivide con i comunisti. Nel corso di tutto il Novecento la Sinistra ha fatto di tutto per togliersi di dosso la sporca eredità dell’ortodossia marxiana, giustamente definita dai più una vera e propria religione atea. Era tempo di tagliare i ponti con l’omofobia, per esempio, e con il giustizialismo sovietico. Così la sinistra iniziò a mentire parlando di sé e si convinse di essere, in qualche modo, anarchica e libertaria, antistatalista ed eccentrica. Al punto che oggi la Nuova Sinistra può definirsi tranquillamente queer, sfruttando una categoria totalmente sconosciuta ai vecchi marxisti (cosa c’è di strano, per un marxista, nel vedere il “feticismo della merce” scolare dalle cose alla cosa in sé, cioè il sesso).

"Gramsci è vivo" di Alessandro Giuli (Rizzoli, 2024)
"Gramsci è vivo" di Alessandro Giuli (Rizzoli, 2024)

E questa bugia anarchica è la stessa che Giuli racconta a se stesso nel suo libro. Parlando del nuovo sistema, dove si deve essere “progressivi nella conservazione e conservatori nel progredire” (apprezzate l’insignificanza logica di questa frase, dal momento che se si è conservativi nel progredire allora si sarà conservativi anche nell’essere progressivi nella conservazione), scrive: “Senza alcuna reticenza, senza complessi d’inferiorità da sfamare, sindromi di grandezza mal placées. Ne è nato così qualcosa di rapsodico che non può ancora dirsi libero, ma forse sì libertario e liberatorio al contempo. Come la destra che vorrei”. Ma siamo sicuri che Giuli voglia questa destra libertaria (che in Italia non esiste)? Una destra che finisce prima al Maxxi e poi al ministero della Cultura per un governo conservatore e legato alla destra sociale? Giuli è un comunista gramsciano, uno di quelli che voleva conquistare le casematte del potere e ci è riuscito. L’unica differenza con i comunisti è questa: lui ha saputo vincere, gli altri ancora pensano al mitologico campo largo.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Altro che Docimo o Bruni, il presidente del Maxxi ideale è Roberto D'Agostino (di Dagospia). In alternativa dopo Alessandro Giuli? Sgarbi, Mughini, Abbate e Veneziani...

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

la proposta

Altro che Docimo o Bruni, il presidente del Maxxi ideale è Roberto D'Agostino (di Dagospia). In alternativa dopo Alessandro Giuli? Sgarbi, Mughini, Abbate e Veneziani...

Ok, ma chi è Emanuela Bruni, la nuova presidente del Maxxi dopo Alessandro Giuli? La campagna a favore dell'Euro, l'incontro tra Putin e Berlusconi e il comune di Frascati che le toglie la delega alla cultura. Ecco tutto quello che sappiamo

di Jacopo Tona Jacopo Tona

mossa azzeccata?

Ok, ma chi è Emanuela Bruni, la nuova presidente del Maxxi dopo Alessandro Giuli? La campagna a favore dell'Euro, l'incontro tra Putin e Berlusconi e il comune di Frascati che le toglie la delega alla cultura. Ecco tutto quello che sappiamo

Sangiuliano si è dimesso: Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura. Noi ve l'avevamo detto, e anche che forse c'è lo zampino de Il Foglio dopo Buttafuoco e Benini...

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

da mini a maxxi

Sangiuliano si è dimesso: Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura. Noi ve l'avevamo detto, e anche che forse c'è lo zampino de Il Foglio dopo Buttafuoco e Benini...

Tag

  • Attualità
  • Giorgia Meloni
  • Opinioni
  • Politica

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Chi è Fedez post Chiara Ferragni? Rapper stonato, influencer svogliato e imprenditore in perdita (2 milioni di euro dalla bibita Boem)

di Grazia Sambruna

Chi è Fedez post Chiara Ferragni? Rapper stonato, influencer svogliato e imprenditore in perdita (2 milioni di euro dalla bibita Boem)
Next Next

Chi è Fedez post Chiara Ferragni? Rapper stonato, influencer...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy