Fabrizio Corona è stato assolto con formula piena dall’accusa di tentata estorsione per il presunto ricatto a sfondo sessuale ai danni di una donna che si era rivolta a lui nel 2021 per servizi editoriali e pubblicitari. A emettere la sentenza è stato il giudice Mario Morra del Tribunale di Milano, accogliendo la linea difensiva degli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone, secondo cui “il fatto non costituisce reato”. L'ex re dei paparazzi esce quindi completamente scagionato da un processo che, secondo la pubblica accusa, doveva portare a una condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione e 700 euro di multa. La vicenda ruotava attorno alla denuncia presentata da una trentenne del Lodigiano che, dopo essersi lamentata per gli scarsi risultati di vendita del suo libro, avrebbe ricevuto da Corona pressioni a non procedere legalmente, con la minaccia di rendere pubblico un video privato che li ritraeva in atteggiamenti intimi. Secondo la Procura si trattava di una “larvata minaccia”, aggravata dalla storia giudiziaria dell'imputato e finalizzata a “comprare il silenzio” della donna.

Corona, che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, ha invece sostenuto che non vi fosse alcuna minaccia e che la versione della denunciante fosse infondata. Oggi il giudice gli ha dato ragione, ma non finisce qui: la posizione della donna ora verrà valutata dalla stessa Procura, che ha ricevuto dal giudice Morra la trasmissione degli atti per verificare se vi siano gli estremi di una frode processuale. Sotto esame, infatti, una chat depositata dalla donna con un messaggio cancellato, elemento che potrebbe sollevare sospetti sulla veridicità della prova prodotta in aula. All’uscita dal Tribunale, l’avvocato Ivano Chiesa ha commentato: “Apparentemente è una frode processuale. Fabrizio sarà felice. Però sarebbe il caso, quando ci sono notizie di reato così, di lasciar perdere”. Le motivazioni della sentenza sono attese entro 90 giorni. Per Corona, un altro processo finisce con un’assoluzione. E forse, anche stavolta, con un colpo di scena.
