Fabrizio Corona a Palazzo Chigi. No, non è diventato Presidente del Consiglio. Almeno, non ancora. L'annuncio arriva dal profilo Instagram di Falsissimo: “È ufficialmente partito il processo di Giorgia Meloni che mi vede imputato per diffamazione. Noi siamo convinti che la diffamazione non esista e siamo pronti a difenderci nelle sedi opportune. Ma soprattutto siamo felici di presentarci in allegra comitiva a Palazzo Chigi e di conoscere di persona la Premier. Non vediamo l'ora e, come sempre, vi racconteremo tutto su Falsissimo”. L’hype è altissimo. Corona non è certo un novellino in tribunale, ma è la prima volta che affronta un processo, per così dire, politico. Ce lo ritroveremo tra qualche anno a capo di un partito? Chissà, intanto con Falsissimo sta alzando il tiro: da Alessandro Basciano alle curve, passando per l’annientamento di Fedez e la Gintoneria, fino a Giorgia Meloni. Stavolta sarà davvero adrenalina pura? Corona è carico, lo si vede dai vocali pubblicati oggi tra lui e l’avvocato Chiesa, che ovviamente gestirà tutta la parte legale della questione.



Il dialogo tra Corona e l'avvocato Chiesa
“Ciao Fabrizio, il processo della Meloni è andato bene, l’udienza è stata rinviata al 16 giugno, dove si sentiranno i primi test del Ministero, incluso Manlio Messina. Poi verrà fissata un’ulteriore udienza in cui verrà sentita la Meloni, la quale essendo la premier ha il diritto di essere sentita a Palazzo Chigi. Quindi andremo a Palazzo Chigi”
“Avvo, vengo anche io a Palazzo Chigi a sentire il Presidente Meloni?
“Ma certo che vieni anche tu, sei l’imputato. Andiamo tutti in comitiva”
“Ma posso fare qualche domanda alla Melo?”
“No, le domande non le fai tu. Le faccio io, come sempre”
“Avvo, ma c’è anche Ignazio?”
“Ma no, assolutamente. Ma cosa c’entra? Certo che da quando ci conosciamo ne abbiamo passate, però Palazzo Chigi ci mancava. Adesso manca una querela da Trump così finiamo alla Casa Bianca. Vabbè ciao, buona giornata”.

Per cosa è imputato Corona?
Fabrizio Corona e il giornalista Luca Arnau sono imputati per diffamazione aggravata a Milano, a seguito di un articolo pubblicato nel 2023 sul sito Dillinger.it, di cui Corona è considerato “caporedattore di fatto”. L'articolo insinuava un presunto “legame affettivo” tra la premier Giorgia Meloni e il deputato di Fratelli d'Italia Manlio Messina. Giorgia Meloni, costituitasi parte civile nel processo, ha manifestato la disponibilità a testimoniare da Palazzo Chigi, come previsto dalla legge. Anche Manlio Messina, presente in aula, è parte civile e testimonierà nella prossima udienza fissata per il 16 giugno. Messina ha dichiarato che non è accettabile inventare storie per ottenere visibilità, sottolineando l'importanza della decenza nel rispetto delle persone coinvolte. Durante l'udienza, il Tribunale ha ammesso i testimoni del pubblico ministero Giovanni Tarzia e ha deciso di esaminare le immagini a corredo dell'articolo, ritenute non contraffatte. Fabrizio Corona, tramite il suo avvocato Ivano Chiesa, ha annunciato l'intenzione di rilasciare dichiarazioni spontanee, affermando che “può essere questo l'uomo che ha ridato la luce al cuore infranto” non costituisce diffamazione.

