È cominciato su Tv8 un programma che si occupa di un argomento finora inesplorato dalla tv: il cibo. Il conduttore poi, è un volto altrettanto nuovo: Joe Bastianich. Il programma si chiama Foodish e va in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle 20.30: una striscia di un'ora circa, per traghettare il telespettatore verso la prima serata. Il format è molto semplice: quattro locali si sfidano per conquistare mille euro di premio e aggiudicarsi il titolo di locale Foodish, con tanto di grembiule nero da esporre come cimelio, targa e adesivo da apporre nel proprio locale. E ovviamente, un po' di pubblicità che non guasta mai. Accompagnato ogni volta da un ospite vip, Bastianich non è alla ricerca del miglior piatto della tradizione, ma di quello con quel tocco che lo rende indimenticabile. Insomma: il piatto con l' X Factor. Nella puntata d'esordio ad esempio, lui e Alessandro Borghese sono andati alla scoperta della migliore cacio e pepe di Milano (si, esatto: Milano). Hanno così trovato sia due ristoratori che la proponevano in versione classica, che chi l'aveva rivisitata in un supplì o in un risotto; alla fine, a vincere, è stato proprio il supplì.

Da Milano a Napoli e, nei prossimi episodi, altri luoghi dello stivale, Joe Bastianich e il suo compagno di puntata si spostano in auto da un locale all'altro. Insieme a loro, il partecipante di turno: tutti insieme raggiungono il locale successivo per assaggiare la ricetta da valutare. Ogni partecipante sfida quello successivo e, di ristorante in ristorante, di chiosco in chiosco, si arriva a decretare il vincitore della puntata. La novità rispetto a format simili? Nessuna, dato che Foodish è un mix di già visto. Del resto, sarebbe difficile il contrario: perché va bene che l'Italia è un Paese in cui si parla continuamente di cibo, che il cibo per noi è appartenenza, ma la nostra tv ce lo ha rifilato in ogni salsa possibile. Il peccato originale risponde al nome di La Prova del Cuoco, anno 2000. Il programma di Antonella Clerici era una trasmissione colorata, pop: nata per tenere compagnia a chi è a casa e cucina. Poi è arrivato Cotto e Mangiato, il segmento di ricette dopo Studio Aperto che, con una certa consapevolezza, aveva deciso che la propria punta di diamante poteva essere giusto la cucina di Benedetta Parodi.

È però nel 2011 che padelle e fornelli espugnano definitivamente il piccolo schermo: arriva la cucina fighetta di Sky, MasterChef. Il cooking show con i piatti che volano, il cipiglio di Carlo Cracco e il “tu vuoi che muoro” di Bastianich. E siccome la cucina pretenziosa di MasterChef è, appunto, pretenziosa, ecco che DMax piazza Chef Rubio unto e bisunto a raccontarci il cibo da strada, poi nelle trattorie con i camionisti per mangiare tanto e spendere poco. Negli anni, è stata l'invasione totale: la cucina ha tracimato in ogni declinazione possibile. S'è fatta da incubo, sfida tra cuochi d'Italia, sfida tra quattro ristoranti, dolci da cuocere in forno, gara tra vip che si cimentano ai fornelli, viaggio on the road. Così adesso tocca a Foodish, ultimo arrivato a Tv8 che, direbbe il poeta, è solo la copia di mille riassunti. Ora la domanda è: siamo nel 2025, perché le reti che potrebbero sperimentare continuano a ripiegarsi sul cibo? Ne abbiamo avuto tanto; all'inizio è stato bello, ci sedevamo in pizzeria e ci sentivamo degli esperti, ma ormai ci è venuta l'indigestione. Ci hanno venduto il concetto di esperienza, che chef is the new sexy, ma ora basta: dirigenti tv, rimandate i cuochi in cucina, per favore. E a questo Bastianich, se rimane senza programmi, ci sarà pure un'altra campagna di McDonald's da fargli fare, no?
