image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Perché Moussa Sangare ha confessato l'omicidio Sharon Verzeni? “L’ho uccisa perché quella sera…”. Il findazato Sergio Ruocco, il movente e la “teoria del pazzo”...

  • di Anna Vagli Anna Vagli

30 agosto 2024

Perché Moussa Sangare ha confessato l'omicidio Sharon Verzeni? “L’ho uccisa perché quella sera…”. Il findazato Sergio Ruocco, il movente e la “teoria del pazzo”...
L’omicidio di Sharon Verzeni, commesso da Moussa Sangare senza un motivo apparente, rappresenta un caso emblematico della "teoria del pazzo" applicata al mondo degli omicidi. Una teoria che descrive un assassino imprevedibile e senza schemi, che agisce per il puro gusto di uccidere, sfidando ogni logica e creando un’incertezza paralizzante. Sangare ha confessato di aver ucciso "perché voleva uccidere qualcuno", incarnando la figura di un killer che destabilizza il lavoro degli investigatori e mina la sicurezza collettiva, rendendo ogni tentativo di prevenzione e comprensione estremamente complesso…

di Anna Vagli Anna Vagli

Nel cuore della notte, a Bergamo, i Carabinieri hanno eseguito un fermo nei confronti di Moussa Sangare, un trentunenne italiano di origini marocchine, accusato dell’omicidio di Sharon Verzeni, la giovane barista di trentatré anni brutalmente uccisa a Terno d’Isola tra il 29 e il 30 luglio (finora gli inquirenti sembravano credere che il findanzato, Sergio Ruocco, sapesse più di quello che aveva detto e, nonostante la confessione, ci sono diversi punti da chiarire). L’atto si è consumato senza un apparente motivo: quattro coltellate, un'aggressione che non trova giustificazione in furti, rapine, droghe o aggressioni sessuali. Il fermo, emesso dal pm Emanuele Marchisio, è arrivato a un mese esatto dal delitto, e segna una svolta in un caso che ha lasciato un’intera comunità sgomenta. Il killer è reo confesso: «Ho ucciso perché quella sera volevo uccidere qualcuno». Un’affermazione che lascia emergere un vuoto spaventoso, l’assenza totale di un movente razionale, e che riporta drammaticamente alla mente la "teoria del pazzo": quella figura imprevedibile e senza schemi, capace di agire con una violenza cieca e senza motivo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono state decisive per l’identificazione di Sangare: un uomo in bicicletta che si allontana velocemente dalla scena del crimine in via Castegnate, un dettaglio che ha permesso agli investigatori di ricostruire il suo percorso e di stringere il cerchio attorno al sospettato. Ma anche con l’arresto e la confessione del colpevole, resta l’inquietudine di fronte a un delitto così inspiegabile. Nel mondo del crimine, pochi fenomeni suscitano inquietudine come l’agire di un assassino che uccide per il puro gusto di farlo. Questo tipo di assassino sfida ogni schema tradizionale, rendendo difficile per investigatori e profiler prevedere le sue mosse o comprenderne le motivazioni.

Sharon Verzeni e Sergio Ruocco
Sharon Verzeni insieme al fidanzato Sergio Ruocco
https://mowmag-store.myspreadshop.it

L’assenza di un movente razionale rende ogni tentativo di categorizzazione inefficace: non c’è vendetta, gelosia o guadagno, solo un perverso piacere nel togliere la vita. È qui che entra in gioco quella che possiamo definire come una versione criminologica della "teoria del pazzo". La "teoria del pazzo" in politica e strategia militare si basa sull’essere così imprevedibili da instillare paura e incertezza nei propri avversari. Quando applicata a un assassino fuori dal comune, questa teoria descrive un criminale che agisce al di fuori di qualsiasi logica prevedibile, sfidando non solo le forze dell'ordine ma anche il senso comune di sicurezza e ordine. Un assassino che si diverte a uccidere introduce un livello di casualità che non solo rende impossibile la prevenzione, ma crea anche un’angoscia costante nella comunità. La paura non deriva solo dal pericolo fisico, ma anche dal sapere che non esiste un modo chiaro per proteggersi o prevedere dove colpirà la prossima volta. Gli investigatori si sono trovati a inseguire un’ombra capace di mutare forma e sfuggire a ogni tentativo di identificazione. Il delitto di Sharon è un esempio estremo di come l’irrazionalità e l’imprevedibilità possano diventare armi potenti nelle mani di un criminale, portando a un senso di impotenza tanto nelle forze dell'ordine quanto nella società. E proprio come la "teoria del pazzo" suggerisce, la vera forza di un tale assassino sta nella sua capacità di rimanere un passo avanti, spingendo i suoi cacciatori a brancolare nel buio. In un mondo dove la scienza investigativa ha fatto passi da gigante nel risolvere crimini complessi, l’imprevedibilità di un assassino che uccide per il piacere sfida l’idea che ogni crimine possa essere compreso e risolto. La battaglia non è solo contro un individuo, ma contro il caos stesso, contro l’incubo di non poter anticipare né fermare una mente che agisce senza schemi, senza limiti e senza pietà.

Sergio Ruocco con i genitori di Sharon Verzeni
Sergio Ruocco con i genitori di Sharon
https://mowmag.com/?nl=1

More

Omicidio Sharon Verzeni, ha confessato l'uomo in bici di 31 anni Moussa Sangare. E l’ipotesi serial killer del criminologo Maritato: “La stessa mano che ha ucciso Yara...”

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

la svolta

Omicidio Sharon Verzeni, ha confessato l'uomo in bici di 31 anni Moussa Sangare. E l’ipotesi serial killer del criminologo Maritato: “La stessa mano che ha ucciso Yara...”

Sharon Verzeni, l’assassino è un pusher marocchino? E perché potrebbe essere l’unica pista? Intanto Sergio Ruocco torna a lavoro, mentre su Scientology e l’uomo in bicicletta…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Un nuovo sospettato?

Sharon Verzeni, l’assassino è un pusher marocchino? E perché potrebbe essere l’unica pista? Intanto Sergio Ruocco torna a lavoro, mentre su Scientology e l’uomo in bicicletta…

Omicidio di Sharon Verzeni, tutti i segnali che fanno capire che la verità è vicina: le audizioni del fidanzato Sergio Ruocco, l'uomo in bici e la premeditazione...

di Anna Vagli Anna Vagli

il cerchio si stringe?

Omicidio di Sharon Verzeni, tutti i segnali che fanno capire che la verità è vicina: le audizioni del fidanzato Sergio Ruocco, l'uomo in bici e la premeditazione...

Tag

  • Attualità
  • Femminicidio
  • Omicidio

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • SPOILER CLAMOROSO O FAKE? Ecco chi sarà il nuovo papa: ma davvero uno dei cardinali avrebbe già la maggioranza al Conclave? E si sa anche il nome che sceglierà...

    di Riccardo Canaletti

    SPOILER CLAMOROSO O FAKE? Ecco chi sarà il nuovo papa: ma davvero uno dei cardinali avrebbe già la maggioranza al Conclave? E si sa anche il nome che sceglierà...
  • Omicidio Liliana Resinovich, LA TESTIMONIANZA CHE POTREBBE INCASTRARE il marito Sebastiano: “Voleva che mentissi agli inquirenti”. Non è strano che in casa di Visintin ci fossero dei cordini identici a quello trovato sul collo della moglie?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Liliana Resinovich, LA TESTIMONIANZA CHE POTREBBE INCASTRARE il marito Sebastiano: “Voleva che mentissi agli inquirenti”. Non è strano che in casa di Visintin ci fossero dei cordini identici a quello trovato sul collo della moglie?

di Anna Vagli Anna Vagli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Durov, dopo l’arresto, è come Musk e Zuckerberg? “Telegram non può fornire chiavi di decrittazione, ma chi delinque deve risponderne”. Parla Orlowski, che spiega come mai l’app è in trend negli Stati Uniti e preoccupa la Russia

di Davide Bartoccini

Durov, dopo l’arresto, è come Musk e Zuckerberg? “Telegram non può fornire chiavi di decrittazione, ma chi delinque deve risponderne”. Parla Orlowski, che spiega come mai l’app è in trend negli Stati Uniti e preoccupa la Russia
Next Next

Durov, dopo l’arresto, è come Musk e Zuckerberg? “Telegram...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy