image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

PRESI PER LA POMPA. Guerra già finita, petrolio crollato: ma ci vuole Trump per fermare la speculazione sul prezzo di benzina e gasolio? Ecco cosa non torna sui carburanti

  • di Matteo Suanno Matteo Suanno

25 giugno 2025

PRESI PER LA POMPA. Guerra già finita, petrolio crollato: ma ci vuole Trump per fermare la speculazione sul prezzo di benzina e gasolio? Ecco cosa non torna sui carburanti
La tregua tra Israele e Iran ha fatto crollare il prezzo del petrolio, ma alla pompa i prezzi dei carburanti continuano a volare. Ma questo paradosso non si può spiegare solo attraverso fredde dinamiche di mercato. Qualcuno ci guadagna davvero? E chi continua a pagare il conto salato? Una storia di tasse, raffinazione e speculazione che fa arrabbiare soprattutto i più deboli

di Matteo Suanno Matteo Suanno

La guerra tra Israele e Iran è, almeno per ora, archiviata, il prezzo del greggio è in caduta libera – il Brent (il greggio di riferimento nel mondo, estratto nel mare del Nord) sotto i 70 dollari, il Wti (texano) poco sopra i 66 – e le borse brindano a un mondo un po’ meno sull’orlo del baratro. Tutto bene, allora? Neanche per sogno. Perché mentre sui mercati si respira, alle pompe si sputa sangue: i prezzi della benzina continuano a salire come se fossimo ancora in piena crisi geopolitica. Una beffa, l’ennesima, per gli automobilisti italiani che, tra autostrade dove si sfiorano i 2,30 euro al litro e serviti da record, si domandano: ma se il petrolio cala, perché noi continuiamo a pagare come se fossimo in guerra? È la solita storia: un mercato dove il ribasso è lento come un diesel d’inverno, e il rialzo rapido come un razzo Qassam. Il classico disallineamento tra materia prima e prodotto finito, spiegano i gestori. Già, ma il sospetto – più che legittimo – è che dietro ci sia anche qualcos’altro: una filiera opaca, una struttura fiscale asfissiante e una vigilanza che, quando non è impotente, è perlomeno inefficace. Intanto le associazioni dei consumatori (Codacons e Unc in testa) gridano alla speculazione e bussano alla porta dell’Antitrust, ma per ora si registrano solo riunioni, commissioni, garanzie e promesse. Risultati? Zero al litro.

cover mow guerra e pace trump

Eppure il meccanismo è ben noto, anche se raramente denunciato con la dovuta forza. Il prezzo della benzina, in Italia, non lo fa il greggio: lo fanno i prodotti raffinati, la capacità di raffinazione globale (in calo), i costi logistici e assicurativi, ma soprattutto lo fa lo Stato. Oltre il 50 per cento del prezzo finale è composto da tasse fisse, accise storiche e Iva – vere zavorre che non calano mai, anche quando il barile precipita. I margini degli operatori sono marginali (20 per cento), e il petrolio in sé incide solo per un terzo del prezzo. Morale: anche se il Brent affonda, se il Platts non molla – e il Fisco resta affamato – la pompa continua a spremere.  Come riportato dal Corriere della Sera, le recenti micro-variazioni delle accise (-1,5 cent per la benzina, +1,5 per il gasolio) non si sono nemmeno viste, inghiottite nel gioco degli aumenti. E il governo? Può far poco, dicono. Ma la liberalizzazione del mercato dei carburanti senza un serio controllo ex post ha lasciato spazio a un regime dove tutti decidono tranne chi paga. Le famiglie a basso reddito, già colpite da inflazione e caro-vita, sono le prime a finire stritolate da questo ingranaggio. Non si tratta più solo di trasporti: si tratta di disuguaglianze. E finché si lascerà che la "mano invisibile" del mercato agisca indisturbata mentre quella dello Stato resta in tasca, il pieno continuerà ad avere un prezzo politico. E sociale.

https://mowmag.com/?nl=1

More

IL PARADOSSO DELLA GUERRA: “L’Iran è il Paese con il secondo giacimento di petrolio al mondo ma i cittadini non trovano la benzina per fuggire”. Parla l’attivista Pegah Moshir Pour: “Quando ero piccola ci insegnavano a odiare Israele ma…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Dall'interno

IL PARADOSSO DELLA GUERRA: “L’Iran è il Paese con il secondo giacimento di petrolio al mondo ma i cittadini non trovano la benzina per fuggire”. Parla l’attivista Pegah Moshir Pour: “Quando ero piccola ci insegnavano a odiare Israele ma…”

Dove non è arrivata l’Onu, ci è arrivato Trump: la pace col "martello" tra Israele e Iran durerà? Ecco perché i mercati ci credono, anche se le opposizioni lo attaccano

di Rosy Canale Rosy Canale

Midnight Hammer

Dove non è arrivata l’Onu, ci è arrivato Trump: la pace col "martello" tra Israele e Iran durerà? Ecco perché i mercati ci credono, anche se le opposizioni lo attaccano

Altro che auto elettriche, perché si stanno ignorando le vere energie rinnovabili? Il paradosso del green che nessuno vuole affrontare

di Matteo Mattei Matteo Mattei

la soluzione è...

Altro che auto elettriche, perché si stanno ignorando le vere energie rinnovabili? Il paradosso del green che nessuno vuole affrontare

Tag

  • Benzina
  • Economia
  • guerra
  • Iran
  • Israele
  • petrolio
  • Stati Uniti

Top Stories

  • FATTORIA ROBOTICA? Clarkson compra il trattore che guida da solo: “Mi ha restituito una parte della mia vecchia vita”. Ecco com’è l’AgBot T2

    di Ilaria Ferretti

    FATTORIA ROBOTICA? Clarkson compra il trattore che guida da solo: “Mi ha restituito una parte della mia vecchia vita”. Ecco com’è l’AgBot T2
  • Omicidio Poggi, OGGI ALBERTO STASI SAREBBE INNOCENTE, perché? La riforma Orlando ha riscritto le regole processuali: due assoluzioni non possono portare a una condanna, non più l’assassino della fidanzata Chiara ma…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, OGGI ALBERTO STASI SAREBBE INNOCENTE, perché? La riforma Orlando ha riscritto le regole processuali: due assoluzioni non possono portare a una condanna, non più l’assassino della fidanzata Chiara ma…
  • Omicidio Poggi, le bombe di Ore 14 Sera condotto da Milo Infante in prime time su Rai2: dalle indagini a Garlasco sull’impronta davanti al portone all’ipotesi di più assassini. E sul giallo di Villa Pamphili e le polemiche contro il programma…

    di Riccardo Canaletti

    Omicidio Poggi, le bombe di Ore 14 Sera condotto da Milo Infante in prime time su Rai2: dalle indagini a Garlasco sull’impronta davanti al portone all’ipotesi di più assassini. E sul giallo di Villa Pamphili e le polemiche contro il programma…
  • Omicidio Resinovich, LILIANA HA SCRITTO UNA LETTERA D’ADDIO? Sentiva che le sarebbe accaduto qualcosa? Spunta la mail dimenticata inviata all’amante Sterpin: “Pensavo che non fosse rilevante”. C’entra anche il marito Sebastiano?

    di Benedetta Minoliti

    Omicidio Resinovich, LILIANA HA SCRITTO UNA LETTERA D’ADDIO? Sentiva che le sarebbe accaduto qualcosa? Spunta la mail dimenticata inviata all’amante Sterpin: “Pensavo che non fosse rilevante”. C’entra anche il marito Sebastiano?
  • Ma Avanti un altro!, su Canale 5, non ha rotto il caz*o? Se Mediaset a fenomeni come Paolo Bonolis (e la sua spalla comica Luca Laurenti) affida solo vecchi quiz, tanto vale trasmettere le soap turche

    di Irene Natali

    Ma Avanti un altro!, su Canale 5, non ha rotto il caz*o? Se Mediaset a fenomeni come Paolo Bonolis (e la sua spalla comica Luca Laurenti) affida solo vecchi quiz, tanto vale trasmettere le soap turche
  • Omicidio Chiara Poggi, NIENTE SANGUE SULLE IMPRONTE MA IL DNA? “Per leccare l’interno del Fruttolo ci vorrebbe la lingua di Star Trek”. Cold case o serie crime? Blackout in laboratorio durante le analisi: ecco cosa è emerso dalla spazzatura…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Chiara Poggi, NIENTE SANGUE SULLE IMPRONTE MA IL DNA? “Per leccare l’interno del Fruttolo ci vorrebbe la lingua di Star Trek”. Cold case o serie crime? Blackout in laboratorio durante le analisi: ecco cosa è emerso dalla spazzatura…

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

A Chi l’ha Visto? TUTTA LA VERITÀ SUL CAPELLO trovato nella spazzatura di Chiara dopo diciotto anni: il dna svelerà l’identità dell’assassino? Chi ha fatto colazione con lei quella mattina prima di ucciderla? Mentre le gemelle Cappa…

di Giulia Ciriaci

A Chi l’ha Visto? TUTTA LA VERITÀ SUL CAPELLO trovato nella spazzatura di Chiara dopo diciotto anni: il dna svelerà l’identità dell’assassino? Chi ha fatto colazione con lei quella mattina prima di ucciderla? Mentre le gemelle Cappa…
Next Next

A Chi l’ha Visto? TUTTA LA VERITÀ SUL CAPELLO trovato nella...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy